CIRKO VERTIGO “IMPROMPTU”

CIRKO VERTIGO “IMPROMPTU”

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08 Aprile 2017
21.00

ECCENTRIKA Teatro Le Serre, Grugliasco Via Tiziano Lanza, 31
info biglietteria

Impromptu (che in francese significa “improvviso”, ma anche “improvvisazione”, intesa soprattutto come improvvisazione musicale che lascia agli interpreti un margine di libertà nella creazione dell’esecuzione) rappresenta il battesimo della scena per i giovani artisti del primo anno del Corso di Formazione Professionale per Artista di Circo Contemporaneo. Un momento importante che porta con sé la paura del debutto, il tremore dell’esordio, l’attimo in cui il proprio lavoro di un anno trova compimento di fronte al pubblico.

E’ un’esplosione di stimoli e spunti che ciascun artista porta con sé a partire dal proprio vissuto individuale, dal proprio paese d’origine, dalle esperienze maturate, dai rispettivi percorsi umani ed artistici. Elementi che sotto il coordinamento artistico di Eric Angelier (formatore e regista oltre che direttore della scuola Arc en Cirque di Chambéry) trovano unitarietà in uno spettacolo che porta in scena la giovane creatività di Cirko Vertigo.

Il regista ci invita a sbirciare nel backstage di uno spettacolo, mostrando gli artisti intenti nelle fasi che precedono l’ingresso in scena. Ribaltando il punto di vista dello spettatore, gli artisti portano in scena i momenti frenetici nei camerini, i cambi d’abito e il trucco, le isterie, le ansie, ma anche la concentrazione e i riti scaramantici con cui sono soliti affrontare il palcoscenico.

Lo spettacolo, portato in scena da un cast internazionale di 16 artisti, si colloca sulla scia del solido partenariato con la Francia ampiamente rafforzato negli ultimi anni dal progetto PasseparCirque che ha visto Cirko Vertigo gemellata con Arc en Cirque.

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Con: Michail Athinaios (Grecia), Federico Ceragioli, Justine Delolme (Francia), Beatrice Farfalli, Mariaceleste Funghi, Elisa Grani, Ana Julia Moro Brene (Brasile), Noemie Olphand (Francia), Valentina Padellini, Vicente Andres Quiroz Briceno (Cile), Manuela Ramirez Montoya (Colombia), Mattia Rossi Ruggeri, Marco Tulio Solis Fallas (Costa Rica), Federica Tempera, Giulia Vinciarelli, Nicol Von Marees Carvallo (Cile).

Coordinamento artistico: Eric Angelier
Direttore delle tecniche di Circo: Arian Miluka

Lo spettacolo è proposto nell’ambito del progetto “Circo in Circuito” volto a favorire e incentivare la presentazione di spettacoli di circo contemporaneo nei teatri.

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INCONTRO PER ARTISTI UNDER 35

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02 Novembre 2016
17.00

HANGAR CREATIVITA' Casa del Circo Contemporaneo, Grugliasco Via Tiziano Lanza, 31
info biglietteria

Mercoledì 2 novembre dalle 17 alle 18 nell’ambito di Hangar Creatività Cirko Vertigo ospita Valeria Dinamo, responsabile del progetto Hangar. Re-inventare il futuro per un incontro rivolto a giovani artisti under 35 in creazione interessati a candidarsi al bando per la realizzazione di produzioni creative.

Cirko Vertigo è antenna di diffusione del proramma Hangar ed ha partecipato alla stesura dei requisiti del bando Hangar Creatività che è rivolto ad artisti singoli o associati e mette a disposizione delle “borse-progetto” per sostenere la realizzazione di produzioni creative (tramite servizi, strutture, risorse umane ed economiche) unitamente ad un servizio di accompagnamento e affiancamento atti a favorire:

  • lo sviluppo di nuove produzioni creative;
  • la capacità progettuale in ambito creativo;
  • l’aumento delle ricadute sociali, culturali, economiche per il bacino di riferimento. Le borse-progetto, unitamente al programma di affiancamento, saranno assegnate a progetti provenienti da uno o più di questi settori:
  • musica
  • teatro
  • danza
  • circo contemporaneo
  • video/visual
  • fotografia
  • arti plastiche e curatela

La fase di accompagnamento di ciascun progetto artistico avrà una durata massima di 8 mesi.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI SUL BANDO
www.hangarpiemonte.it/hangar-creativita-bando/

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DAVID LARIBLE “DESTINO DI CLOWN”

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25 Marzo 2017
21.00

ECCENTRIKA Teatro Le Serre, Grugliasco Via Tiziano Lanza, 31
info biglietteria

NUOVA PRODUZIONE 2016/2017

Dopo il grande successo dello spettacolo Il Clown dei Clown con centinaia di repliche in tutta Europa, David Larible, il più grande clown del mondo, porta in scena il nuovo spettacolo Destino di Clown.

In un teatro si stanno tenendo delle audizioni per clown. David arriva a teatro per cercare di farsi assumere, ma il casting è più complesso del previsto e il responsabile delle audizioni più severo del normale. Inoltre David pensa che tutti gli spettatori siano lì per partecipare alle audizioni e cerca di coinvolgerli nei propri numeri!

Larible porta in scena per la prima volta degli sketch inediti per il palco, ma già presentati di fronte a migliaia di spettatori nei migliori circhi di tutto il mondo. E ancora una volta riesce a stupire e a far sognare oltre che a ridere a crepapelle. Vengono messi in scena gli stratagemmi di un aspirante pagliaccio che cerca di guadagnarsi un posto sotto i riflettori cimentandosi con esiti esilaranti con una montagna di piatti, improvvisandosi mago, cantante internazionale di karaoke e persino lanciatore di coltelli. Ma anche, in momenti molto romantici, con una poetica marionetta ed un sognante carillon.

Il grande artista, il cui personaggio è ispirato dal Monello di Chaplin, continua a coinvolgere gli spettatori nelle sue gag, alcune delle quali sono state rodate nientedimeno che con artisti del calibro di Jerry Lewis.

Il Clown d’Oro, accompagnato dall’immancabile maestro del piano a coda Stephan Kunz e dalla spalla Andrea Ginestra presenta un nuovo spettacolo in grado di rapire il cuore ad ogni tipo di spettatori. Im perdibile!

DAVID LARIBLE

Da anni definito dalla stampa “il più grande clown del mondo”, David Larible è forse l’unico comico vivente in grado di esibirsi, sia per il pubblico intimo dei teatri sia davanti a platee, come quella del Madison Square Garden, dove è visto da oltre 120 000 persone. Ha lavorato per dodici anni da solista come star del Ringling bros. and Barnum & Bailey Circus, il più grande spettacolo circense del mondo.

Soprannominato “il Clown dei Clown”, suoi grandi ammiratori sono Francis F. Coppola, Richard Gere, Danny de Vito, Tom Cruise, Steven Spielberg, Leonardo di Caprio, Sandra Bullock. Woody Allen lo ha preteso per un suo Gala.

Premiato in Festival cinesi, ungheresi ed insignito al Festival di Monte Carlo del Clown d’Oro e d’Argento, a Mosca è addirittura il primo artista straniero al quale è stato dedicato un intero spettacolo, in cartellone per due mesi di tutto esaurito al Bolchoj Circus. Non si contano le sue ospitate in importanti programmi televisivi e di recente ha co-condotto con Andrea Lehotska il programma Circo Estate su Rai Tre dedicato alle stelle del circo di Monte Carlo. Anche da noi vanta estimatori d’eccezione come Francesco De Gregori e Nicola Piovani che gli dice di avere incontrato pochi artisti grandi come lui.

Larible torna a Grugliasco con un nuovo spettacolo dopo i sold out del 2007 e del 2014.

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David Larible in Destino di Clown
Scritto e diretto da David Larible
al piano il Maestro Stephan Kunz
e con
Andrea Ginestra
disegno luci
Mirko Oteri
direzione tecnica
Massimiliano Masciello
Alberto Fontanella
direzione artistica
Alessandro Serena
Produzione
Circo e Dintorni

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David Larible in Destino di Clown
Scritto e diretto da David Larible
al piano il Maestro Stephan Kunz
e con
Andrea Ginestra
disegno luci
Mirko Oteri
direzione tecnica
Massimiliano Masciello
Alberto Fontanella
direzione artistica
Alessandro Serena
Produzione
Circo e Dintorni

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David Larible in Destino di Clown
Scritto e diretto da David Larible
al piano il Maestro Stephan Kunz
e con
Andrea Ginestra
disegno luci
Mirko Oteri
direzione tecnica
Massimiliano Masciello
Alberto Fontanella
direzione artistica
Alessandro Serena
Produzione
Circo e Dintorni

OSCAR DE SUMMA “RICCARDO III E LE REGINE”

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25 Febbraio 2017
21.00

ECCENTRIKA Chalet Allemand, Grugliasco Via Tiziano Lanza, 31
info biglietteria

Riccardo III è un dominatore. Il suo potere non risiede tanto nella forza fisica quanto nelle sue capacità oratorie, che affascinano i suoi interlocutori e ne influenzano le azioni. Nella scalata per raggiungere il trono, si serve di tutti gli strumenti consueti degli uomini ambiziosi, utilizzando la potenza del segreto, l’arte della dissimulazione, il potere della negazione.
Nonostante coloro che egli manipola siano consapevoli della sua brama di potere e del suo carattere, non riescono a fare a meno di farsi ammaliare dalle sue abilità persuasive, anche e soprattutto le donne. Come mai? Anche la deformità fisica di Riccardo contribuisce alla sua ascesa al potere. Essa non è avvertita come una debolezza, viene sfruttata invece come elemento che rafforza il carattere di eccezionalità, grandezza, alterità del personaggio. In questo senso il contraddistinguersi dagli altri diventa il punto di partenza per “elevarsi” rispetto agli altri e quindi aspirare al potere. L’esito è scontato ma non meno inquietante se l’analisi si sposta sul piano del modello a cui fa riferimento la figura di Riccardo III e tutta la nostra società più in generale: il dominatore, e più precisamente il dominatore maschile.

“Riccardo III e le regine” mette in scena il potere nelle sue diverse forme: avvalendosi degli strumenti shakespeariani che nulla hanno a che fare con la teoria ma molto con la pratica scenica fatta di leggerezza e profondità, in scena troveremo il nostro Riccardo al centro, su un trono, enorme e intorno a lui, nel tentativo di relazionarsi senza rimanere avvelenate le regine.
Con questo nuovo lavoro prosegue la ricerca di Oscar De Summa nella direzione di una rivisitazione in chiave pop dei classici shakespeariani. Ecco che, dopo “Amleto a pranzo e a cena” e dopo “Un Otello altro”, De Summa torna al teatro con un lavoro corale, che a differenza dei precedenti prevede la presenza in scena al suo fianco di tre attrici, le regine.

Considerato tra i maggiori talenti teatrali degli ultimi anni, capace di esprimersi con successo di pubblico e critica nella doppia veste di autore e di attore nel 2015 De Summa è stato finalista al premio Ubu, l’Oscar del teatro italiano; nel 2016 ha vinto due riconoscimenti importanti, il premio Hystrio Anct e quello assegnato da Rete Critica, l’associazione che riunisce in una struttura informale i siti e i blog di informazione e di critica teatrale.

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Riccardo III e le Regine
da Shakespeare
ideazione e regia Oscar De Summa

con Oscar De Summa
e con Isabella Carloni, Silvia Gallerano, Marco Manfredi, Marina Occhionero
scene Matteo Gozzi e laboratorio scenotecnico di Armunia
luci Matteo Gozzi
costumi Emanuela Dall’Aglio

produzione La Corte Ospitale
in collaborazione con Armunia Centro di Residenze Artistiche Castiglioncello

RECENSIONE “Applausi per…” (da “Teatropoli”)

Nel vedere lo spettacolo ideato, diretto e interpretato da Oscar De Summa sul palco del Teatro delle Briciole insieme a una grandiosa triade di attrici (le regine, anche su un piano recitativo, Isabella Carloni, Silvia Gallerano e Marina Occhionero) e al versatile Marco Manfredi (impegnato alla consolle audio-luci, a lato della scena, e così pure nel ruolo del connivente cugino Buckingham), verrebbe quasi da pensare a una frase interpretativa di sintesi: colui che sa usare il linguaggio e ne padroneggia le strutture più profonde, le forme più articolate, può davvero governare il mondo. E può, altresì, dominare la scena teatrale, dove il mondo si fa rappresentazione di se stesso, anche nelle sue aberrazioni.

Nel lavoro di De Summa, il protagonista è, soprattutto, questo: un grande affabulatore e abile dissimulatore. La sua deformità fisica che tanta densità di significati aveva nell’opera shakespeariana, viene solo accennata, ridotta a una leggera claudicanza, e quindi secondaria nella geometria generale di un allestimento che vuole indagare la straordinaria forza manipolatrice della parola. Riccardo è padrone assoluto di un eloquio che sa serrare in discorsi concitatissimi, al limite della comprensione, dilatare in respiri, pause e sussurri, carichi di potere seduttivo, o addirittura disperdere in smorfie e battute capaci di far sorridere, seppur amaramente per la stridente ironia ingenerata in un’atmosfera dark, cupa e greve. Ogni passaggio della messinscena è determinato dal rapporto fra quel linguaggio, come espresso dalle volute interpretative di De Summa, e l’attenzione esercitata sui due principali poli ascoltatori della sua arte oratoria: le regine del testo (vale a dire Elisabetta Woodville, Margherita D’Angiò, la Duchessa di York e, in ultima istanza, Lady Anna) e il pubblico in sala. Così, se nella relazione dialogica con le prime quello che si realizza è l’apogeo del dominio maschile, espresso nel desiderio spasmodico di assoggettare il femmineo in tutti i suoi diversi aspetti (con le regine che vanno a incarnare le distinte personalità di una stessa divinità muliebre, satura di dolore e odio), di piegare la controparte ritenuta debole alla propria diabolica ambizione di diventare Re, nel rapporto diretto con lo spettatore De Summa/Riccardo si fa complice e istrione. Negli “a parte” mormorati con voce calda e suadente a un microfono, sul proscenio, Riccardo spiega e istruisce, assumendo su di sé il mandato scenico di Maestro del Male, ma secondo modalità espressive familiari e intime che conducono oltre la forza poetica della figura archetipica tradizionale, sul terreno di una improvvisa simpatia e affabilità. “Tu fai qualcosa d’illecito e poi incolpi qualcuno. Trovi un punto debole in qualcuno e poi colpisci lì. Seguitemi…”.

Ed è con quel “seguitemi”, ripetuto in più momenti, all’apertura di ogni nuovo quadro scenico (con un disegno luci che va fotografando gli scatti emblematici della delittuosa ascesa al trono/discesa morale), che siamo accompagnati nell’Io di Riccardo, quasi macchiandoci noi stessi, ma con coscienza stavolta, della colpa nell’averne accolto il subdolo invito. Eppure, nel corso della storia, è lo stesso Riccardo a invocare l’assoluzione “Io non sono stato più crudele della natura e del tempo” e ancora “Non sono gli eventi a determinare gli stati d’animo ma il significato che diamo loro”. E dunque che significato possiamo dare noi spettatori, resi partecipi e consapevoli, a tante morti inutili ? Come possiamo giustificare il corteggiamento a Lady Anna sulla bara del marito di lei e l’inveterato atteggiamento sprezzante e denigratorio nei confronti dell’altro sesso ? Il potere non può, quindi, che fondarsi sull’uccisione degli avversari e sugli intrighi a danno di donne e giovani imberbi come il principe ereditario ?

La scena va confermando, nella sua oggettivazione, questa visione, con un trono ligneo, eretto al centro ma costruito su una tomba della medesima materia, come facente parte di un unico blocco/struttura, e con croci soltanto a fare da ornamento. Incombe su di esso un telo-sipario (o un gigantesco sudario ?) che verrà strappato da Elisabetta, dopo la morte del sovrano consorte e, una volta lasciato cadere, svelerà a spettatori e personaggi tutto lo spettacolo delle malvagie trame di Riccardo. Musica gothic-celtic e contaminazioni sonore hard, parimenti ai costumi punk rock, partecipano incisivamente a creare, calandola in una manifesta dimensione contemporanea, una consonanza tragica, segno del destino scandaloso o luttuoso ma comunque senza scampo, delle regine; in primis di Lady Anna, che riuscirà a convolare a nozze con il nuovo Re Riccardo solo iniettandosi una dose di eroina -impossibile non volgere un pensiero alla disperazione raccontata nell’altro applaudito spettacolo di De Summa “Stasera sono in vena”- e maledicendosi poiché “carne in rovina condannata da me”.

Forse, nell’insieme, non tutto scorre e funziona con quella precisione che il capolavoro originale, da cui prende parziale avvio (alcuni passaggi sono stati, invece, scritti e organizzati nella costruzione drammaturgica) meriterebbe, ma l’operazione teatrale compiuta appare, comunque, poderosa, allineando perfettamente su una battuta conclusiva di Riccardo “La mia coscienza ha mille lingue diverse” e sull’occorrenza finale della parola “colpevole !”, gridata ripetutamente dal protagonista, il suo senso ultimo e più pervasivo. 

a cura di Francesca Ferrari
collaboratrice nella redazione spettacoli de La Gazzetta di Parma

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CIRKO VERTIGO “EXIT”

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10 Marzo 2017
21.00

ECCENTRIKA Teatro Le Serre, Grugliasco Via Tiziano Lanza, 31
info biglietteria

Exit è un mosaico delle creazioni individuali di quindici artisti internazionali di Cirko Vertigo. Se non cercassimo di raggiungere l’impossibile non arriveremmo mai a conseguire ciò che è possibile. Gli artisti del circo, facendo propria questa massima, accettano costantemente il rischio e la sfida di mettersi in gioco nel continuo instancabile tentativo di superare i propri limiti, non solo nel lavoro sulle tecniche circensi, ma anche nella ricerca di stimoli sempre nuovi e nella creatività con cui elaborano i propri numeri.

L’approccio al contenuto dei numeri individuali è un lavoro che gli artisti operano in completa libertà: la scelta di un tema, un messaggio, un’emozione di cui raccontare, sono assolutamente personali. Presupposto di partenza è la comprensione che il palco funge da lente di ingrandimento per sensazioni, impulsi ed emozioni. Una grande opportunità, non priva di rischi, che richiede di mettersi in gioco completamente nella propria proposta, con pervicacia e tenacia, affinché la proposta artistica risulti credibile a livello emotivo e raggiunga il pubblico.

In scena le una panoramica delle principali discipline del circo contemporaneo, dal trapezio fisso alla ruota canadese, dall’equilibrio alla corda molle e al filo teso, dall’acrobatica al palo cinese al trapezio washington, ai tessuti alle cinghie aeree. All’apertura del sipario, l’artista si trova da solo vis-à-vis con il pubblico, senza finzioni né artifici.In questo lavoro di ricerca e creazione individuale sono guidati da Sven Demey, pedagogo e istruttore di arti circensi di fama internazionale. Sven Demey, dopo la formazione in kinesioterapia, ha compiuto un percorso nella danza, prima di diventare allenatore di ginnastica maschile della squadra nazionale belga. Successivamente ha raggiunto l’Ecole Supérieure des Arts du Cirque di Bruxelles nel 2004, presso il quale il maestro Arian Miluka (attuale Direttore Pedagogico della Scuola di Cirko Vertigo) lo ha introdotto alle arti del circo. La sua conoscenza del contesto di spettacolo, unito alle sue esperienze professionali, l’hanno portato ad essere talent scout in ambito acrobatico per il gruppo di Franco Dragone e curatore di diversi manuali pedagogici per la Federazione Europea delle Scuole Professionali di Circo. Ha insegnato presso l’École Nationale de Cirque di Montreal e tiene sovente workshop in ambito tecnico e artistico presso la Scuola di Cirko Vertigo e in numerosi istituti formazione presso i quali è in grado di tenere lezioni di roue Cyr, acro-danse, scala libera, palo e anelli cinesi, filo teso, trapezio washington, monociclo, cinghie aeree e diverse altre discipline. In questo lavoro Demey è stato affiancato da due professionisti di alto livello: il danzatore canadese Peter James e l’artista e formatore spagnolo Oscar de Nova de la Fuente entrambi con importanti esperienze professionali a contatto con compagnie e artisti di grande caratura nell’ambito del teatrodanza e del circo contemporaneo.

In scena avremo modo di applaudire Davide Campagna (Italia), Mateo Andres Castelblanco Suarez (Colombia), Caterina Condorelli (Italia), Ruairi Mooney Cumiskey (Irlanda), Cinthia Amairany Fernandez Trujillo (Messico), Giuseppe Germini (Italia), Giulia Gualzetti (Italia), Aurora Jara Gutierrez (Spagna), Juan Camilo Jimenez Giraldo (Colombia), Tjaž Juvan (Slovenia), Oton Korosec (Slovenia), Damiano Maffeo (Italia), Carolina Moreira dos Santos (Brasile), Yoalzin Alejandro Pena Yanes (Messico), Francy Brigith Pinzon Ramos (Colombia), Cecilia Rosso (Italia).

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SVEN DEMEY (Belgio), regista

Docente di roue Cyr, acro-danse, scala libera, palo e anelli cinesi, filo teso, trapezio washington, monociclo, cinghie aeree e diverse altre discipline.

Dopo la formazione presso la K.U.L. in kinesioterapia, compie un breve percorso nella danza, prima di diventare allenatore di ginnastica maschile della squadra nazionale belga. Raggiunge l’ESAC di Bruxelles nel 2004, presso il quale Arian Miluka lo introduce alle arti del circo. La sua conoscenza del contesto di spettacolo, unito alle sue esperienze professionali, l’hanno portato ad essere talent scout in ambito acrobatico per il gruppo di Franco Dragone e curatore di diversi manuali pedagogici per la Fedec. Ha insegnato presso l’École Nationale de Cirque di Montreal e tiene sovente workshop in ambito tecnico e artistico presso la Scuola di Cirko Vertigo.

PETER JAMES (Canada), sguardo esterno

Attore, danzatore, performer da oltre trent’anni, Peter James si è dedicato ad una ricerca sul movimento, la voce e il testo, attraversando discipline differenti quali la danza, il teatro, le arti performative e il circo. Ha collaborato alle creazioni di numerosi artisti e compagnie Cie HVDZ, Guy Alloucherie, Mélissa Von vépy, Élisabeth Ancion, Zoopsie, le Pool’ Momentum, ModernTimes Theater. Ha firmato regie e coreografie ed ha creato degli Happening/performance e quattro solo: Parade d’états, Ze Psykotyk happening project, The Red Marc, Les feuilles mortes per l’École Nationale de Cirque di Montréal presso la quale è consigliere artistico da diversi anni.  Negli ultimi anni ha collaborato con Dana Michel, Catherine Vidal, Manuel Roque, Frédéric Gravel, Katie Ward, Nicolas Cantin etc. E’ inoltre sguardo esterno, drammaturgo, consigliere artistico e formatore.

OSCAR DE  NOVA DE LA FUENTE (Spagna), assistente alla regia

Formato presso la Scuola di Circo “Carampa” di Madrid e l’ESAC di Bruxelles, dopo aver collaborato con le compagnie La Zouze, In the Space, BANG (diretta da Claudio Stellato), Folk, attualmente lavora con il “Cabaret Primavez” del Collectif Primavez.

Lo spettacolo si colloca nell’mbito del progetto CircoInCircuito avviato dalla Fondazione Piemonte dal Vivo nella Stagione 2016/17. Il progetto, fondato con AMAT e TPP, è la dimostrazione concreta di un modello basato sul fare sistema, che moltiplica opportunità in primis per l’emergente, in questo caso rappresentato da un’intera disciplina e dai suoi artisti under35. Una rete che si aggiunge a quelle di cui PdV è già partner e che mantengono al centro delle proprie azioni il sostegno alla creatività giovanile (Anticorpi XL e il network europeo DanceRoads per la danza, In-Box per il teatro, CircusNext per il circo).

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MR. FOREST “MOTEL FOREST”

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11 Febbraio 2017
21.00

ECCENTRIKA Teatro Le Serre, Grugliasco Via Tiziano Lanza, 31
info biglietteria

Magie, follie & peripezie di un mancato portiere di notte

Benvenuti al MOTEL FOREST, un motel esclusivo, eccentrico e imprevedibile dove tutto è permesso tranne che dormire. Il titolare è un surreale mago che illustrerà le sue molteplici stanze a tema in un volo leggero e ricco di sorprese, tra magia, follia e riflessioni inaspettate. Ogni stanza corrisponde a un sentimento o ad un’emozione umana, infatti cos’è un motel se non una perfetta metafora della vita: si arriva, si sosta, ci si domanda se incontreremo amici o nemici, amanti o mostri, acari o re, e poi si parte. Sarà un viaggio bizzarro e spensierato visto attraverso la lente distorta della comicità, ma anche la paura ed il brivido fanno parte dell’avventura della vita quindi potrà capitare di imbattersi in cimeli raccapriccianti presi momentaneamente a prestito dalle famose stanze di Psyco e Shining. Ad aiutare il mago, o meglio ad ostacolarlo in questo immaginifico tour per le camere, ci sarà anche un improbabile personale di servizio, uno è il ragazzo dell’ascensore, rockstar mancata per incomprensioni col codice penale ed ex rumorista vecchio stampo, soppiantato dalle tecnologie. L’altro è il responsabile della security, ex guardia del corpo dal curriculum imbarazzante. Entrare qui sarà come visitare un museo dove le opere sono appese sulle pareti della mente, una mente a luce intermittente, proprio come quella della tremolante insegna al neon. Ma non abbiate paura del buio: al Motel Forest quando si spegne la luce si accendono i sogni.

Famoso soprattutto per la sua carriera televisiva, Michele Foresta, o meglio il Mago Forest, si cimenta in uno spettacolo teatrale che raccoglie il meglio della sua produzione, il suo naturale senso dell’umorismo mescolato all’arte della magia. I trucchi, anche se preparati artigianalmente con trapani e coltelli e messi in scena in maniera rocambolesca e volutamente goffa, riescono sempre, o quasi.

Si ride e molto durante le due ore di spettacolo. Capace di coinvolgere il pubblico e di renderlo partecipe della scena, Forest non risparmia, bonariamente, niente e nessuno. Incisivo ed educato allo stesso tempo è padrone assoluto del palco.

Il suo Motel Forest diventa così più uno stato della mente che un vero e proprio luogo materiale, dove i sentimenti si incontrano, le illusioni diventano realtà e la magia ne diventa strumento. Tutto è lecito all’interno del Motel tranne che dormire.

“L’idea dello spettacolo è nata durante un viaggio lungo la Route 66 in America – spiega Forest –  In ogni motel mi colpiva un dettaglio. Un quadro, il personale, una stanza. E ho deciso di coinvolgere lo spettatore in un tour surreale e divertente. In questo motel speciale troverete tanti giochi di magia “sbagliata” e alcune stanze a tema. C’è la stanza del “love” o quella dello “shining” che fa paura”.

MICHELE FORESTA alias Mr. Forest

Michele Foresta – molti lo conoscono solo come Mago Forest – nasce nel 1961 a Nicosia, in provincia di Enna. Dopo il diploma si trasferisce a Milano e si iscrive a una scuola di mimo e teatro. In breve tempo viene notato e ingaggiato da una compagnia e si esibisce prima nel capoluogo lombardo, poi a Londra e Parigi.

In questi anni prende forma il suo alter ego che negli anni diventerà famoso, il Mago Forest, strampalato prestidigitatore dalle dubbie capacità. Il fallimento è il suo mestiere, l’errore la sua arma, tra i prestigiatori è il più disastroso: la sua formula magica è “Chechi Jury, Jury Chechi”.

Alla fine degli anni Ottanta partecipa alla trasmissione “Indietro Tutta!” di Renzo Arbore dove conosce Nino Frassica, col quale presenterà diversi programmi negli anni successivi. Nel 1996 la genesi del Mago Forest è completa, Michele comincerà a farsi chiamare così fin dalla prima edizione del “Seven Show”, programma di Cabaret che ha lanciato molti dei talenti comici più famosi del paese e successivamente di Zelig (di cui detiene il record di presenze) dal 1997 al 2001. Da lì un lungo e fortunato sodalizio con la Gialappas Band di cui diventa il conduttore titolare per oltre nove anni. Nel 2013 conduce la nuova edizione di Zelig Circus con Teresa Mannino. Mentre dal 2015 è ospite fisso del programma di Rai 2: Stasera tutto è possibile.

«Ho lavorato per Renzo Arbore, ho lavorato per Maurizio Costanzo, ho lavorato per Antonio Ricci, ho lavorato per Gino e Michele. Mi sta venendo il dubbio che non so proprio tenermi un lavoro». Mister Forest

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Di e con Michele Foresta
Musiche dal vivo Lele Micò
Con Hermy Barbieri
Scritto con Claudio Fois, Walter Fontana, Giovanni Tamborrino
Produzione Spettacoli Adr

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Di e con Michele Foresta
Musiche dal vivo Lele Micò
Con Hermy Barbieri
Scritto con Claudio Fois, Walter Fontana, Giovanni Tamborrino
Produzione Spettacoli Adr

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Di e con Michele Foresta
Musiche dal vivo Lele Micò
Con Hermy Barbieri
Scritto con Claudio Fois, Walter Fontana, Giovanni Tamborrino
Produzione Spettacoli Adr

PAOLO ROSSI – ANNULLATO

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26 Novembre 2016
21.00

ECCENTRIKA Teatro Le Serre, Grugliasco Via Tiziano Lanza, 31
info biglietteria
A causa delle avverse condizioni metereologiche di queste ore che hanno compromesso l’agibilità della struttura è stato annullato lo spettacolo di sabato 26 novembre al Teatro Le Serre.

Paolo Rossi presenta il suo nuovo monologo L’improvvisatore. Da dove nascono i comici, una performance che gioca sul confine tra un’autobiografia teatrale non autorizzata e un (quasi) manuale sulla professione del comico; o di qualsiasi mestiere che contempli l’improvvisazione, con tutti i suoi rischi, azzardi e ricadute anche nella vita privata.

“In tutti i miei spettacoli è sempre rimasta presente sul palco la persona, oltre che l’attore e il personaggio – racconta Paolo Rossi – Questo stile mi ha consentito di evocare, qualsiasi testo dovessi affrontare, momenti della mia vita vissuta in teatro e fuori da lui. Li radunerò in una sola serata, arricchendo il tutto con altri fatti mai confessati, in una giostra che mai uguale si ripeterà. Del resto, per me la vita è teatro, e viceversa. L’importante è improvvisare… Tutto il resto è ripetere”.

Nato nel 1953 a Monfalcone, milanese d’adozione, Paolo Rossi spazia da quasi quarant’anni dai club ai grandi palcoscenici, dal teatro tradizionale al cabaret, dalla televisione al tendone da circo: ovunque ha proposto il suo personale modo di fare spettacolo che, pur immergendosi nelle tematiche contemporanee, non prescinde dall’insegnamento dei classici antichi e moderni, da Shakespeare a Molière, dalla Commedia dell’Arte a Brecht. Dalla prima all’ultima folle sperimentazione. Rossi getta uno sguardo impietoso e molto classico sulla società contemporanea e sulla sua assurda, satirica e patetica messinscena. 

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L’IMPROVVISATORE
Da dove nascono i comici
di e con Paolo Rossi

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L’IMPROVVISATORE
Da dove nascono i comici
di e con Paolo Rossi

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L’IMPROVVISATORE
Da dove nascono i comici
di e con Paolo Rossi

HALLOWEEN CIRCUS

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03 Novembre 2016
21.00

ECCENTRIKA Teatro Le Serre, Grugliasco Via Tiziano Lanza, 31
info biglietteria

Luisella Tamietto, accompagnata da un trio di musicisti, conduce una serata che unisce finalità benefiche e la spettacolarità del Circo Contemporaneo. Volteggi circensi su colonne sonore del grande cinema

Giovedì 3 novembre alle 21.00 il Teatro Le Serre ospita Halloween Circus, una kermesse ideata da Sergio Marengo rivolta ad artisti di circo contemporaneo organizzata da Cirko Vertigo in collaborazione con i Lions Club di Torino e Cintura. Lo spirito del Premio Lions Moving Art è di sostenere i giovani artisti di circo, di sostenerne il completamento della formazione e di incentivarne il debutto di fronte a un pubblico. In gara sette giovani artisti impegnati nelle varie tecniche del circo: dal trapezio all’equilibrio sul filo teso, dalla giocoleria ai tessuti aerei, dall’acrobatica al suolo alle evoluzioni al palo cinese. Gli artisti di circo eseguiranno le loro performances sulle suggestioni musicali di alcuni celebri e meno celebri colonne sonore di altrettanti film che hanno fatto la storia del cinema eseguite dal vivo dal Trio Atmosfera composto da Aldo Rindone (tastiere), Paolo Franciscone (batteria) e Alberto Palmulli (basso elettrico e chitarra): una passeggiata nel cinema italiano e straniero, in cui il  circo ed il cinema si intrecciano in scena dando vita a una grande spettacolarità.

La quarta edizione di questo happening laureerà tre giovani talenti al termine della serata attraverso il voto del pubblico che sarà chiamato ad esprimere il proprio artista preferito. La serata sarà arricchita dalle esibizioni fuori concorso di alcuni artisti di Cirko Vertigo tra cui segnaliamo Veronica Capozzoli del collettivo Lapso Cirk, impegnata in una spettacolare performance di equilibrio su una piramide di sedie.

L’evento sarà impreziosito inoltre dalla presenza di Luisella Tamietto, cofondatrice delle Sorelle Suburbe, che proporrà alcuni personaggi storici del proprio inesauribile repertorio, introducendo le esibizioni circensi ed interagendo con i musicista dal vivo. Una conduzione ironica e fuori dagli schemi che prevede interventi comici e surreali.

Parte del ricavato della serata sarà devoluto al Service Lions “Bambini nuovi poveri”, programma di sostegno all’infanzia finalizzato all’acquisto e alla donazione di prodotti essenziali come latte in polvere, pannolini, ecc. necessari a soddisfare alcune necessità di base di famiglie disagiate con bimbi in tenera età.

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IL SERVICE “BAMBINI NUOVI POVERI”

I bambini, fra la nascita e i 2 anni, sono tra i soggetti più svantaggiati, pur se presenti, nella catena della solidarietà. E questo perché i più piccoli hanno esigenze specifiche che difficilmente trovano risposte concrete nella generosità della gente. Se infatti riusciamo tutti a dare una mano ad adulti, giovani e fanciulli anche soltanto donando loro abiti dismessi prelevati dai nostri armadi, è altrettanto vero che per donare latte in polvere e pannolini per i neonati è necessaria una attenzione unita ad una volontà specifica, ed è inevitabile l’acquisto di questi generi di aiuto. Per questo motivo un gruppo di 14 Club Lions di Torino e Cintura hanno dato vita ad una iniziativa comune denominata “Bambini nuovi poveri”, che già nel primo anno è stata capace di raccogliere e trasformare in aiuti concreti circa 23.000 Euro. Questi fondi sono stati impiegati per acquistare direttamente dalla Grande Distribuzione e da alcuni Produttori i generi di aiuto necessari a soddisfare alcune necessità di base di famiglie disagiate con bimbi in tenera età. L’individuazione dei soggetti cui dare supporto è stata resa possibile dalla collaborazione con alcune Associazioni riconosciute dalla Regione Piemonte, che operano nello specifico attraverso l’individuazione, l’aiuto ed il monitoraggio delle varie realtà famigliari disagiate. Anche il Banco Alimentare è coinvolto nell’iniziativa, sia come fornitore di alimenti che per la logistica delle consegne ai punti di distribuzione. La distribuzione degli aiuti è sempre effettuata dai Lions in occasione di giornate in cui vengono incontrate singolarmente le famiglie.

CHI SONO I LIONS

Ogniqualvolta i Lions Club agiscono insieme, i problemi diventano più piccoli e le comunità migliorano. Questo perché portiamo il nostro aiuto con impareggiabile integrità ed energia ovunque sia necessario, nelle nostre comunità e in tutto il mondo. I nostri 46.000 club con oltre 1,35 milioni di soci ci rendono l’organizzazione di club di servizio più grande del mondo. Siamo anche tra le organizzazioni più efficienti, I nostri soci sono pronti a fare tutto ciò che è necessario per le proprie comunità locali, spesso affiancati dai Leo, i giovani fino a trent’anni che condividono le nostre finalità. Torino e cintura appartengono al Distretto Lions 108Ia1 Italy che comprende il territorio piemontese a nord del Po e la Valle d’Aosta. Sono attivi 73 Club che raccolgono circa 2.500 soci. Tra le varie iniziative sostenute dai nostri Club ci piace segnalare: il Centro Italiano Raccolta Occhiali Usati che ricicla e distribuisce gratuitamente in tutto il mondo gli occhiali dismessi; il Libro Parlato che da anni realizza le versioni “audio” di migliaia di testi per i non udenti, il service Tutti a Scuola in Burkina Faso che ha costruito 22 scuole elementari e 33 pozzi in Burkina Faso; La Prateria, il centro di inserimento lavorativo per portatori di handicap; il service Bambini Nuovi Poveri che sostiene i neonati delle famiglie in stato di bisogno.

Serata in collaborazione con i Lions Club: Rivoli Castello, Rivoli Host, Torino Augusta Taurinorum, Torino Cittadella Ducale, Torino Crocetta-Crimea, Torino Cittadella, Torino Crocetta Duca d’Aosta, Torino Due, Torino Host, Torino La Mole, Torino Monviso, Torino Pietro Micca, Torino Principe Eugenio, Torino Sabauda, Torino Solferino, Torino Stupinigi, Torino Superga, Torino Taurasia, Torino Valentino, Torino Valentino Futura, Venaria Reale La Mandria.

E IN COLLABORAZIONE CON:

LOGHI_PREMIOLIONS2016

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VISITA ALLA CASA DEL CIRCO CONTEMPORANEO

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In concomitanza con il convegno “Racconti. I modelli europei e l’esperienza italiana a confronto”, terzo incontro nazionale dei Titolari di Residenze Artistiche, lunedì 24 ottobre 2016 presso la Casa del Circo Contemporaneo di Grugliasco è previsto un incontro aperto ai titolari di Residenze e operatori del settore per visitare la nostra sede e assistere alle brevi presentazioni di due compagnie: il collettivo Lapso Cirk ospite in residenza nell’anno in corso e la compagnia blucinQue, ospitata in residenza nella prima annualità e che dal 2016/2017 è in stabilità all’interno del progetto.

PROGRAMMA DELLA MATTINATA

11.00 Accoglienza e presentazione del lavoro di Kolektiv Lapso Cirk

11.30 Visita della Casa del Circo Contemporaneo

12.00 Presentazione del lavoro della compagnia blucinQue

13.00 Pranzo

Per informazioni e adesioni alla giornata scrivere a residenze@cirkovertigo.com

Progetto di residenza artistica “Casa del Circo Contemporaneo”
Progetto Triennale Interregionale 2015/2017 in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014

CASA DEL CIRCO CONTEMPORANEO

LA SCUOLA DI CIRKO VERTIGO AD AUCH

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Dal 21 al 29 ottobre si è tenuta ad Auch (Francia) la XXIX edizione di “CIRCA”, Festival de Cirque Actuel”. All’interno di questa manifestazione ha avuto luogo il consueto incontro delle scuole professionali di circo europee aderenti alla FEDEC.

Il programma di Circle ha previsto laboratori, conferenze e spettacoli degli istituti di formazione nelle arti circensi di tutta Europa. In occasione del decennale di Circle la FEDEC ha invitato le scuole a proporre delle creazioni congiunte. Cirko Vertigo ha portato in scena una pièce intitolata Viaggio a Tulum, messa in scena da Luisella Tamietto in collaborazione con Arc en Cirque di Chambery e interpretata da quattro artisti in formazione presso la Vertigo e due artisti di Chambery.

La pièce è tratta dalla sceneggiatura di un film di Federico Fellini dal titolo “Il viaggio di G. Mastorna” mai realizzato, in cui i protagonisti si muovono in un mondo che è identico alla vita ma di cui fino all’ultimo capiscono ben poco. Ognuno cerca la soluzione del proprio caso personale, una sistemazione o la ricerca della propria via d’uscita, ma ogni strada è un’illusione. Qui in terra si soggiorna così.

Viaggio a Tulum rappresenta un viaggio nelle emozioni e nei sentimenti, la ricerca della verità di se stessi spesso impedita dall’ossessione dei ricordi che ha come conseguenza la mancanza e la negazione della propria vera identità.

Con gli artisti di Arc en Cirque Centre Régional des Arts du Cirque Chambéry: Maud Giboudeau (filo teso), Coline Mercier (contorsioni) e con gli artisti di Cirko Vertigo: Caterina Condorelli (corda verticale), Andres Mateo Castelblanco Suarez (trapezio washington), Ruairi Mooney Cumiskey (roue cyr, acrobatica), Juan Camilo Jimenez Giraldo (palo cinese, giocoleria).

Le foto dello spettacolo sono di Christophe Trouilhet.