In divenire / In becoming

In divenire / In becoming

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Nicoletta Cabassi
12 Dicembre 2020
ore 00:00

Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

Il rapporto musicale tra corpo, luce e spazio, quest’ultimo considerato a partire dal corpo, come suo luogo ma anche come estensione tridimensionale del movimento di punti-massa che non hanno alcun luogo caratterizzato, bensì possono trovarsi in qualsiasi punto dello spazio”. Si tratta del capitolo conclusivo di “Sol”, creato anni fa da Nicoletta Cabassi su “Esoconcerto”, allora ancora inedito lavoro di Ezio Bosso, che il compositore diede espressamente a Nicoletta per un assolo. Lo show di Nicoletta per la stagione Solo in teatro non sarà un pezzo definitivo ma continuerà e svilupperà la stessa ricerca linguistica ed estetica di “Sol” formando un unicum in due parti che seguono un processo umano ed artistico intimo. 

Danzatrice, coreografa e docente di formazione classica e contemporanea. Nicoletta ha lavorato come ballerina per numerosi teatri d’opera, con varie compagnie, coreografi/e e registi in Italia e all’estero. Ha inoltre collaborato con video-maker e visual artists. Dal 2010 collabora strettamente con il regista lirico Stefano Poda, partecipando a molti dei suoi allestimenti nazionali e internazionali, in Cina, Belgio, Francia, Italia, Israele. Negli anni ‘90 fonda la “Lubbert Das Dancetheatre” e con questo progetto crea ed interpreta circa una quindicina di produzioni e performance, presentate in Italia e all’estero. Ad oggi continua il suo lavoro di danzatrice, ma si dedica anche all’insegnamento delle varie tecniche di danza, e ai workshop di ricerca coreografica.

Vladimiro

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Jurij Ferrini
28 Novembre 2020
ore 00:00

Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

Jurij Ferrini è Vladimiro, un attore confuso e perso nella solitudine di un teatro chiuso, quasi ne fosse prigioniero. C’è solo una telecamera, forse una spia rossa, o più di una, con cui inizia a rapportarsi come se quello strumento fosse il mondo che lo può ascoltare. Da quella piccola luce è come se arrivasse una soluzione al suo problema, il fatto di non avere nessun essere umano a cui raccontare alcunché. E lui, attonito, crea un patchwork di frasi che provengono dal testo simbolo dell’assenza di senso dell’esistenza umano, “Aspettando Godot”, opera teatrale di Samuel Beckett, scritto verso la fine degli anni Quaranta, e mai come oggi tanto attuale. Vladimiro resta privo di una sequenza logica, muovendosi nello spazio del teatro quasi fosse un cimelio di un’epoca passata. Lo tocca. Lo accarezza. Dice il testo che ricorda. Si domanda e si risponde da solo.

Attore, regista teatrale e fondatore del Progetto U.R.T., una Compagnia Teatrale Indipendente, che nel 1999 ottiene il riconoscimento dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Jurij Ferrini, 50 anni, è legato al Teatro Stabile di Genova sia da studente, che da attore emergente, fino al 2004. Dal 2005 lavora con il Teatro stabile di Torino collaborando con importanti registi italiani come Gabriele Vacis, Beppe Rosso e Cristina Pezzoli. Vincitore del Premio Gassman e del Premio Olimpico di Vicenza organizzato dall’ETI. Fonda e dirige dal 2016 la Shakespeare School, una scuola di perfezionamento per attori, con sede a Moncalieri (TO) con il patrocinio e il sostegno della Regione Piemonte.

Dewest – Deserti immaginari per lupi solitari

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Luca Morino
14 Novembre 2020
ore 00:00

Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

Il lavoro si inserisce nell’ambito di uno studio sul tema della solidarietà e sulla trasfigurazione dell’immaginario generato dai cosiddetti spaghetti western, cinema che ha visto il suo apice nel lavoro di Sergio Leone ed Ennio Morricone nel periodo a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.

Dewest” è un concerto di circa 25 minuti in cui la voce del protagonista non sarà accompagnata solo dal suono, ora crudo, ora liquido ed evocativo, della chitarra elettrica, ma risulterà immersa in un paesaggio sonoro di suoni elettronici e registrazioni sul campo.

Cantante, chitarrista e scrittore torinese. Luca Morino, da membro fondatore e leader del gruppo dei Mau Mau, diventa esponente di spicco negli anni Novanta della musica underground. Nel 2003 intraprende un progetto solista di musica elettronica ribattezzato LUCAMOR, che comprende un libro e un album MISTIC TURISTIC/ MOLESKIN BALLADS. Il suo lavoro spazia da atmosfere scarne ed acustiche sfiorando l’elettronica per arrivare fino al reggae e allo spaghetti western. All’inizio del 2020 ha realizzato “Macaia – Sulla rotta dei cantautori liguri-piemontesi”, uno spettacolo sulla musica e la narrazione dei cantanti che, negli ultimi cinquant’anni, hanno costituito l’ossatura della canzone d’autore italiana. Attualmente sta scrivendo un nuovo album di canzoni e musiche incentrate sulla trasfigurazione dell’immaginario dei cosiddetti “spaghetti-western”, con la collaborazione del regista/artista Licio Esposito.
foto Viola Berlanda

The Newspaper man

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Alexandre Duarte
17 Ottobre 2020
ore 20:45 in sala presso il Teatro Café Müller
ore 21:00 live streaming su niceplatform.eu

ore 20:45 in sala presso il Teatro Café Müller
ore 21:00 live streaming su niceplatform.eu


Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
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The Newspaper Man” nasce nel 2019 come parte di un lavoro autobiografico del suo creatore e interprete, Alexandre Duarte. In scena un alter ego realizzato per mostrare i lati repressi e inconsci dei modelli comportamentali imposti dai media e delle convenzioni della società nella quale viviamo. Dando vita a un’atmosfera completamente immersiva, l’artista mostra il vuoto che c’è dietro il costante bombardamento di informazioni cui tutti siamo sottoposti quotidianamente. The Newspaper Man è una proiezione di tutte le opinioni soggettive, le storie non raccontate, i contenuti reali così come quelli falsi, il consumo compulsivo di notizie, le parole dette e scritte che in realtà non dicono nulla. L’obiettivo dello show è far sì che lo spettatore non si limiti semplicemente a guardare lo spettacolo dall’esterno, ma ci si immerga assieme ad Alex. Tutto ciò viene raggiunto con la fusione di più discipline differenti, tutte portate al loro massimo livello tecnico: danza e arti circensi si mescolano con altri linguaggi artistici al fine di far percepire al pubblico che la contaminazione fra arti diventa a sua volta una forma artistica nuova e unica.

Artista circense, contorsionista e ballerino di origini portoghesi, amante di tutti gli attrezzi aerei, è specializzato nei tessuti aerei. Dotato di una naturale flessibilità, si dedica da sempre all’esplorazione dei propri limiti, partendo dalla ginnastica fino alla danza, che studia alla Ginasiano Dance School di Porto. Il suo personale percorso lo porta al circo, cui si appassiona alla Codarts, scuola di Circo nazionale olandese, dove inizia a coniugare danza, circo e ginnastica. La ricerca lo porta a studiare anche la danza Butoh giapponese. Ad oggi continua a creare spettacoli e a calcare le scene in Italia, Portogallo e nel resto dell’Europa. Dal 2019 fa parte della compagnia blucinQue diretta da Caterina Mochi Sismondi, con la quale ha preso parte allo show “Off Ballad”.

Due ma non due

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Marigia Maggipinto
03 Ottobre 2020
ore 20:45 in sala presso il Teatro Café Müller
ore 21:00 live streaming su niceplatform.eu

ore 20:45 in sala presso il Teatro Café Müller
ore 21:00 live streaming su niceplatform.eu


Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

Percepire i fili invisibili che ci uniscono, vedere un mondo in un granello di sabbia, il paradiso in un fiore di campo, l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un’ora. Il movimento, una donna, il corpo e lo spazio in relazione, attraverso il respiro, il ritmo e la poesia del linguaggio della danza”.

Con queste poetiche parole l’artista Marigia Maggipinto descrive quello che sarà il suo lavoro creato ad hoc per la stagione “Solo in teatro”.

Danzatrice, membro della compagnia del Tanztheater Pina Bausch dal 1989 al 1999, dove danza con Pina in 14 differenti coreografie e partecipa alla creazione di altre sue opere. Lascia la compagnia nel 1999 ma ritorna come ospite successivamente partecipando ai festival del Tanzteather e collaborando nei workshop con la Fondazione Pina Bausch in varie occasioni. Dal 2003 al 2005 insegna nella facoltà dell”American Dance Festival alla Duke University, e inizia a dedicarsi alla creazione e all’insegnamento. Lavora con Emilia Romagna Teatro (ERT) alla realizzazione dello spettacolo diretto da Pippo Delbono, vincitore del premio UBU come miglior spettacolo teatrale italiano del 2011. Oggi conduce masterclass e workshop in Italia e in Europa.