GESTO, SUONO, IMMAGINE

GESTO, SUONO, IMMAGINE

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Lodovico Berto e Davide Curiale
09 Novembre 2019
21:00

Stagione Teatrale 2019 – 2020
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €
info biglietteria

Di e con Lodovico Berto e Davide Curiale
Immagini Luna Rosato
consulenza artistica Giulia Berto, Manuele Olivieri e Raul Roccia
Produzione Amigdala Percussion Ensemble
genere musica- concerto di percussioni

durata 70'

DUO CON PIANO

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Annalisa Derossi e Gianfranco Celestino
26 Ottobre 2019
21:00

Stagione Teatrale 2019 – 2020
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €
info biglietteria

Uno spettacolo coreografico e musicale senza paragoni nato dal fortuito incontro in internet di due artisti eclettici: Annalisa Derossi e Gianfranco Celestino sono entrambi sia danzatori che pianisti.

 

Torinesi, vivono all’estero da decenni, lei in Germania e lui in Lussemburgo. Uniti da queste e altre coincidenze straordinarie esplorano la loro identità al di là dei cliché e delle aspettative del pubblico. Entrambi danzano, suonano, coreografano e compongono in una simbiosi stupefacente.

Di e con Annalisa Derossi e Gianfranco Celestino
Produzione derossi&celestino
in coproduzione con Teatro Esch sur Alzette e CAPe Ettelbruck (beide Lussemburgo)
e col sostegno della Città di Aquisgrana (D) e di FOCUNA (Fonds Culturel National Luxembourg)
genere teatrodanza

durata 60'

www.duoconpiano.wordpress.com

LAPSUS LUMINE IN CONCERTO

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Lapsus Lumine
25 Ottobre 2019
21:00

Stagione Teatrale 2019 – 2020
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €
info biglietteria

Tre voci e un contrabbasso, ricerca vocale, composizione e improvvisazione sono i cardini di questo ensemble. I brani, originali o rivisitati, esprimono sia la semplicità della canzone che la complessità del contrappunto e della polifonia. Voci e contrabbasso intrecciano ritmi, melodie, parole, rumori, lingue e timbri diversi. Ne risulta un sound unico e suggestivo, che trascina l’ascoltatore in un mondo sonoro a sé stante.

Di Lapsus Lumine
Con Giulia DeVal – voce | Sabrina Oggero Viale – voce | Erika Sofia Sollo – voce | Stefano Risso – contrabbasso
composizioni e arrangiamenti
Musiche di Stefano Risso, Carla Bley, Sabrina Oggero Viale, Milton Nascimento e Franti
genere musica- concerto jazz

durata 75'

www.lapsuslumine.com

ANGST

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Giulietta Debernardi e Diego Dioguardi
19 Ottobre 2019
21:00

Stagione Teatrale 2019 – 2020
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €
info biglietteria

Il teatro d’attore, la spazializzazione del suono in diretta, l’utilizzo delle videoproiezioni, si fondono in un luogo senza tempo, tra ombre espressioniste e immagini contemporanee. In scena, una struttura di metallo chiusa da pareti di garza, specchio di una condizione esistenziale paralizzata, si trasforma in spazi altri. Le immagini videopriettate e il tappeto sonoro, che sostiene la linea drammaturgica con originali effetti sonori sulle note dell’ottava sinfonia di Shostakovich, richiamano le atmosfere del cinema noir, avvolgendo lo spettatore in un’esperienza sonora e visiva.

liberamente ispirato a Paura di Stefan Zweig

Di e con Giulietta Debernardi e Diego Dioguardi
consulenza artistica Laura Bevione
consulenza drammaturgica Michele Panella
regia Giulietta Debernardi
luci Michele Losi e Giulietta Debernardi
sound design Diego Dioguardi
progetto video Alberto Momo
scene e costumi Matteo Lainati e Mariella Navale
coproduzione ScarlattineTeatro e La Caduta / Campsirago Residenza
con il sostegno di Next 2018 Regione Lombardia
Genere teatro di prosa

durata 50'

www.campsiragoresidenza.it

I-SOLO

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Jérôme Thomas
11 > 12 Ottobre 2019
21:00

Stagione Teatrale 2019 – 2020
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €
info biglietteria

I-Solo, è Jerome Thomas che si reinventa in scena in un approccio sempre molto fisico, tuttavia trasformato dai propri testi, sulla giocoleria, sull’arte e sull’esistenza, che mette in scena con giustizia e una schiacciante sincerità. Tra giocoleria, danza, domande filosofiche, umorismo e giochi sonori elettro-futuristici, Jérôme Thomas usa una scrittura i cui le parole folgoranti danno ritmo ai grandi momenti della sua giocoleria poetica.

Di e con Jérôme Thomas
Produzione ARMO/ Cie Jérôme Thomas
Coproduzione Cirque Jules Verne, Pôle National Cirque e Rue d’Amiens con il sostegno di Sirque Pôle National Cirque de Nexon, Nouvelle-Aquitaine (residenza di creazione) e città di Dijone.
Genere circo contemporaneo

durata 75'

www.jerome-thomas.fr

Exit (2019)

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Cirko Vertigo

L’Accademia del contemporaneo di Fondazione Cirko Vertigo riconferma la propria vocazione ad essere “hub” creativo e formativo, preparando le giovani promesse del circo contemporaneo non solo all’esibizione scenica, ma a diventare individualmente artefici di un processo creativo ed esprimere al meglio il proprio talento.

È questo il senso più vero di “Exit”: esibizione degli allievi dell’ultimo anno dell’Accademia, impegnati ciascuno nella realizzazione di un “numero” intimo e personale a suggellare il proprio percorso formativo e artistico.
A ognuno di loro è stato chiesto di pensare e sviluppare un percorso di messa in scena a partire da una propria passione, lettura o esperienza personale.

 

crediti

creazioni personali dei 14 artisti neodiplomati di Cirko Vertigo:
Nicola Bertazzoni, 24 anni, Italia, verticali;
Lorena Di Bello 20 anni, Italia, corda;
Alessandra Piccoli, 25 anni, Italia, contorsionismo;
Selvaggia Mezzapesa, Italia, 28 anni, trapezio fisso;
Fernanda Lobo Martins, 30 anni, Brasile, palo cinese;
Sandra Milena Tuffanelli, 33 anni, Colombia, trapezio fisso;
Paolo Starinieri, 24 anni, Italia, cinghie;
Daira Trujillo Hernandez, Messico, 22 anni, palo cinese;
Sabrina Cellucci, 21 anni, Italia, cinghie;
Valeria Piampiano, 24 anni, Italia, roue cyr;
Lisette Barsella, 20 anni, Santo Domingo, cerchio;
Rita Iacuaniello, 21 anni, Italia, cinghie;
Sara Pocovaz, 20 anni, Italia, corda mille;
Victoria Pilar Checchi, Argentina, 27 anni, cerchio
accompagnamento alla ricerca artistica Caterina Mochi Sismondi e Luisella Tamietto | assistenti alla creazione Alessandra Simone, Jonnathan Rodriguez Angel e Vladimir Jezic | direzione tecniche circensi Arian Miluka con Silvia Francioni, Guillermo Hunter e Rio Ballerani

 

 

creazioni personali dei 14 artisti neodiplomati di Cirko Vertigo: Nicola Bertazzoni, 24 anni, Italia, verticali; Lorena Di Bello 20 anni, Italia, corda; Alessandra Piccoli, 25 anni, Italia, contorsionismo; Selvaggia Mezzapesa, Italia, 28 anni, trapezio fisso; Fernanda Lobo Martins, 30 anni, Brasile, palo cinese; Sandra Milena Tuffanelli, 33 anni, Colombia, trapezio fisso; Paolo Starinieri, 24 anni, Italia, cinghie; Daira Trujillo Hernandez, Messico, 22 anni, palo cinese; Sabrina Cellucci, 21 anni, Italia, cinghie; Valeria Piampiano, 24 anni, Italia, roue cyr; Lisette Barsella, 20 anni, Santo Domingo, cerchio; Rita Iacuaniello, 21 anni, Italia, cinghie; Sara Pocovaz, 20 anni, Italia, corda mille; Victoria Pilar Checchi, Argentina, 27 anni, cerchio | accompagnamento alla ricerca artistica Caterina Mochi Sismondi e Luisella Tamietto | assistenti alla creazione Alessandra Simone, Jonnathan Rodriguez Angel e Vladimir Jezic | direzione tecniche circensi Arian Miluka con Silvia Francioni, Guillermo Hunter e Rio Ballerani

Impromptu (2019)

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Cirko Vertigo

Ciò che ci accomuna è il tempo di un respiro

Per l’Impromptu 2019, diretti da Eric Angelier, gli allievi del primo anno dell’Accademia del contemporaneo di Fondazione  Cirko Vertigo portano in scena un racconto corale sul respiro.

Inspira… espira… inspira… espira… un’azione così meccanica e spontanea, un’esigenza primaria che accomuna tutti gli esseri viventi. Eppure per un’artista il respiro è qualcosa di più: un elemento che mette in relazione il magma interiore delle emozioni con la loro restituzione in chiave artistica e, proprio per questo, un elemento che va “educato” affinché diventi un metronomo interiore che consenta di scandire il tempo della performance.

Ed è proprio il respiro il tema scelto dagli allievi del primo anno dell’Accademia di circo contemporaneo di Fondazione Cirko Vertigo che, diretti dal regista e direttore della scuola Arc en Cirque di Chambéry Eric Angelier, restituiranno il percorso di creazione di 50 ore svolto a partire da febbraio, nello spettacolo Impromptu, in programma sabato 23 marzo alle ore 21 al Teatro Le Serre di Grugliasco. Un’opera corale che segna il debutto degli artisti sul palcoscenico e che miscela sapientemente, in un unico armonico racconto, tutte le principali discipline del circo: dall’acrobatica all’equilibrismo sul filo teso, dalla giocoleria contact al trapezio alle evoluzioni al palo cinese.

Impromptu è un lavoro corale sin dalla scelta del tema, spiega Eric Angelier. Inizialmente i ragazzi hanno proposto temi complessi come la società civile, la dittatura, l’ecologia.Da questo primo brainstorming siamo passati a indagare quale fosse quell’elemento comune che potesse connetterci in quanto essere umani. Il respiro è tanto qualcosa di individuale quanto di collettivo, respiriamo in quanto esseri viventi ma anche come organismo sociale complesso. Al tempo stesso il respiro è alla base di ogni performance artistica perché stabilisce quel ritmo che consente al performer di raggiungere la concentrazione, di attivarsi o di spegnersi. Ogni artista deve necessariamente lavorare sulla respirazione, connettersi con la propria interiorità per raggiungere quei risultati o obiettivi che si è prefissato.

L’Impromptu, giunto quest’anno all’undicesima edizione, è da sempre basato sul concetto di “improvvisazione”, inteso come metodo di lavoro, ossia come strumento propedeutico durante la creazione di uno spettacolo che spinge gli artisti a non restare immobili e impassibili durante le difficoltà e gli imprevisti che si generano sul palco.

Per l’Impromptu 2019 saliranno sul palco del Teatro Le Serre gli artisti di Cirko Vertigo per restituire al pubblico in sala in 1 h 15 minuti di spettacolo, quanto hanno appreso durante i mesi di formazione. Una progettualità che riconferma, rafforzandolo, il partenariato che lega la Fondazione italiana ad Arc en Cirque di Chambéry: un connubio che ha trovato altri contesti e altre occasioni di esprimersi, tra cui la partecipazione nel 2016 alla XXIX edizione di “CIRCA, Festival de Cirque Actuel” ad Auch (Francia). All’interno di questa manifestazione Cirko Vertigo ha portato in scena una pièce intitolata Viaggio a Tulum, messa in scena da Luisella Tamietto in collaborazione con Arc en Cirque di Chambery e interpretata da quattro artisti in formazione presso la Vertigo e due artisti di Chambery.

 

crediti

direzione artistica e regia Eric Angelier
con gli artisti di Cirko Vertigo:
Maria Fernanda Aguilar Carvajal, Costa Rica, palo cinese;
Paola Antonini, Italia, corda aerea;
Elena Avellas Herranz, Spagna, filo teso;
Guenda Bournes, Italia, cerchio;
Matilda Buscemi, Italia, trapezio;
Alessandro Claudio Campioni, Italia, roue cyr;
Emmanuel Caro, Argentina, trapezio;
Jorge Adrian Castro Batista, Spagna, giocoleria;
Sofia Fernandez, Spagna, cerchio;
Eleni Fotiou, Grecia, corda aerea;
Sara Frediani, Italia, cinghie;
Rachele Grassi, Italia, cerchio;
Silva Karla Renata Martinez, Cile, cerchio;
Carlos Rodrigo Parra Zavala, Messico, palo cinese;
Marta Piazza, Italia, roue cyr;
Rocio Suarez, Argentina, danza;
Gabriel Taiar Santos, Brasile, roue cyr;
Afroditi Tolia, Grecia, tessuti;
Lara Torelli, Italia, tessuti.

 

 

 

 

direzione artistica e regia Eric Angelier
con gli artisti di Cirko Vertigo:
Maria Fernanda Aguilar Carvajal, Costa Rica, palo cinese; Paola Antonini, Italia, corda aerea; Elena Avellas Herranz, Spagna, filo teso; Guenda Bournes, Italia, cerchio; Matilda Buscemi, Italia, trapezio; Alessandro Claudio Campioni, Italia, roue cyr; Emmanuel Caro, Argentina, trapezio; Jorge Adrian Castro Batista, Spagna, giocoleria; Sofia Fernandez, Spagna, cerchio; Eleni Fotiou, Grecia, corda aerea; Sara Frediani, Italia, cinghie; Rachele Grassi, Italia, cerchio; Silva Karla Renata Martinez, Cile, cerchio; Carlos Rodrigo Parra Zavala, Messico, palo cinese; Marta Piazza, Italia, roue cyr; Rocio Suarez, Argentina, danza; Gabriel Taiar Santos, Brasile, roue cyr; Afroditi Tolia, Grecia, tessuti; Lara Torelli, Italia, tessuti

 

www.cirkovertigo.com

EXIT (2018)

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Cirko Vertigo

La Scuola di Cirko Vertigo riconferma la propria vocazione ad essere
“hub” creativo e formativo, preparando le giovani promesse del circo contemporaneo non solo all’esibizione scenica, ma a diventare individualmente artefici di un processo creativo ed esprimere al meglio il proprio talento.
È questo il senso più vero di “Exit”: un mosaico dove le tessere sono i “numeri” e le creazioni realizzate dai 14 interpreti dell’ultimo anno.
A ognuno di loro è stato chiesto di pensare e sviluppare un percorso acrobatico e artistico a partire da una propria passione, lettura o esperienza personale.

PRIMO TEMPO
(durata 50’)

LEGAMENTI (12’)
Corda, palo cinese e acrobalance
di Noémie Olphand, 20 anni Francia e Justine Delolme, 27 anni Francia

Dov’è il legame che collega ogni cosa? E quando non c’è legame, dove si trova il senso? Due artiste, due linee: una morbida l’altra rigida, il palo e la corda. Due traiettorie che si portano a forza di braccia, avanti e indietro, tra il senso e l’assurdo, mentre si compone il puzzle della loro storia.
Una ricerca di senso attraverso il movimento e tre discipline circensi: il mano a mano, la corda e il palo cinese.

ISORROPIA (8’)

Corda molle e clownerie

di Michail Athinaios, 25 anni Grecia

Una performance che combina commedia e tragedia in una visione satirica del mondo capitalista. Una figura che cammina sul filo dello sconosciuto e inaspettato, un’Odissea moderna che immerge il pubblico nel mondo surrealistico del personaggio.

CAMMINARE NEL VUOTO (7’)

Tessuto aereo

di Vicente Andrés Quiroz Briceno, 24 anni Cile

Un costante moto verso quello che si desidera. Una gamma di sentimenti che si irradiano dal corpo del performer attraverso il palco, verso lo spettatore.

VORREI LA PELLE NERA (7’)

Cerchio aereo

di Elisa Grani, 26 anni Italia

L’immaginario sognante e scatenato di un’epoca mai vissuta, rievocato dalla passione per la musica che ha emozionato generazioni di giovani: bianchi e neri! Un personaggio sopra le righe si sente scomodo nei suoi panni e nel suo tempo. Cosi con un balzo nel passato, attraversando i generi musicali il cui supporto è il caro e vecchio vinile, scopriamo uno scenario vivace tra espressività, qualche passo danzante ed un cerchio aereo…insolito!

MAREH (7’)

Trapèze-danse
di Manuela Ramirez Montoya, 21 anni Colombia

Mareh indica l’unione del fiume col mare. E’ come quando, dopo l’arrivo degli europei, il continente americano si sconvolge in un grande processo di “mestizaje” ovvero di una con-fusione multiculturale tra europei, indigeni, e neri. Cosi ha origine una nuova cultura caraibica, dove si creano danze e suoni intrisi di cadenza nera e colori indigeni, mentre la “gonna flamenca” con il suo magnifico movimento diviene parte del folklore locale Colombiano. 
Questa è la storia di una gonna volante, di tuffi culturali e musica di regioni lontane, nella terra di tutti i colori.

La METÀ SBAGLIATA (6’)
Scala di equilibrio e sospesa
di Beatrice Farfalli, 23 anni Italia

La performer racconta la lotta contro sé stessa, contro il proprio corpo. E’un conflitto che si presenta in diverse forme, a seconda delle mille circostanze. Si affievolisce o impazzisce come un uragano. E sempre presente e anche se a volte ha voce lieve, comunque pesa.

INTERVALLO
(durata 15’)

SECONDO TEMPO
(durata 55’)

IL FIORE (4’)
Palo cinese
di Federica Tempera, 20 anni Italia

Cosa possiamo imparare da un fiore tra l’asfalto?
La bellezza, la forza nel cercare di sopravvivere e combattere in un mondo ostile. Non siamo un pò fiori anche noi, dopotutto? Siamo davvero cosi diversi? Cresciamo, lottiamo, sopravviviamo cercando spazio, come un fiore, tra le crepe del mondo. Il movimento, la danza e le evoluzioni sul palo di cinese raccontano la ricerca di oltrepassare le difficoltà.

RESILIENCIA (8’)
Tessuto aereo
di Nicol von Marées Carvallo, 24 anni Cile

La lotta interna contro il fallimento. Provare e riprovare per raggiungere un obiettivo, e allo stesso tempo cercare di conoscere sé stessi e il proprio personale modo di arrivarci, trovando in questa ricerca, la propria libertà ed equilibrio.

L’UOMO CHE PESCAVA LE FOGLIE (9’)
corda aerea
di Maria Celeste Funghi, 25 anni Italia


L’incontro di due solitudini che spendono del tempo a pescare le foglie. C’è qualcosa di infantile in questo gesto, sembra un gioco, ma la prima foglia pescata è una gioia indescrivibile. Perché tutto questo? Perché pescare le foglie? Per raccogliere la loro caduta. Per accorgersi che le foglie cadono, così come il tempo che passa. Per imparare a vivere il momento, la sua essenza, trovando qualcosa in cui credere, imparando ad amare.
Questo numero ha il desiderio di rievocare emozioni e suggestioni nate dalla lettura del brano tratto dal libro “Non so niente di te” di Paola Mastrocola.

LETTERA AL VENTO (7’)

Palo cinese
di Marco Tulio Solis Fallas, 24 anni Costa Rica

Caro vento, ti ho sempre ammirato, le tue capacità e virtù uniche. Una notte ho sognato di essere il vento. Nel sonno ero un corpo d’aria e volteggiavo nello spazio. Al centro un un palo, vessillo dell’irrazionale contaminazione umana. Il palo sfida il corpo in una battaglia senza eguali, con una sola cosa da vincere. Un cambiamento nella coscienza collettiva.

JEUX DE ROUE (7’)

Roue cyr

di Federico Ceragioli, 21 anni Italia

Un gioco, in cui il performer sperimenta gesti impercettibili, ineffabili, rarefatti. Nell’ incontro con la ruota il movimento si amplia, oscilla, si espande e gradualmente la pulsazionie del corpo si fonde a quella dell’attrezzo.

DER GETEILTE HIMMEL – IL CIELO DIVISO (14’30”)
Cinghie, trapèze-danse, passo a due
di Valentina Padellini, 23 anni Italia e Mattia Rossi Ruggeri, 27 anni Italia

Un muro. Un pezzo di cemento che ha cambiato il destino di un popolo. Il muro. Un muro si può avere fuori, si può avere in mezzo, oppure si può avere dentro, quando diventa una barriera che si frappone tra individui già separati. 
La storia di due amanti divisi sulla stessa linea che divide le due Germanie. Un amore che non riesce a superare le barriere, non solo fisiche, ma ideologiche. 
«Il cielo almeno non possono dividerlo.» «Si invece. Il cielo è sempre il primo ad essere diviso.» La volta celeste diventa la rappresentazione di noi stessi, frammentati anche senza la comparsa di muri.

Credits
creazioni degli artisti della Scuola di Cirko Vertigo | accompagnamento alla ricerca artistica Caterina Mochi Sismondi, Paolo Stratta, Luisella Tamietto | assistenti alla creazione Alessandra Simone e Jonnathan Rodriguez | direzione tecniche circensi Arian Miluka con Silvia Francioni, Guillermo Hunter, Rio Ballerani, Elisa Mutto

Off Ballad

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Look/bushido di blucinQue

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