HANDLE WITH CARE

HANDLE WITH CARE

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Immagini sfocate, scatti rubati, incontri e separazioni, tracce di ricordi che si mescolano e si sovrappongono come un affresco in continua evoluzione delle esperienze umane. In un tempo non lineare e frammentato, le scene emergono e scompaiono, creando un intreccio di momenti effimeri e suggestioni. “Handle with care” di Funa, collettivo di danza e danza verticale che nasce a Napoli nel 2018, è un archivio, un viaggio nel tempo, dove le memorie si trasformano in tracce tangibili di un passato che si dissolve e si riforma incessantemente. La ricerca artistica della compagnia ha come focus primario quello di rivoluzionare il punto di vista dello spettatore utilizzando diversi linguaggi del corpo ed esplorando oltre alla danza contemporanea, la dimensione della danza verticale, il nuovo circo e la sospensione aerea. Attraverso la multidisciplinarietà e la diversità dei linguaggi il lavoro artistico di FUNA tende a spingersi oltre il semplice virtuosismo per nutrirsi di significato denso e fluido, in una visione utopica di un mondo non conforme.

Con Viola Russo, Maria Anzivino, Ginevra Cecere

Luogo di residenza

Teatro Café Müller

Periodo di Residenza

1 – 15 gennaio 2023

IDENTITAD(S)

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Uno spettacolo che mescola ricordi intimi, racconti e cultura universale, per riflettere insieme sulla capacità di costruirci, di conoscerci, di riconoscerci. Quale impronta lascia in noi il fantasma del nostro albero genealogico? Come possiamo portare alla luce le radici che ci rendono quello che siamo oggi? Da tali interrogativi ha origine lo spettacolo Identidad(s) dell’associazione Plateforme con l’artista Belén Celedon, la regia di Guillermina Celedon e il contributo del musicista e compositore Gaspar José. Costumi a cura di Clémence Roger. La creazione nasce dalla necessità, per l’artista in scena, di ritrovare le sue radici dopo il periodo di pausa e silenzio imposto dalla pandemia di Covid19 che l’ha portata a vivere in Francia, lontana dalla sua famiglia in Cile, senza poter continuare a creare con le compagnie circensi con le quali fino a quel momento aveva intessuto legami, intessuti durante i suoi numerosi anni di studio in Europa. Tramite il linguaggio del circo e del teatro, l’artista porta in scena una personale riflessione sulla ricerca della sua identità e delle sue origini.

 

Luogo di residenza

Teatro Perempruner

Periodo di Residenza

2 – 16 gennaio 2023

TIENIMI CHE TI TENGO

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Tienimi che ti tengo nasce come esperimento di fusione tra il linguaggio del circo contemporaneo e il linguaggio della danza. Dopo più di 15 anni di profonda amicizia tra Francesca Fioraso ed Eva Campanaro, è nata nelle artiste la necessità di condividere la scena, interrogandosi assieme sul femminile, sull’amicizia, sulla presenza che cuce le ferite, sulla forza che attraverso l’altra persona possiamo riscoprire in noi stessi. In scena le tecniche del filo teso, della giocoleria e dell’antipodismo con le clave, delle verticali; ognuna di loro viene esplorata secondo nuovi approcci, legati alla danza e alla coreografia, ma anche al teatro fisico e al linguaggio poetico. La fusione tra danza e circo permette alle artiste di esplorare nuove possibilità di relazione tra i corpi, ma anche tra i corpi e gli oggetti presenti in scena.

Luogo di residenza

Teatro Perempruner e Chapiteau Vertigo

Periodo di Residenza

11 – 19 marzo, 30 settembre – 5 ottobre 2023

RUBEN

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Il linguaggio dell’equilibrio, che è precisione, costanza, sfida e fantasia, dialoga con la musica suonata dal vivo. In scena un filo teso, due artisti circensi e un musicista, che crea una colonna sonora in grado di colorare lo spettacolo con le note del tango, di Satie ma anche degli ZZ Top, fra tastiere, fisarmonica e clarinetto. Sopra e sotto il filo personaggi sorprendenti: un giocatore di tennis cieco, una vecchietta dall’enorme cappello, mosche dispettose, un uccellaccio che suona il clarinetto e che finisce con il collo tirato come una gallina. Nel corso dello spettacolo, gli equilibri si moltiplicano: il filo è dritto ma è anche inclinato, si può camminare sulle bottiglie e sui bicchieri. Una rapsodia clownesca che deve fare i conti con un dettaglio decisivo: a pochi centimetri da questo mondo eccentrico, un bebè dorme placidamente nella sua culla. Forse sogna uno spettacolo: non svegliatelo. RubeN è uno spettacolo che parla dell’equilibrio, sia fisico che emozionale, dei cambiamenti, della (in)stabilità, di poesia e della vertigine che l’esplorazione dei lati sconosciuti dell’equilibrio porta con sé.

Con Damian Lencwajg, Emma Ungaro, Antonio Vergamini, Marco Meneghel

Luogo di residenza

Chapiteau Vertigo

Periodo di Residenza

26 novembre – 10 dicembre 2023

C’È CHI C’È

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Artista di strada e attore di teatro comico, clown, artista di cabaret, mimo e pittore, Vito Garofalo trattiene l’eredità e sintetizza sulla scena i lasciti di tutti linguaggi che ha attraversato nel suo percorso artistico, con la delicatezza concreta conferitagli dalla sua prolungata esperienza nel teatro sociale e nel volontariato, che si traduce sulla scena in una ricerca di comunicazione immediata e in un registro che va incontro al suo pubblico, col quale ingaggia una sorta di complice tentativo di sottrarsi al senso univoco dei segni del linguaggio comune, capovolgendolo, ribaltandolo in chiave autenticamente infantile e svelando le possibilità di reinterpretarlo nel gioco. Il suo lavoro, che costruisce gag e personaggi adatti a un pubblico di qualsiasi età, vuole essere antidoto alla crudeltà del mondo e insieme la proposta di un esercizio critico attuato attraverso un registro che valorizza le differenze e ha come elemento fondante il rispetto fra esseri umani.

 

Luogo di residenza

Teatro Perempruner

Periodo di Residenza

31 agosto – 14 settembre 2023

FLORA #1

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Il nuovo progetto di ricerca della compagnia Duo Kaos si intitola Flora #1 e si arricchisce in questo successivo segmento del percorso nel 2023 dell’apporto alla costruzione del movimento in scena di Cristiana Casadio, tutor di compagnia per il lavoro coreografico. La creazione coreografica si muove attorno ai concetti chiave che ampliano ulteriormente le linee di pensiero lungo le quali si sviluppano, senza soluzione di continuità, la ricerca drammaturgica e l’azione scenica: la semina, il seme e il doppio sono i punti di partenza.  E ancora, la continua possibilità della vita e quanto essa, dalla purezza del suo potenziale in seme, si sviluppi plasmata dalla relazione con lo spazio, il tempo, l’altro da sé. Il movimento degli artisti è accolto da uno spazio immersivo dove lo spettatore è invitato ad abbandonare lo sguardo: una piattaforma circolare girevole, con il pubblico disposto intorno a 360 gradi, valorizza ed esemplifica in una dimensione simbolica la circolarità dell’esistenza.

Con Luis Alejandro Paredes Sapper, Giulia Arcangeli

Luogo di residenza

Teatro Perempruner

Periodo di Residenza

5 – 19 marzo 2023

DELUSIONAL

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Delusional è un lavoro che espone un processo intimo e personale, concretizzatosi a partire dal desiderio di creare uno spettacolo personale che riflettesse gli impulsi creativi della transizione della sua protagonista, Diana Salles e che, attraverso la guida artistica di Firenza Guidi, fin dall’inizio sostenitrice del progetto, le permettesse di abbandonare la sua vecchia figura di performer e ritrovare se stessa sul palcoscenico. Questo spettacolo è dunque la celebrazione di una transizione, il racconto dei tempi e delle storie che hanno plasmato la persona che Diana è oggi, e le sfide che ha affrontato per vivere la sua verità, per essere la donna che è nella società, il racconto di una morte e di una nuova versione di sé, sul palcoscenico e nel perimetro di discipline da sempre frequentate ad altissimi livelli nel corpo di un uomo: tessuti aerei, cerchio aereo, equilibrismo sulle mani, contorsione, danza e teatro fisico. Delusional è un luogo insolito che non molti sperimentano, un luogo di auto interrogazione, di provocazione, di aspettativa e di illusione, di auto affermazione e anche di incoraggiamento alla scoperta di sé: solo nel riconoscimento dei sistemi di oppressione e nella coscienza del privilegio, si possono portare veri cambiamenti nella società.

 

 

Luogo di residenza

Teatro Café Müller

Periodo di Residenza

26 giugno – 1°luglio, 15 – 23 ottobre 2023

Enactor

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Un duo di danze soliste che esplorano la relazione tra il corpo, la femminilità e la società che cambia rapidamente. È quanto porterà in scena Becca Hoback, artista del movimento, performer, collaboratrice e coreografa freelance con sede a Nashville, Tennessee. Ha dato vita alla Enactor Productions per creare opere che abbiano un focus sulla relazione con il proprio corpo. Ha lavorato con i collaboratori Ana Maria Lucaciu, Ben Green, Roy Assaf e Ariel Freedman per curare il primo programma di Enactor, spettacolo che ha debuttato all’OZ Arts nel giugno 2021. Promuove la consapevolezza fisica, l’empatia e il self empowerment attraverso laboratori di movimento. Il lavoro solista che ha curato e coreografato è stato programmato a livello locale a Nashville e a livello internazionale in festival e residenze in Europa e Medio Oriente. Becca e la Enactor Productions fanno parte della rete TNPresenters. Lo spettacolo Enactor che Becca porta in Italia comprende due atti: Is this good?, della coreografa internazionale Ana Maria Lucaciu, e una rimessa in scena versione di “A Girl”, la versione solista della popolarissima “Girls” di Roy Assaf. Lavori capaci di dare uno sguardo al contempo verso l’esterno e verso l’interno, profondamente personali e accessibili insieme, con un’ inedita inclinazione verso il linguaggio del clown.

 

 

Luogo di residenza

Strutture a disposizione della Casa del Circo Contemporaneo

Periodo di Residenza

Annualità 2024
Durata minima di 14 giorni

Nom’indosso

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Un inedito spettacolo di circo contemporaneo al femminile per il nuovo collettivo Binario Zero, di cui fanno parte quattro giovani artiste, Anna Menini, Matilde Rizza, Yolitzin Ramos Mora e Nicole De Bernardi, che si sono formate presso l’Accademia Cirko Vertigo. In scena le protagoniste vestono i panni delle donne protagoniste delle opere di Giacomo Puccini. Giochi di movimento e tecniche circensi si fondono assieme per esprime la conflittualità, l’eccentricità e il tormento che caratterizzano il mondo Pucciniano e quello di oggi.

 

Luogo di residenza

Strutture a disposizione della Casa del Circo Contemporaneo

Periodo di Residenza

Annualità 2024
Durata minima di 14 giorni

Pieta

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Ziya Azazi, danzatore turco, dal 1999 ha reinterpretato la vorticosa danza Sufi in chiave contemporanea, arrivando a dare vita a un vero e proprio stile chiamato Dervish in progress. Assieme a Marion Crampe, artista poliedrica dotata di una eccezionale flessibilità e nota nel mondo della pole dance come “la fata del palo”, ha dato vita a Pieta, uno spettacolo teatrale che fonde le esibizioni aeree e di pole dance di Marion Crampe con la danza sufi di Ziya Azazi. La musica dal vivo è una combinazione di strumenti elettronici, a percussione e ney (strumento a fiato caratteristico soprattutto della musica tradizionale colta della Persia, della Turchia e di altri paesi del Medio Oriente). Le videoproiezioni e i supporti tecnologici contribuiscono a creare un’atmosfera visivamente unica, di alto impatto. Ispirata alla famosa opera di Michelangelo, la Pietà, in cui la Vergine Maria tiene Gesù tra le sue braccia, questa performance fonde uno dei simboli più iconici della cultura occidentale con l’arte scenica moderna.

La “Pietà” rappresenta il flusso della vita e dell’energia universale. Nel corso della storia, tutte le culture hanno affrontato questo tema in modo differente. La messa in scena della “Pietà” offre un’esperienza universale dove persone di diverse culture, generi, nazionalità, lingue e religioni si incontrano su un terreno comune. Il rapporto madre-figlio simboleggia la continuità delle nuove generazioni e la sopravvivenza delle civiltà. Ziya Azazi, che ha lavorato con numerose compagnie di danza a Vienna fra il 1994 e il 2000, nel 1999 è stato nominato Miglior danzatore dell’anno in Austria dal magazine Ballet International.

 

Luogo di residenza

Strutture a disposizione della Casa del Circo Contemporaneo

Periodo di Residenza

Annualità 2024
Durata minima di 14 giorni