2019 > 22 Giugno
Titolo di punta del cartellone, per la regia di Olivier Lépine, lo spettacolo si interroga sulla dicotomia tra arte e non arte, attraverso l’esibizione di sette circensi di fama internazionale e un polistrumentista. L’ambientazione iniziale e raffinata da vernissage, cede il posto a un mise en scène colorata e irriverente, in cui gli abiti scuri si tingono di sfumature di colore e i flûte di champagne vengono sostituiti da pennelli per dipingere.
Lo spettatore assiste così a una vera trasfigurazione sulla scena, in cui una pennellata di Bascula, un acquerello alla barra russa, un collage di giocoleria coreografica sono solo alcuni dei momenti più spettacolari della creazione.
In questa ambientazione minimalista di una “tela effimera”, i sette membri della compagnia si svelano, in una serie di numeri che prendono in prestito contemporaneamente teatro, pantomima e danza moderna. Il confine tra ciò che è arte e ciò che non lo è, svanisce gradualmente, lasciando lo spettatore interdetto ma soprattutto stordito dalla fantasmagoria della proposta in cui si incontrano umorismo e poesia.
PRIMA NAZIONALE
direttore artistico e co-scrittore Vincent Dubé
regista e autore Olivier Lépine
interpreti Adam Strom, Antoine Morin, Connor Houlihan, Gaël Della-Valle, Lyne Goulet, Pauline Bonanni, Vladimir Lissouba e William Poliquin-Simms
musica Lyne Goulet e Marie-Hélène Blay
consiglieri artistici Frédéric Lebrasseur, Maxim Laurin e Raphaël Dubé
scenografo Julie Lévesque
progettista dell’illuminazione Bruno Matte
direttore di produzione Geneviève Ouellet-Fortin
direttore tecnico Mathieu Hudon
produzione Machine de Cirque