VertigoSuite#

VertigoSuite#

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In VertigoSuite# un violino, un violoncello, danzatori e circensi si confrontano in scena per una nuova ricerca di teatrodanza firmata dalla regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi: un dialogo tra danza e circo, musica ed elettronica perseguito fin dalle origini dalla compagnia. La composizione sonora avviene in scena, musicisti e attori si uniscono in una dinamica che li fa risuonare nello spazio. Danzatori e attrezzi circensi si fondono attraverso un movimento vorticoso, aiutato anche dalla voce che con suggestioni poetiche trasmette in ciascun quadro un’idea di vertigine.

Da sempre la compagnia lavora con musicisti dal vivo e compositori che seguono il percorso drammaturgico e coreografico dall’interno. La vertigine diventa movimento di rotazione, smarrimento, perdita di equilibrio fisico e sentimentale; è la sensazione di essere fuori luogo, in bilico, in continuo spostamento.

Il lavoro ha vinto il bando NeXT e debuttato al Piccolo Teatro di Milano nell’ottobre 2015.

Recensione da Sistema Teatro Torino a firma di Maura Sesia

Compagnia diretta dalla regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi in un percorso di ricerca personale, in equilibrio tra tradizione e sperimentazione, teatro di parola e movimento e attraverso diversi settori della creatività contemporanea: teatrodanza, letteratura, arti visive, produzione musicale e performance. Dopo aver vinto Rigenerazione per Sistema Teatro Torino, debutta alla XV edizione del Festival delle Colline Torinesi con lo spettacolo ApeRegina e, dal 2010, la compagnia lavora a progetti di creazione attraverso residenze artistiche, presentando spettacoli in diverse rassegne e teatri in Italia e all’estero. Collabora nel 2014 per MTV con il progetto Mogees e con il network InSitu, presentando La Vertigine di Giulietta, presso la Reggia di Venaria Reale. Dal 2015, insieme ad un collettivo artistico, fonda il Superbudda di Torino e collabora con l’Associazione Qanat Arte e Spettacolo, con cui inizia un nuovo lavoro di ricerca che coinvolge anche artisti circensi. Da questo progetto nasce VertigoSuite# che vince il bando “NEXT” e debutta al Piccolo Teatro di Milano per poi essere presentato al Teatro Della Tosse di Genova e al Teatro Astra di Torino, nelle stagioni 2016-2017.

Studi e performance sono sempre in sintonia con le tematiche care alla compagnia; l’essere spiazzati, in bilico, fuori asse, avere un corpo spezzato, imbarazzato, “fuori luogo”, immagini e concetti che delineano un percorso di ricerca su movimento, voce, messa in scena ed un lavoro sul testo, musicato dal vivo, contraffatto, reso partitura sonora, ritmo, poesia. La compagnia lavora nel 2016 al progetto We273”, ospitato in residenze artistiche con tappe presso La Cascade (Bourg St. Andéol, Francia) – Terre di circo e Casa del circo contemporaneo in Italia. In agosto 2016, dopo la presentazione dello spettacolo al Festival di Avignon Off in Francia, debutta in Italia al Festival CivitanovaDanza. Oggi la compagnia lavora ad un nuovo progetto su Shakespeare, che sarà portato in residenza artistica presso Les Migrateurs (Strasbourg – Francia) con debutto nel 2017.

VERTIGOSUITE#

regia e coreografia Caterina Mochi Sismondi
con Giulia Lazzarino, Andrea Cerrato, Jonathan Rodriguez Angel, Lukas Vaca Medina, Carlotta Risitano, Raffaele Riggio, Mattia Mele, Samanta Fois, Maria Rosa Mondiglio
sound design Albert Fratini
archi Helga Ovale, Luisa Franchin
lavoro vocale Patrizia Oliva, Gianluca Pezzino
produzione blucinQue/Qanat Arte e Spettacolo
realizzato in collaborazione con Piemonte dal Vivo, Terre di Circo Mirabilia, Cirko Vertigo

Five Continents Circus

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Five Continents Circus è la nuova produzione di Cirko Vertigo che vede in scena un cast di artisti internazionali accompagnati dal vivo dal Coro e dall’orchestra Pequenas Huellas diretta da Carolina Eguez e Nabil Hamai.

Un caleidoscopio di atmosfere magiche ed esibizioni mozzafiato. Bambini come adulti attraverso le suggestive evoluzioni circensi avranno modo di fantasticare e viaggiare verso mondi lontani ammirando la danza degli acrobati aerei, clave e corpi leggeri che non temono di contrastare e smentire le stesse leggi di gravità, equilibristi in grado di togliere il respiro generando stupore e meraviglia. Le esibizioni circensi si fonderanno con l’esecuzione di brani appartenenti all’universo musicale espressione dei 5 continenti: dall’inno alla Gioia di Beethoven ai canti mahori, dalle sonorità algerine e senegalesi alle musiche della tradizione russa ed ebraica, dagli Spiritual americani a Cielito Lindo canzone simbolo della cultura musicale.

con gli artisti di Cirko Vertigo
orchestra e coro Pequenas Huellas
direttori Carolina Eguez, Nabil Hamai
responsabile del coro Maria Silvia Merlini
solista Tato Ruiz
didjeridoo Fabrizio Polibio
regia di Luisella Tamietto
CIRKO VERTIGO / QANAT ARTE E SPETTACOLO

IMPROMPTU

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IMPROMPTU (che in francese significa “improvviso”, ma anche “improvvisazione”, intesa soprattutto come improvvisazione musicale che lascia agli interpreti un margine di libertà nella creazione dell’esecuzione) è un metissage di tecniche, stili e creazioni portate in scena da diciassette giovani artisti di Cirko Vertigo, sotto l’occhio attento del maestro francese Eric Angelier direttore della scuola Arc en Cirque di Chambéry.

Gli artisti di circo mettono in discussione leggi di gravità, di equilibrio, di appartenenza. Sovvertono le regole, infrangono i tabù. Osservano il mondo da un altro punto di vista: da una fune tesa, da un trapezio, attraverso il gioco delle mani e dello sguardo. Il linguaggio del circo, aperto a ogni forma artistica ed espressiva, si permea quotidianamente di nuovi stimoli ed influenze, per rielaborarli, rinnovarli e dar forma a nuove esaltanti creazioni. Caleidoscopio di emozioni, crocevia di percorsi umani ed artistici. Impromptu è questo e molto di più, un contenitore di sorprese da scoprire lasciandosi incantare dalle evoluzione degli artisti.

In scena tutte le principali discipline del circo, dalle evoluzioni aeree ai tessuti alla giocoleria, dall’acrobatica mano a mano all’equilibrismo sul filo teso, dalla giocoleria contact al trapezio, dalla contorsione alle evoluzioni al palo cinese. Protagonisti quindici artisti internazionali provenienti da Italia, Grecia, Spagna, Svizzera, Messico, Argentina, Cile e Colombia.

Lo spettacolo si colloca sulla scia del solido partenariato con la Francia ampiamente rafforzato negli ultimi anni dal progetto PasseparCirque che ha visto la Scuola di Cirko Vertigo gemellata con quella di Chambéry.

 

con gli artisti di Cirko Vertigo
CIRKO VERTIGO

Cirque Déco

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Né Stravinskij, né Auric, né i poeti, né i pittori, né me compreso…non s’è mai vista simile classe ed arte scenica dai tempi del divino Nijinski!
Jean Cocteau

Barbette, quando si traveste da donna, non sembra una donna, è La Donna.

Cirque Déco è l’incontro tra la modernità del Cabaret e la tradizione del Cirque Nouveau. Uno spettacolo che ripercorre qualità ed atmosfere della tradizione del circo, dal clown bianco ai numeri esotici, all’evocazione di fenomeni della natura e rarità proprie dei padiglioni delle meraviglie con disincantata comicità. Un sincero omaggio al genere en travesti come possibile dissimulazione dell’altro sesso (qualità ricercata nello spettacolo di Varietà che ha avuto in Fregoli, Paolo Poli e Arturo Brachetti precedenti illustri) sublimazione e celebrazione della perfezione femminile. La stessa Barbette eliminò dal suo repertorio alcune prodezze poiché la verosimiglianza era considerata una qualità. Dunque uno spettacolo a cavallo tra circo e vaudeville, punteggiato dalla presenza di personaggi clowneschi, caratteri più eterei e onirici ed evocazioni in chiaroscuro di cliché rivisitati della vita nel circo del secolo scorso.

Lo spettacolo è accompagnato dalla Vertigo Jazz Band, un quartetto di virtuosi musicisti composto da Aldo Rindone (pianoforte), Giuseppe Calvagna (basso), Paolo Franciscone (batteria) e Simone Garino (sax). Su richiesta lo spettacolo è disponibile anche senza l’accompagnamento musicale dal vivo, con colonna sonora registrata.

soggetto e regia Paolo Stratta e Luisella Tamietto
aiuto regia Silvia Francioni
costumi di Colomba Ferraris
Vertigo Jazz Band composta da Aldo Rindone (pianoforte), Giuseppe Calvagna (basso), Paolo Franciscone (batteria) e Simone Garino (sax).
maestri del circo Arian Miluka e Fatos Alla
durata 70 minuti circa