Una notte con Leo Bassi
Il Volo piumato di un Buffone rivoluzionario

Una notte con Leo Bassi

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Leo Bassi

«Come spesso mi accade, mi trovo a riflettere sulle ferite
più brucianti del nostro tempo»
Leo Bassi

Il grande maestro della clownerie torna a calcarne il palcoscenico per una serata all’insegna dei suoi migliori sketch, capaci come pochi di trattare in chiave comiche e surreale i congegni malati della società moderna, per dimostrarne l’assurdità e prospettare nuove speranze.

Con la sua potente fisicità, in cui sono sintetizzati i mestieri del buffone da teatro di strada e del funambolo di estrazione circense, Bassi si sente moralmente obbligato a vestire i panni dell’unico essere magico in grado di sostenere questa missione: il clown bianco.
Riesce così a vincere questa sfida contro i ruoli preconfezionati, attraverso i movimenti, le espressioni del viso e una parola caustica che conosce tutte le malizie dei tempi teatrali.

Padre indiscusso della clownerie anticonformista, nelle sue performance si mescolano non sense a discorsi politici molto seri che attaccano la classe dirigente, le multinazionali, la chiesa. Così Bassi, erede di una famiglia che ha vissuto per sette generazioni nel circo, gioca da sempre sulla provocazione-agitazione, sugli eccessi che sfiorano la crudeltà, rompendo generi e collocandosi in una zona franca tra il comico, il teatro di strada e quell’arte circense di cui è illustre esponente.

Per accennare a qualche perla del suo repertorio, ricordiamo “Miele e piume” in cui Bassi si mostrava in tutta la sua fisicità cosparso del nettare degli dei e di piume; quella del “razzo astronave” che prevedeva una cerimonia con tanto di discorso ufficiale, prima del lancio naturalmente destinato a fallire; lo spettacolo che si svolgeva sul Bassibus, un folle autobus su cui era possibile imbarcarsi per un tour intorno a Madrid, visitando gli effetti della degenerazione ambientale, economica, architettonica, politica della città.