CARLO CERATO

Carlo Cerato è un giovanissimo giocoliere che dopo il CNAC – Centre national des arts du cirque dà vita nel 2019 al suo primo progetto indipendente, il gruppo Edo Cirque, assieme a Ramiro Erburu e Léon Volet. A seguito della selezione per il 42° Festival Mondial du Cirque de Demain, Carlo ha ideato l’assolo Llabyellov, il suo primo da solista, su cui lavorerà nella sua residenza. Ironico, tecnico, originale, è un collage astratto di esplorazioni di giocoleria, forme, colori, costumi, videoproiezioni, musica. In scena assieme all’artista bastoni, anelli, palline, Piume, gelati, girandole, racchette da badminton. Il lavoro di Carto si basa su un metodo, che chiama “Generative approach”: un approccio basato sulla “sensitività” (dall’inglese: sensitivity), col quale l’espressione della performance “non è predeterminata ma piuttosto emergente”. Tale definizione è stata elaborata con l’aiuto dei testi e delle tesi di Sebastian Kann.

Altra ispirazione arriva da Michael Moschen, autore di Juggling rhythm and motion: “Quello che amo, è che non so mai su cosa io stia lavorando, perché ci stia lavorando. Non sono delle idee, sono degli istinti. […] Amo non sapere il più a lungo possibile. Perché allora è lui a dirmi la verità, piuttosto che io a imporre la verità”. Ne consegue la creazione di una performance opaca, in opposizione a una performance definita ‘trasparente’, che pretende di essere arte e artigianato tramite la comunicazione abile ed efficace di un soggetto o di una problematica particolare. Al contrario una performance ‘opaca’ semplicemente è, senza permettere di farsi ridurre a linguaggio, o dividersi in una gerarchia di componenti più o meno importanti.

 

 

Luogo di residenza

Fondazione Cirko Vertigo

Periodo di Residenza

Aprile