La table

LA TABLE

-->
Tiziana Prota
30 Gennaio 2021
21:00 e on demand

Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

Lei è una donna che ama troppo, lui, Monsieur Renard, una volpe imbottita. L’ispirazione per lo spettacolo “La Table” viene dal libro “Le donne che amano troppo”, dello psicologo americano R. Norwood. Il libro descrive storie diverse di donne che si trovano in una relazione con un uomo e tutte hanno un punto in comune: tutte queste relazioni si basano sul bisogno viscerale di essere assistiti, per l’uomo, e di assistere, per la donna. A causa di ciò che hanno attraversato durante la loro vita e molto spesso durante l’infanzia, queste donne diventano dipendenti dagli uomini che le imbrigliano in relazioni malsane e di dipendenza. La protagonista dello show è passionale e pazza, creativa e acrobatica. M. Renard, la volpe pupazzo, rappresenta il tipo egoista e manipolatore di essere umano che non è in grado di amare nessuno, ma allo stesso tempo vuole mantenere l’amore cieco della donna che lo ama troppo per il proprio conforto e interesse. Con ironia e attraverso il linguaggio circense, si racconta una storia che parla di ricerca della felicità, dell’affermazione di se stessi e dell’illuminazione che conduce a un’autentica libertà. “La table” è un progetto personale di Tiziana Prota, che attraverso di esso esprime il suo desiderio di creare senza seguire nessuna regola o moda del mondo del circo contemporaneo, al fine di comunicare liberamente con il pubblico a livello emotivo. Tiziana invita tutti a sbarazzarsi di ciò che più ci spaventa e ci attira, in particolare dell’idea che il vero amore sia quello che ci fa soffrire.  

Artista circense specializzata in trapezio fisso e danza, trapezio ballant e corda. Dopo essersi diplomata presso la scuola Cirko Vertigo di Grugliasco (TO), continua il perfezionamento alla Scuola Superiore di Circo e Danza di Stoccolma (DOCH), dove si diploma nel 2010 e riceve una solida formazione teatrale, musicale e di improvvisazione in strada. Da quel momento inizia a lavorare con alcune delle più grandi compagnie del circo contemporaneo europeo: CirkVOST di Francia, Burnt Out Punks e Circus Cirkor di Svezia. Dopo essersi consolidata artisticamente, si dedica al suo primo progetto personale, intitolato “La Table”.

MINIMINAGGHI

-->
Salvatore Cappello
29 Maggio 2021
21:00 e On demand

Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

MINIMINAGGHI è una presentazione in atti di un insieme eterogeneo di coreografie di circo che Salvatore Cappello ha creato utilizzando diverse discipline: l’acrobatica, le cinghie aeree, il movimento espressivo del corpo. La scoperta di un luogo e la conseguente ricerca artistica che ne deriva, dunque la creazione in sito, è uno degli “indovinelli“. Gli atti nei quali si articola lo spettacolo sono tre: l’entrata, il divano e il volo. Ogni atto è caratterizzato da un differente stato d’animo e da un diverso ambiente, ma il tutto è unito dal medesimo spazio temporale. Nel primo atto è l’acrobatica a terra a farla da padrona, nel secondo l’espressività corporea, nel terzo le cinghie aeree, con le quali il protagonista si libera dalla gravità e si libra in volo.

Spettacolo sospeso in presenza per cause di forza maggiore. Lo spettacolo sarà trasmesso in streaming come da programma su niceplatform.eu
Nato e cresciuto in Sicilia, Salvatore Cappello comincia i suoi studi di circo nel 2009 con la scuola di Cirko Vertigo di Torino. Nel 2015 ottiene la Laurea d’Artista di Circo Professionale presso l’Acadèmie Fratellini – Centro Nazionale per le Arti Circensi di Parigi. Negli ultimi anni ha partecipato a creazioni e progetti di circo, danza, teatro e Opera in vari Paesi europei, collaborando con nomi come Ricci/Forte, Fanny Ardant, David Bobee, Raphaëlle Boitel, Bruno Geslin e tanti altri. Parallelamente prosegue la sua ricerca come autore e interprete con un approccio interdisciplinare, interessato al dialogo e all’incontro tra le differenti forme di arti dal vivo. Facendo tesoro delle esperienze e degli incontri avuti negli anni, utilizza le sue pratiche e il suo percorso artistico come base per lo sviluppo e lo studio di creazioni artistiche e per la sua metodologia pedagogica.

NESSUNO FACEVA CASO AI SUOI OCCHI

-->
Elisa Mutto
27 Novembre 2021
20:45 in teatro / ore 21:00 online a seguire on demand

Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

La vita è fatta di gioie, dolori, la vita scorre anche contro la nostra volontà, la vita è basata su scelte che poco a poco costruiscono la nostra identità. Sullo spunto di Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estès, Elisa Mutto in Nessuno faceva caso ai suoi occhi dà corpo e interpreta gli stati d’animo, i turbamenti, le inquietudini ma anche gli slanci e la consapevolezza di sé descritti nel testo. Fra terra e cielo, dove Elisa si libra assieme al suo cerchio, va in scena la rabbia che nasce solo nei momenti più duri e bui della vita, dai quali si esce più forti. E forte è chi affronta, chi non fugge, chi mostra la propria identità, chi non si arrende. Di questi istanti, l’atto creativo si nutre e così la rabbia e il dolore diventano terreno fertile per l’arte. La creatività è vista dall’artista come la capacità di reagire a tutto quello che le avviene intorno, e di scegliere fra centinaia di possibilità e di azioni, che in lei e nei suoi movimenti trovano corpono ed espressione, grazie a una padronanza tecnica e a un’eleganza uniche.

Figlia d’arte, i genitori sono musicisti, Elisa studia fin da piccola danza classica, canto e recitazione. A 17 anni iniziagli studi presso ‘L’Accademia d’arte Circense’ di Verona, specializzandosi in tessuto aereo, verticalismo, contorsionismo e cerchio aereo. Negli anni 2012-2013 frequenta l’accademia Kataklò di Milano e nel 2013 approda al corso professionale di Cirko Vertigo, dove si diploma due anni dopo con il voto 100/100. Dal 2016 fino ad oggi lavora come insegnante di discipline aeree presso il corso professionale della Fondazione Cirko Vertigo e attualmente è attiva come acrobata e danzatrice nella compagnia blucinQue, diretta da Caterina Mochi Sismondi, negli spettacoli “Off Ballad” e “Vertigine di Giulietta”. Si è esibita negli anni in numerosi arene, festival e teatri prestigiosi fra cui il teatro Regio di Torino e ha partecipato a svariati programmi televisivi fra cui Tu sì que vales.

The Serpent of Old

-->
Vladimir Ježić
02 Ottobre 2021
21:00 e On demand

Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

Vladimir Ježić, circense, danzatore e artista visivo croato, nato nel 1989 a Fiume (Croazia), si laurea in pedagogia dell’arte nel 2012 preso l’Accademia di Arti Applicate a Fiume. Si trasferisce successivamente in Italia, diplomandosi presso la Scuola professionale per artista di circo di Cirko Vertigo nel 2015, dove si specializza in trapezio fisso. Come artista, ha partecipato a numerosi spettacoli, progetti, festival, eventi e programmi televisivi. Al momento lavora come artista nel mondo dello spettacolo e come docente per la Fondazione Cirko Vertigo.

IL GRANDE TEATRO DELLA COMMEDIA DELL’ARTE

-->
Eugenio Allegri
16 Gennaio 2021
21:00 e On demand

Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

Un viaggio all’interno della “Commedia all’Italiana”, straordinaria sintesi dell’arte popolare che sa usare anche la poesia colta. Un excursus storico drammatizzato sulle origini e sullo sviluppo del teatro comico, inframmezzato da testi, scene e pantomime.

Eugenio Allegri presenta un pregevole affresco dell’arte teatrale fatta di brani, citazioni, confidenze, descrizioni, riflessioni, dove le maschere della Commedia dell’Arte rappresentano, pur a distanza di tempo, il punto di riferimento più nitido del teatro moderno e dove la teoria della scena si consolida attraverso gli esempi della pratica. Omaggio al teatro e alla letteratura di Folengo e Ruzante, parlando di Andreini e Biancolelli e altri ancora, con parti improvvisate, lazzi in maschera e, per finire, brani dal “Mistero Buffo” di Dario Fo.

Attore, nato a Collegno, nel torinese, e diplomato alla Galante Garrone di Bologna nel 1979. Influenzato da Jacques Lecoq si dedica alla commedia dell’arte, lavorando, fra gli altri, con Vittorio Franceschi, Francesco Macedonio, Dario Fo, Gabriele Vacis, Leo Muscato. La necessità di un lavoro personale, si concretizza con quello che diventerà un grande successo: “Novecento”, di Alessandro Baricco, quindi nel 1998, fonda, a Torino, la Società Cooperativa Art Quarium. Eugenio Allegri conta alcune partecipazioni cinematografiche, diretto da registi quali Daniele Segre, Salvatore Maira, Antonello Grimaldi, Carlo Lizzani, Alessandro Siani, Marco Ponti, Giulio Base, Marco Turco oltre a numerosi incontri e collaborazioni con importanti musicisti italiani. La stagione 2019/2020 lo riporta sul palcoscenico in Nati sotto contraria stella accanto ad Ale e Franz per la regia di Leo Muscato.

Una luce nella selva oscura

-->
Roberto Zibetti
08 Maggio 2021
21:00 e On demand

Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

I settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, che ricorrono nel mese di settembre 2021, sono lo spunto per Zibetti per avviare un lavoro di riscoperta della sua Commedia in termini di racconto sonoro e cinematografico. Come il raggio del proiettore, passando attraverso i fotogrammi in movimento di una pellicola, crea sullo schermo delle immagini cinetiche, così la viva costruzione drammaturgica di Dante, “illuminata dal possente faro dell’Empireo da lui concepito – spiega l’attore – restituisce ai nostri sensi un racconto  ancora più  meraviglioso del  cammin di nostra vita, nonché dei molteplici livelli che lo compongono”. 

Il primo canto dell’Inferno è quello programmatico, in cui il poeta illustra al lettore la preziosa cornice simbolica in cui sarà incastonato il racconto del suo salvifico viaggio.

Nato negli Stati Uniti, e cresciuto a Torino. Formato artisticamente da una triade eccezionale per il teatro nostrano e internazionale (Giorgio Strehler, Luca Ronconi e Klaus Michael Grüber), debutta sul palcoscenico con “Gli ultimi giorni dell’umanità” (1990) di Luca Ronconi; in seguito lavora anche per il cinema e la televisione. Innumerevoli le serie televisive cui prende parte come attore protagonista o comprimario nel corso della sua carriera, da “Incantesimo 6” a “La Squadra”, da “Le Stagioni del Cuore” a “La Donna della Domenica”, fino ai più recenti “Rocco Schiavone”, “Non Uccidere”, “Immaturi La Serie”. Per il cinema Zibetti è tra gli interpreti principali dei film di Francesco Calogero, Klaus Maria Brandauer, Bernardo Bertolucci, Giacomo Battiato e Dario Argento. Oltre a lavorare come attore, è anche regista teatrale ed è uno dei fondatori di ‘O Zoo Nõ, una cooperativa che unisce danza e teatro.

Hamlet Puppet

-->
Michela Lucenti
30 Ottobre 2021
20:45 in teatro / ore 21:00 online a seguire on demand

Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

Un microfono che pende e uno spaventapasseri nascosto da un cappellaccio, nelle mani due fascine. L’installazione è avvolta da una sonic sphere, un flusso continuo di suono dal quale nascono delle canzoni, che diventano dei ritornelli che si fissano nella testa dello spettatore. Sul fondo, uno schermo bianco sul quale vengono proiettati film di campi arati. Lo spaventapasseri prende vita, è un Amleto fantoccio del teatro. Da queste suggestioni prende forma “Hamlet Puppett” di Michela Lucenti, una performance che unisce musica, recitazione e danza, tre arti fuse assieme per lo stesso scopo: riflettere sull’essenza della vita e dell’arte, perché in fondo la celeberrima frase “essere o non essere” riguarda tutti noi.

Una forte tensione etica anima il lavoro di Michela Lucenti, capofila di una formazione di danzatori-attori significativamente denominato Balletto Civile. Dal suo operato artistico nascono spettacoli singolarissimi, dove danza e teatro si integrano con canto e canti popolari, cori sacri, canzoni della tradizione italiana. Michela inventa un nuovo stile di movimento narrativo, che ha fatto di questa compagnia una delle più originali oggi presenti in Italia, ricevendo diversi riconoscimenti per il proprio lavoro, tra cui il Premio ANCT 2011 e 2012, CREOLE PRIZE, Premio Internazionale Roma Danza 2011, il Premio Mydream nel 2012, il Premio Hystrio Corpo a Corpo, il Premio Danza&Danza nel 2017.

In divenire / In becoming

-->
Nicoletta Cabassi
12 Dicembre 2020
ore 00:00

Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

Il rapporto musicale tra corpo, luce e spazio, quest’ultimo considerato a partire dal corpo, come suo luogo ma anche come estensione tridimensionale del movimento di punti-massa che non hanno alcun luogo caratterizzato, bensì possono trovarsi in qualsiasi punto dello spazio”. Si tratta del capitolo conclusivo di “Sol”, creato anni fa da Nicoletta Cabassi su “Esoconcerto”, allora ancora inedito lavoro di Ezio Bosso, che il compositore diede espressamente a Nicoletta per un assolo. Lo show di Nicoletta per la stagione Solo in teatro non sarà un pezzo definitivo ma continuerà e svilupperà la stessa ricerca linguistica ed estetica di “Sol” formando un unicum in due parti che seguono un processo umano ed artistico intimo. 

Danzatrice, coreografa e docente di formazione classica e contemporanea. Nicoletta ha lavorato come ballerina per numerosi teatri d’opera, con varie compagnie, coreografi/e e registi in Italia e all’estero. Ha inoltre collaborato con video-maker e visual artists. Dal 2010 collabora strettamente con il regista lirico Stefano Poda, partecipando a molti dei suoi allestimenti nazionali e internazionali, in Cina, Belgio, Francia, Italia, Israele. Negli anni ‘90 fonda la “Lubbert Das Dancetheatre” e con questo progetto crea ed interpreta circa una quindicina di produzioni e performance, presentate in Italia e all’estero. Ad oggi continua il suo lavoro di danzatrice, ma si dedica anche all’insegnamento delle varie tecniche di danza, e ai workshop di ricerca coreografica.

Vladimiro

-->
Jurij Ferrini
28 Novembre 2020
ore 00:00

Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

Jurij Ferrini è Vladimiro, un attore confuso e perso nella solitudine di un teatro chiuso, quasi ne fosse prigioniero. C’è solo una telecamera, forse una spia rossa, o più di una, con cui inizia a rapportarsi come se quello strumento fosse il mondo che lo può ascoltare. Da quella piccola luce è come se arrivasse una soluzione al suo problema, il fatto di non avere nessun essere umano a cui raccontare alcunché. E lui, attonito, crea un patchwork di frasi che provengono dal testo simbolo dell’assenza di senso dell’esistenza umano, “Aspettando Godot”, opera teatrale di Samuel Beckett, scritto verso la fine degli anni Quaranta, e mai come oggi tanto attuale. Vladimiro resta privo di una sequenza logica, muovendosi nello spazio del teatro quasi fosse un cimelio di un’epoca passata. Lo tocca. Lo accarezza. Dice il testo che ricorda. Si domanda e si risponde da solo.

Attore, regista teatrale e fondatore del Progetto U.R.T., una Compagnia Teatrale Indipendente, che nel 1999 ottiene il riconoscimento dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Jurij Ferrini, 50 anni, è legato al Teatro Stabile di Genova sia da studente, che da attore emergente, fino al 2004. Dal 2005 lavora con il Teatro stabile di Torino collaborando con importanti registi italiani come Gabriele Vacis, Beppe Rosso e Cristina Pezzoli. Vincitore del Premio Gassman e del Premio Olimpico di Vicenza organizzato dall’ETI. Fonda e dirige dal 2016 la Shakespeare School, una scuola di perfezionamento per attori, con sede a Moncalieri (TO) con il patrocinio e il sostegno della Regione Piemonte.

Dewest – Deserti immaginari per lupi solitari

-->
Luca Morino
14 Novembre 2020
ore 00:00

Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

Il lavoro si inserisce nell’ambito di uno studio sul tema della solidarietà e sulla trasfigurazione dell’immaginario generato dai cosiddetti spaghetti western, cinema che ha visto il suo apice nel lavoro di Sergio Leone ed Ennio Morricone nel periodo a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.

Dewest” è un concerto di circa 25 minuti in cui la voce del protagonista non sarà accompagnata solo dal suono, ora crudo, ora liquido ed evocativo, della chitarra elettrica, ma risulterà immersa in un paesaggio sonoro di suoni elettronici e registrazioni sul campo.

Cantante, chitarrista e scrittore torinese. Luca Morino, da membro fondatore e leader del gruppo dei Mau Mau, diventa esponente di spicco negli anni Novanta della musica underground. Nel 2003 intraprende un progetto solista di musica elettronica ribattezzato LUCAMOR, che comprende un libro e un album MISTIC TURISTIC/ MOLESKIN BALLADS. Il suo lavoro spazia da atmosfere scarne ed acustiche sfiorando l’elettronica per arrivare fino al reggae e allo spaghetti western. All’inizio del 2020 ha realizzato “Macaia – Sulla rotta dei cantautori liguri-piemontesi”, uno spettacolo sulla musica e la narrazione dei cantanti che, negli ultimi cinquant’anni, hanno costituito l’ossatura della canzone d’autore italiana. Attualmente sta scrivendo un nuovo album di canzoni e musiche incentrate sulla trasfigurazione dell’immaginario dei cosiddetti “spaghetti-western”, con la collaborazione del regista/artista Licio Esposito.
foto Viola Berlanda