Compagnia OnARTS

Compagnia OnARTS

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YES LAND
Uno spettacolo di circo inondato dal clown

Yes Land è un progetto solista che unisce clownerie e diverse tecniche circensi, acrobatica, giocoleria, corda molle, equilibrismo, manipolazione di oggetti.
Lo spettacolo esplora il progressivo adattamento di un clown in un ambiente conosciuto ma impossibile da dominare e le dinamiche di movimento che ne derivano.

Utilizzando un linguaggio corporeo che prende le mosse da un iniziale effetto sorpresa, l’intenzione è quella di far emergere in scena un personaggio complesso in cui il pubblico si immedesima.

Giulio, il protagonista dello spettacolo, è un eterno viaggiatore che affronta ogni sua avventura come un’esplorazione dei sentimenti che sfociano quasi sempre in una parodia di se stesso. È un vagabondo alla continua ricerca di una dimensione esistenziale in lotta tra l’insieme e la solitudine, due dimensioni che si configurano tra il pubblico e la scena, creando così un continuo gioco onirico tra due mondi complementari.

La residenza alla Casa del Circo Contemporaneo ha l’obiettivo di lavorare su due livelli di scrittura: il primo riguarda il rapporto con il pubblico utilizzando la tecnica clown del COBATINAGE, il secondo è sviluppare la parte danzata, cercando la cosiddetta creatività e follia nel corpo attraverso i movimenti.


Regia Giulio Lanzafame
Di e con Giulio Lanzafame
Idea Riccardo Strano e Giulio Lanzafame
Supervisore del progetto Riccardo Strano
Consulenza artistica Mario Gumina
Scenografia Gaia Marta Gasco
Formazione in clon Emanuelle Sembély, Michelle Dellaire, Oliver Delamare
Produzione Compagnia ONARTS
Co-produzione Veregra Street
Scenografia Gaia Marta Gasco

 

Spazio di Residenza

Piccolo Teatro Perempruner

Date di Residenza

22 ottobre – 5 novembre 2018

Restituzione aperta al pubblico

31 ottobre 2018 ore 18.00
presso il Piccolo Teatro Perempruner

Il Plagio

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CHE LA TERRA TI SIA LIEVE

Ci siamo tutti confrontati a un evento definitivo, a un momento che ci ha tolto il senso anche di respirare, a un passaggio che ci ha fatto riflettere sull’assurdità della vita.

Per creare questo spettacolo gli artisti hanno accettato questo passaggio.
Con questa creazione si sono presi il rischio di chiamare la morte. Perché per apparire sulla scena, a volte, dobbiamo morire, abbandonando noi stessi per entrare in una forma di coscienza che ci possiede.
La ricerca è incentrata sul trovare modi per non morire: prendere una forma, per poi reincarnarsi nell’immaginazione del pubblico. Giocare al limite tra esistenza e non esistenza per trovare ciò che ci trasforma in una storia.
Durante questa continua trasformazione si prova anche la gioia di mostrare vite di antichi personaggi stravaganti, che gli artisti interpretano con la libertà del proprio essere.
La creazione si basa sulla scelta di prendere la morte come una festa, per dimostrare che non è solo tristezza, che il suo mondo si può affrontare anche ballando.
Che la Terra Ti sia Lieve, dove i morti e i vivi s’incontrano, dove già in effetti siamo morti vivendo o vivi morendo.

All’inizio volevo essere un’attrice: l’attrice della mia vita sentimentale, ma… non lo sapevo. Quindi, tutto ciò che facevo era solo una storia che raccontavo per tutto il mondo. Che differenza c’è tra una persona e un’attrice? Era troppo doloroso per continuare ad amare la gente con gesti, azioni, allucinazioni, voci. Comunque, sono morta. Questa non è una lezione sull’amore e tantomeno sulla morale. Compio azioni strane per non perdere il mio amore. La sua assenza aleggia ancora nell’aria. Posso vederlo adesso, È qui, e non è che credo in Dio. O forse sì, c’è: si incontra dopo la morte.

Obiettivo della residenza alla Casa del circo contemporaneo è raccontare la realtà della vita in maniera poetica. Mettendo in scena il proprio corpo, lo schermo della nostra parabola. La Compagnia desidera ricercare la connessione tra gli artisti e il pubblico, invitandolo ad analizzare una determinata esperienza che chiunque può aver vissuto, sta vivendo o potrebbe vivere. L’idea è che il pubblico senta attraverso le tecniche del circo, la musica, la danza ed il teatro, un qualcosa che genera un cambiamento nella sua vita quotidiana.

Il Plagio è una Compagnia di teatro danza e circo contemporaneo, nata nell’estate del 2015 con artisti provenienti da Messico e Colombia.

Zynthia Fernandez (Messico) è specializzata in trapezio dance e manipolazione dell’hula-hoop. Formata alla Scuola Cirko de Mente (2013-2015) e poi diplomata alla Scuola di Cirko Vertigo di Torino (Italia). Attualmente fa parte del collettivo Compagnia Leggera, un progetto iniziato nell’ottobre 2017 in Spagna.

Jonnathan Rodriguez (Colombia) laureato della scuola superiore IEDI Candelaria a Bogotà, Colombia, con una formazione artistica in teatro, acrobatica, danza, si è diplomato nel 2016 nella disciplina del filo teso, ma è anche trapezista e acrobata alla corda verticale. Attualmente lavora nella compagnia italiana di danza contemporanea, circo e teatro blucinQue.

Elvira Hsissou (Francia) diplomata in danza a Marsiglia nel 1996, dal 2015 si è formata con diversi artisti: Jerzy Grotowski e Thomas Richards, Odin Teatret, Cie Altamira, Theatre du Soleil, Elena Laconte, Suzana Thomas, Sofian Jouini. Attraverso il processo della sua memoria, mescolando il teatro fisico la danza, la poesia e il canto, il suo obiettivo è di costruire ponti per rendere reali storie umane. Collabora con la Compagnia Il Plagio dal maggio del 2018.


di e con
Cinthia Amairany Fernández Trujillo,
Jonnathan Rodriguez,
Elvira Hsissou

Creazione 2018/19

https://www.facebook.com/caterina.sismondi/videos/pcb.10217800971441329/10217801101444579/?type=3&theater

 

Spazio di Residenza

Sala Blu
presso Parco Culturale Le Serre

Date di Residenza

maggio 2018
26 settembre – 7 ottobre 2018

Restituzione aperta al pubblico

5 ottobre 2018
presso la Sala Blu

Compagnia leggeRa

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CHI?, COME?, QUANDO?

Nei loro sogni c’è la stessa forza, nelle loro vene scorre lo stesso sangue,
ciò che li rende diversi è il loro spirito.
Come loro; non prendetevi troppo sul serio.

Il palco è la loro casa, ed è lì che, quando nessuno li guarda, prendono forma le idee più strane. Gli oggetti di casa aprono la porta della loro immaginazione: le sedie camminano, le lenzuola prendono vita, i cuscini volano… Tra sospensione, equilibrio e giocoleria, scopri le parti più profonde del loro mondo.
Chi?, Come?, Quando? è un progetto di circo e teatro che cerca l’adattamento delle tecniche circensi in un attrezzo ideato e pensato dai membri della compagnia, con il fine di creare uno spettacolo professionale, ispirato alla realtà di ciascuno degli artisti.
Per generare emozioni, situazioni, sentimenti o momenti di riflessione con il pubblico creando un’atmosfera di gioco e realtà attraverso il circo.
Il progetto è per tutti i tipi di pubblico, e potrà essere rappresentato in spazi aperti o al chiuso.

di e con
Cinthia Amairany Fernández Trujillo,
Aurora Jara Gutierrez,
Tjaž Juvan

Creazione 2018/19

Spazio di Residenza

Piccolo Teatro Perempruner
di Grugliasco

Date di Residenza

8-21 ottobre 2018

Restituzione aperta al pubblico

22 ottobre 2018
presso Chapiteau Vertigo

Raffaele Riggio

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IMAGINARIUS#1
Viaggio immaginario

su temi di politica sociale ed ecologia
percorso di ricerca con stili e tecniche differenti di arti performative in ambienti musicali progettati a servizio della drammaturgia

Diversi i riferimenti artistici, letterari e cinematografici che hanno ispirato il percorso di creazione, da Lars Von Trier a Mickey Mouse, da Orwell a Propp a Mejerchol’d. Li accomuna il desiderio di creare uno spazio scenico al contempo semplice e fantasioso, dove sono alcuni dettagli a condurre verso la storia. L’intento è quello di costruire una narrazione, ambientata in un mondo fantastico, a partire da quello che accade in un giorno qualunque nella vita di un personaggio, chiamato appunto Imaginarius. Ispirato da momenti e situazioni che ognuno di noi vive nella vita quotidiana, con un interesse particolare a indagare il tema delle dipendenze di tutti i tipi e concentrandosi su ciò che avviene di più assurdo o senza senso.
Una sfida importante, che corona le conoscenze apprese in molti laboratori di circo, teatro fisico e danza o nella formazione più professionale in Italia (presso il Cirko Vertigo) e in Svezia (alla Doch Circus and Dance University) e le esperienze maturate collaborando con compagnie e collettivi di circo contemporaneo, con esibizioni in festival e rassegne di tutta Europa.
L’idea di un solo nasce dalla consapevolezza di una necessità interiore, di sintetizzare, connettere e condensare esperienze ed emozioni vive e profonde emerse esplorando le potenzialità del corpo in relazione alle diverse discipline sceniche. Si è sviluppato grazie alla collaborazione del Espacio de Circo Cronopis di Matarò e Xarxa di Arenys de Munt, luoghi dove è stato possibile interrogarsi sul significato di questo lavoro, per la prima volta da solo in scena con un progetto sia fisico sia mentale, che mette insieme linguaggi diversi, dal circo al teatro fisico alla danza all’acrobatica.

Creazione 2018/19
Idea e realizzazione di Raffaele Riggio
Consulenza artistica Luisella Tamietto, Tommaso Serratore
Discipline circo, teatro, danza

Spazio di Residenza

Casa del Circo Contemporaneo
Parco Culturale Le Serre

Date di Residenza

dal 9 al 23 settembre

Compañia Dos Puntos

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Anime imbalsamate dalle ceneri di 5 secoli… miscela di canna, estratti, fumo, ricordi; dee e schiavi, santi e duchesse, pelli di tutti i colori… sussurro di molte nime e sussurri anche della terra

Fihizhká (anima, sussurro nella lingua chibcha del Muiscas) è un’opera di circo contemporaneo ispirata al miscuglio di razze e culture indigene, nere ed europee che si è verificato in Colombia al tempo della conquista, specialmente nel contesto della vita e della schiavitù delle piantagioni di canna da zucchero e degli zuccherifici portati in America.
L’estratto di canna è la metafora della nostra mescolanza di culture e Fihizhká è il sussurro che ci tramanda questi ricordi impregnati nella nostra pelle.

Fihizhká è una creazione di circo contemporaneo di Andrea Paola Martínez e Camilo Jiménez realizzata con il sostegno della Fondazione Cirko Vertigo e di Cassetto Visual Arts (Colombia).

A questo link il video del primo studio di creazione

 

FIHIZHKÁ
Ultima creazione della compagnia, è uno spettacolo di circo contemporaneo, memorie ispaniche e canna da zucchero
Con Camilo Jiménez e Andrea Paola Martínez

Compañia Dos Puntos è una compagnia di circo contemporaneo nata tra Bogotà (Colombia) e Barcellona (Spagna) fondata da Andrea Paola Martínez e Jaime Barbos, artisti diplomati al Centre de les Arts del Circ Rogelio Rivel di Barcellona e Arc en Cirque di Chambéry (Francia). Nel 2016 si unisce alla compagnia Camilo Jimenez, artista diplomato alla Scuola di Cirko Vertigo e fotografo laureato alla “Corporacion colombo-suiza Los Funambulos” di Bogotà.
Il progetto artistico della compagnia Dos Puntos si basa sulla ricerca e la creazione nelle nuove arti circensi, fondendo la danza, il butoh, la musica dal vivo, il disegno, la fotografia, il video, le arti plastiche e visive. I linguaggi dell’arte sono fonte d’ispirazione per tutte le sue creazioni.

www.dospuntoscirco.com

 

 

Sede di Residenza

Casa del Circo Contemporaneo
Parco Culturale Le Serre

Periodo di Residenza

dal 21 al 27 Marzo 2018
dal 30 Luglio al 5 Agosto 2018

Schoß Company

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Myrninerest, che significa “my inner rest”, è il nome con cui Magde Gill – artista dell’Art Brut nata nel 1882 – chiama lo spirito che la accompagna in tutte le sue creazioni. L’idea è di mettere in risonanza la sua opera e la sua vita con opere musicali che spaziano dal barocco al contemporaneo, sviluppando parallelamente una dimensione visiva ispirata al suo universo pittorico. La grafica minuziosa, la ricorrenza del nero e del bianco e la ripetizione all’infinito come un tratto per esistere e per non cedere.

La residenza è realizzata grazie al progetto Casa del Circo Contemporaneo, finanziato dal MIBACT e dalla Regione e Piemonte in attuazione dell’articolo 43 “Residenze” del Decreto Ministeriale n. 332 del 27 luglio 2017.

Spazio di Residenza

Café Müller
Torino

Periodo di Residenza

dal 27 Agosto al 9 Settembre 2018

MYRNINEREST
Opera ibrida ispirata alla vita e all’ opera di Madge Gill
(artista dell’ Art Brut)

Per soprano, violoncello barocco, elettronica e scenografia luminosa.
Musica di Henry Purcell, Alejandro Viñao, André Décosterd

Work in progress
durata 20′

Lisa Tatin | soprano, direzione
Anne-charlotte Dupas | violoncello barocco
Simona Gallo | light designer, direzione

ABRAXAS

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LA COMPAGNIA

La compagnia ha l’ambizione di rendere onore al proprio nome, che simboleggia l’intera creazione prima di trasformarsi nella formula magica Abracadabra. Nata da una iniziativa indipendente e spontanea di un collettivo di giovani danzatori riunitisi intorno alla figura di Gaëlle Hocquet, la compagnia Abraxas compie i suoi primi passi nel gennaio del 2014. Difende una gestualità coreografica originale, soprattutto delle mani. Dai suoi inizi il lavoro di Abraxas è collettivo, solido, l’equipe permanente è unita e tende a conciliare l’interazione con il pubblico nel corso della creazione dello spettacolo.

La coreografa Gaëlle Hocquet sviluppa le sue ricerche coreografiche mettendo prendendo spunti dalla storia dell’arte al fine di fornire maggior profondità al proprio lavoro. I danzatori hanno beneficiato di esperienze arricchenti, come un soggiorno in Indonesia nell’ambito di scambi culturali, che hanno fornito spunti etnici importanti.

COMPONENTI

Coreografa e autrice – Gaëlle Hocquet
Messa in scena e scrittura – Joanna Bassi
DanzatorI – Gregory Meilhac, Tatiana Chailonick, Oriane Deidda

IL PROGETTO

Il progetto “Clod?” parte dal principio che il danzatore e il clown siano plasmati della stessa materia, con lo stesso significato che sottende tutta l’arte. Etimologicamente “Clod” in inglese, significa zolla di terra, ma anche, rozzo, rustico, zoticone e per estensione Clown. Molte società condividono la creazione di personaggi comici con una maschera di terra, cosa che ha direttamente ispirato il progetto.
Presentato da un monsieur Loyal di circo senza tempo, “Clod?” rintraccia l’inizio del comportamento comico e fa converge diversi miti, a partire da una zolla di terra. La coreografia e la mise en scène incorporano arte plastica, musica, danza, arte del clown per raccontare l’origine del clown e del suo naso rosso, facendo di lui un’identità universale.

[:en]

[:fr]

Sede di Residenza

Casa del Circo Contemporaneo
Parco Culturale Le Serre

LADEN CLASSE

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IL COLLETTIVO

Laden Classe è il nome di una lavatrice. La lavatrice è una metafora della miscela di arti proposte: giocoleria, trapezio aereo, palo cinese, manipolazione di oggetti e corpi, roue cyr, musica dal vivo, portès acrobatico, danza … è così che in questo progetto si mescolano tutte queste discipline. Non sempre quando il bucato viene tirato fuori dalla lavatrice il risultato è come lo si aspettava…a volte ci sono degli imprevisti, ed i capi sono sempre rimescolati in un ordine casuale, irripetibile. Al collettivo piace riferirsi a questo oggetto estremamente concreto,  che tutti conoscono, come allegoria della sua ricerca artistica.

Il gruppo, i cui membri provengono da percorsi differenti, nasce dall’incontro di tre componenti presso la scuola di circo Flic. Al termine del percorso formativo comune presso la scuola si é deciso di iniziare a collaborare e scommettere su una creazione comune, vista la sinergia manifestatasi durante la formazione circense ed i momenti di vita passati insieme. Dopo circa un anno di ricerca il gruppo incontra il quarto elemento che completa la formazione integrandosi nel lavoro giá svolto e arricchendo il materiale creato.

COMPONENTI

Leonardo Cristiani (1987). Giocoliere, clown, performer, acrobata su ruota Cyr. Inizia ad esibirsi come artista di strada a 14 anni. La sua formazione particolare e poliedrica ruota attorno allo studio del corpo e delle sue illimitate capacità espressive. Partecipa negli ultimi 10 anni a differenti progetti formativi nel campo del circo contemporaneo tra i quali: la “FAAAC” in Francia e Polonia e la scuola di circo “FLIC” a Torino. Ha integrato tra il 2008 ed il 2009 il progetto “Jonglorsion”(danza Butoh e giocoleria)  diretta da Jean Daniel Fricker. Lavora con la compagnia “Tau” di Emilia Taurisano (antipodismo), il collettivo “Laden Classe”, e la compagnia di teatro di strada “La Sbrindola”.

Enrico Formaggi (1985). Porteur, giocoliere, equilibrista, performer. Inizia ad interessarsi alle arti circensi nel 2009. Comincia la sua formazione studiando teatro fisico (metodo Grotowsky), giocoleria e clown.  Si iscrive nel 2010 alla scuola Galante Garrone di Bologna dove frequenta il corso propedeutico studiando recitazione e dizione, mimo, danza, acrobatica e yoga. Nel 2012 partecipa a Roma al progetto Circo-Art presso il teatro Tendastrisce avvicinandosi a varie discipline circensi e allo studio delle maschere (direzione artistica Valeria Campo). Dal 2012 al 2014 frequenta la scuola di circo FLIC con specialità portés acrobatico. Dal 2013 lavora con il duo Tandem Flop e dal 2010 propone performance e spettacoli con lo pseudonimo Henri Camembert. Nel 2015 prende parte al progetto Laden Classe.

Lucia Granelli (1991). Acrobata su palo cinese, agile di mano mano, banchina e giochi icariani. Inizia a seguire corsi di ginnastica artistica all’età di 3 anni continuando con l’agonismo fino ai 12. Continua ad approfondire lo studio dell’acrobatica fino ad essere ammessa alla scuola di Cirko Vertigo (2010/12) subito dopo si trasferisce a Bruxelles per continuare i suoi studi specializzandosi sul palo cinese all’ESAC (2012/15). Lavora come agile in Belgio, Olanda e Svizzera fino ad incontrare la compagnia “Laden Classe” che la accoglie per continuare la creazione del primo spettacolo.

Javier Varela Carrera (1987). Artista marziale, acro/danzatore, giocoliere, trapezista, acrobata su ruota Cyr. Inizia nell’anno 2000 lo studio delle arti marziali (particolarmente Taekwondo) sviluppandolo per oltre 15 anni e partecipando a vari campionati mondiali. Nel 2009 inizia la sua esperienza circense lavorando come trapezista per la “Compagnia del Paso” nello spettacolo “Horizonte cuadrado” partecipando ad un tour di tre anni in tutto il mondo. Successivamente continua la sua formazione alla scuola di circo Flic di Torino (2014/2015). Lavora in solo con il suo numero di trapezio e con la compagnia di circo contemporaneo “Laden Classe”.

IL PROGETTO

“193 problemi” è un progetto di creazione su forma biennale (2015-2017) che ha come obiettivo la realizzazione di uno spettacolo di circo contemporaneo della durata complessiva di un’ora. I 193 problemi, a cui il titolo fa riferimento, vanno a comporre una lista che viene consegnata al pubblico all’inizio dello spettacolo e che subito fa entrare lo spettatore nell’universo concettuale che sta accompagnando la creazione. Lo spettacolo si presenta al pubblico come una sorta di esperimento sociale, in cui gli individui selezionati non hanno caratteristiche adatte a creare un progetto comune, ma nel quale, attraverso l’ostinazione, riusciranno comunque a portare avanti l’azione scenica.

Dopo la prima scena, cominceranno ad alternarsi svenimenti, deliri, corpi impossessati dalla musica, situazioni bizzarre e asfissianti che il resto del gruppo cercherà di risolvere. All’accumularsi continuo di problemi e situazioni disastrose andranno a fronteggiarsi altrettante soluzioni, talvolta assurde come la venerazione in scena del cactus, come “unica pianta senza problemi”, come simbolo del collettivo che “prosegue nonostante le difficoltà”.

La lista dei 193 problemi è uno strumento che ispira in maniera ironica il lavoro della compagnia, raccogliendo imprevisti, disavventure,  incidenti,  più o meno gravi, accaduti ai componenti durante i due anni di creazione. I problemi entrano nella scena e ne diventano il motore, in maniera più o meno esplicita, conferendo alle situazioni un colore tragicomico che vuole nel contempo far sorridere e riflettere. “193 problemi” riporta sulla scena le difficoltà del collettivo, che vanno dal banale incastro delle rispettive abitudini, a problematiche molto più influenti, come la carenza di risorse economiche e culturali nel panorama circense soprattutto italiano.

Questo parallelismo porta la compagnia a riferirsi durante la creazione al concetto di “meta teatro” (teatro nel teatro) alternando verità e finzione e lasciando spazio alle fuoriuscite dalla drammaturgia causate da imprevisti, cercando di bucare la parete del pubblico rivolgendovisi direttamente e coinvolgendolo nella lettura dei problemi del gruppo.

Discipline artistiche e linguaggi coinvolti

– Discipline del circo contemporaneo, in particolare portés acrobatique, roue Cyr, manipolazione di oggetti, trapezio aereo, verticali, palo cinese;
– Discipline teatrali, in particolare teatro fisico, improvvisazione e clown;
– Danza contemporanea e acro/danza;
– Musica dal vivo (voce, beatbox, musica elettronica, didjeridoo, flauto traverso, chitarra elettrica…)
– Arti marziali (Taekwondoo, Aikido, Kalaryppaiatu, Katana, Noguchi Taiso)

http://ladenclasse.com/

Compagnia in residenza artistica presso la Casa del Circo Contemporaneo nell’ambito del Progetto Triennale Interregionale 2015/2017 in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014

Sede di Residenza

Casa del Circo Contemporaneo
Parco Culturale Le Serre

RISA & RIEN

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Elisa Mutto e Rio Ballerani si sono conosciuti all’interno della Scuola  di Cirko Vertigo, dove si sono diplomati nel 2015. Nei due anni di scuola hanno potuto lavorare in molti spettacoli, creando numeri e collaborando attivamente, spesso in coppia. Alla fine dei due anni, nello spettacolo finale “Exit” hanno realizzato un numero basato sulle loro specialità: cerchio aereo (Elisa Mutto) e tessuto aereo (Rio Ballerani). Le due esibizioni erano collegate da una piccola storia divertente, della durata di 15 minuti, che amalgamava e valorizzava il lavoro dei singoli.

Hanno deciso poi di riprendere in mano il lavoro del 2016, apportando  però modifiche stimolate dal confronto e dalla collaborazione con tecnici e registi esterni e dalla principale regia di Luisella Tamietto al fine di creare uno spettacolo da poter proporre in festival all’aperto o in teatri e piccoli chapiteau.

IL PROGETTO DI SPETTACOLO

Tra discipline aeree come cerchio, tessuto, trapezio doppio e mano a mano, “Risa e Rien” raccontano la storia di due personaggi: una “Pin up” e il classico ragazzo tutto giacca di pelle, innamorato di se stesso e della sua vespa 50special.

I personaggi non si conoscono, ma si incontrano casualmente. La pin up, vedendo il ragazzo, fa di tutto per attirare la sua attenzione ma lui, troppo innamorato della vespa e di se stesso, non la degna di uno sguardo.

Lei, arrabbiata per essere così palesemente ignorata, finge un sensazionale svenimento tale da poter attirare l’attenzione del ragazzo su di sé. Questi, preso dallo spavento, prova in tutte le maniere a rianimarla, ma quando si rende conto di essere stato preso in giro decide di dimostrarle di che pasta è fatto mostrando tutte le sue abilità. La pin up, stufa dei modi egocentrici del giovane, prende la  sua vespa e scappa.

La storia è in sé semplice, ma si presta a varie letture ed è molto  attuale: vuol mettere in luce l’incontro-scontro tra due personalità ognuna delle quali è alla ricerca dell’affermazione di sé. È tipico dell’età giovanile voler confrontarsi col mondo reale, mettendo alla prova le proprie abilità, la propria capacità di seduzione sull’altro sesso, ma anche la propria fragilità simboleggiata dalla vespa, oggetto su cui i protagonisti focalizzano la loro attenzione sia per sentirsi realizzati (il ragazzo) sia per punire l’indifferenza nei propri confronti (la ragazza).

Compagnia in residenza artistica presso la Casa del Circo Contemporaneo nell’ambito del Progetto Triennale Interregionale 2015/2017 in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014

[:en]

[:fr]

Sede di Residenza

Casa del Circo Contemporaneo
Parco Culturale Le Serre

CLARA STORTI E FILIPPO MALERBA

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Clara Storti

Dopo aver praticato ginnastica artistica, all’età di sedici anni intraprende un percorso di formazione circense. Si specializza nell’acrobatica aerea seguendo stage intensivi in Italia e all’estero con Elodie Donaque, Roman Fedin, Leo Hedman, Ana Perez De Manuel, Stevie Boyd e presso l’ Ecole de cinque Les Noctambules  di Parigi e l’Espace Catastrophe di Bruxelles. Partecipa a seminari di approfondimento sull’”Attore di circo” con Roberto Magro, teatro danza con Cristina Morganti e Ambra Senatore, tecnica Gaga con Idan Sharabi e Erez Zohar, e sull’“Autorialità dell’attore” condotto da Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco. Nel 2008 crea la compagnia Circontact e inizia una collaborazione con l’attore e regista Marco Silvestri. Nel 2011 co-fonda l’Associazione Quattrox4, costruendo uno spazio di divulgazione del circo contemporaneo a Milano. Lavora tra gli altri con Dario Fo, Arturo Brachetti, Massimo Navone, Angelo Pisani e Civilleri/Lo Sicco. Insegna presso il Laboratorio Quattrox4 e la Piccola Scuola di Circo, collabora con l’Accademia Kataklò come docente di attrezzi aerei. Parallelamente si forma come scenografa a Milano all’Accademia di Belle Arti di Brera.

Filippo Malerba

All’età di 11 anni diventa alunno della Piccola Scuola di Circo di Milano. Crescendo si specializza negli attrezzi aerei e in particolare predilige la corda aerea, frequentando seminari con Roman Fendin, Terry Crane, Ana Perez De Manuel, Stevie Boyd, Leo Hedman. Viene selezionato per uno stage intensivo all’Ecole Nationale De Cirque di Montreal. Molto influenti nel suo percorso  risultano gli incontri con Roberto Magro ed Elodie Donaque che lo indirizzano nell’ambito della sperimentazione circense. Nel 2010 aderisce a un progetto dell’Unione Europea, che lo porta due mesi in tournée in Germania. Dal 2011 partecipa agli spettacoli “Solomon”, “Burn”,“QuiXote” e “Fellini”, diretti da Firenza Guidi. Si avvicina al mondo della danza frequentando dei laboratori condotti dalla Compagnia Nut e Les Slovacks. Nell’inverno 2013 inizia un progetto di ricerca personale guidato da Firenza Guidi dal titolo “You and Your Army”. Nel 2011 co-fonda l’Associazione Quattrox4. Insegna regolarmente discipline aree. Parallelamente si laurea in Lettere Moderne presso l’Università di Pavia, con una tesi dal titolo “Il ruolo della regia nelle declinazioni del Nuovo Circo”.

Il Progetto

PIANI IN BILICO

Lo spettacolo PIANI IN BILICO nasce dal desiderio di Clara Storti e Filippo Malerba di portare avanti una ricerca sulla condizione del proprio corpo in sospensione. Partendo da una solida preparazione circense, l’intento del progetto è di esplorare lo spazio aereo, intenso come spazio abitabile e accogliente. Come coinquilini, i due performer/personaggi, condividono luoghi e abitudini quotidiane, in uno spazio che si costruisce su fragili coordinate, architettoniche e relazionali, in continuo mutamento.

La scena è costituita da una composizione di corde aeree, che caratterizzano l’intero spettacolo e ne determinano lo sviluppo. La casa è il tema fondante: la ricerca di uno spazio da riconoscere e in cui riconoscersi. Si attraversano tante case: si costruisce, si sosta, si abbandona per poi rimettersi in cerca. I luoghi con le loro caratteristiche strutturali condizionano il percorso e la relazione tra i due performer. Cosa significa condividere uno spazio? Cosa succede quando ci si sente troppo stretti? Come si può decidere dove stare se non si vuole rinunciare a nulla?

Linee di sviluppo

Nella fase creativa dello spettacolo la massima attenzione è posta nell’approfondire la ricerca delle qualità di movimento degli interpreti in relazione all’attrezzo circense (corda aerea), indagandone così nuove dimensioni espressive e sceniche volte allo sviluppo di una drammaturgia narrativa

Per entrare sempre più a fondo nella ricerca, i due performer stanno lavorando con Lara Guidetti, coreografa e danzatrice della compagnia Sanpapié, per quanto riguarda la partitura fisica e la drammaturgia. Professionisti circensi verranno coinvolti come occhi esterni per approfondire la ricerca con l’attrezzo, in tutte le sue potenzialità.

 

Produzione
ASDC Quattrox4_Laboratorio di circo  

Nata nel 2011 l’ASDC Quattrox4 ha come obiettivo la pratica e la diffusione del circo a Milano, secondo tre direttrici principali: l’attività ludico-educativa e sportiva, i progetti sociali e la divulgazione del circo contemporaneo come forma di spettacolo. Il programma delle attività comprende corsi amatoriali per bambini e adulti, progetti di circo nelle scuole elementari di quartiere e un calendario di seminari di approfondimento tecnico, tenuti da professionisti provenienti da tutta Europa. Oltre alla parte di formazione si da spazio a residenze artistiche e a una stagione di spettacoli e incontri, che contribuiscono a incrementare il pubblico e gli amanti di questo nuovo linguaggio scenico. In una dimensione di contaminazione delle arti sceniche, l’Associazione ha avviato una collaborazione con la compagnia teatrale Civilleri/Lo Sicco e ha preso parte a progetti di messa in scena collettiva presso il Teatro Era di Pontedera e il Piccolo Teatro di Milano.
www.quattrox4.com

 

Partner

Compagnia Sanpapié_dance and physical theatre
www.sanpapie.com

Compagnia in residenza artistica presso la Casa del Circo Contemporaneo nell’ambito del Progetto Triennale Interregionale 2015/2017 in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014

Sede di residenza

Casa del Circo Contemporaneo
Parco Culturale Le Serre