E SE FOSSI IO (ESTRATTO DI “DIMENSIONI”)

E SE FOSSI IO (ESTRATTO DI “DIMENSIONI”)

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E se fossi io è il prosieguo dello spettacolo Dimensioni di Lara D’Amelia. La protagonista dello spettacolo, vuole descrivere, nella maniera più poetica e dolce possibile e tramite arti differenti come giochi d’ombre e teatro, la volontà di ritrovare il contatto con il nostro “io bambino” anche da adulti.

Una storia che richiama per la sua delicatezza quella de Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry ma con un occhio al femminile. Dall’infanzia si riesumano la voglia di scoprire nuovi mondi e un amico immaginario.

 

Periodo di Residenza

Agosto > Settembre 2023

LA VIE EST YES!

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Lucette, Jeannette e Manette, tre vecchiette simpatiche e complici, piene di vitalità nonostante le difficoltà dettate dalla loro età già avanzata, coinvolgono il pubblico nelle loro avventure. Legate da una trama di ricordi che si aggrovigliano e districano in continuo, si sostengono a vicenda per superare le sfide quotidiane.

La loro ricetta per rimanere giovani: saltare la corda, attività che praticano in modo assolutamente originale, in un guazzabuglio di salti e traiettorie. Protagonisti di questo spettacolo, Lucia Granelli (Italia), Jean-Baptiste André (Francia) e Manuel Martinez Silva (Cile). Al centro della creazione, la bellezza e la necessità dell’aiuto reciproco, temi cardine e motore creativo della ricerca di Cirque Marteau.

 

Luogo di residenza

Chapiteau Vertigo

Periodo di Residenza

Giugno 2023

TIRA

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Semplicità. Circo. Corpo. Sono questi i tre concetti cardine sui quali Maria Celeste Funghi e Carla Carnerero Huertas si basano per la loro nuova creazione Tira. “Con questo progetto ci piacerebbe giocare con il concetto di presente, in un attimo la corda si muove e crea una figura, lascia un segno e poi se ne va – spiegano le artiste -. La nostra ricerca ha come soggetto la corda: corda liscia, corda di diabolo e vari tipi di corde differenti in lunghezza e spessore”.

Il tema portante sarà la relazione fra due persone, fatto di tensioni, complicità, affinità e conflitti. “Il nostro spettacolo si chiama Maraña (groviglio) con l’intenzione di tirare qualche filo di quella grande matassa incomprensibile che è l’essere umano al suo interno, ricco di contraddizioni assurde, incomprensibili eppure a volte maledettamente divertenti”, affermano Maria Celeste, in arte Maci, e Carla.

 

Luogo di residenza

Teatro Perempruner

Periodo di Residenza

Prime due settimane di Giugno 2023

THE WINNER

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Atleti plurimedagliati, divi di Hollywood o semplici pazzi scatenati?! Circo Pacco in The Winner presenta una parodia della figura dell’atleta e dell’artista, quando si raggiungono fama e successo. Protagonisti due atleti fuori forma, che entrano in scena pieni di entusiasmo, sprezzanti del pericolo, nonostante i loro limiti fisici e le loro carenze tecniche, pronti ad esibirsi per il loro pubblico, infrangendo così tutti i canoni e le regole del gioco, spostando sempre un po’ più in là il limite della propria cialtroneria (questa davvero olimpionica). Con un approccio clownesco al mondo olimpico e della competizione sportiva, i due clown portano in scena le loro ambizioni, i loro sogni e traguardi da raggiungere, tutti puntualmente infranti non appena si mettono in azione.

La compagnia Circo Pacco nasce nel 2012 dall’incontro di Alessandro Galletti e Francesco Garuti durante gli anni di formazione presso l’Atelier Teatro Fisico di Philip Radice a Torino. La visual comedy, il linguaggio scenico non verbale e il teatro fisico caratterizzano la forma espressiva delle creazioni di questo duo comico, che lavora e gioca con le figure archetipe del clown, il bianco e l’augusto. Prima produzione della compagnia è 100% Paccottiglia, spettacolo che dal 2013 viene messo in scena in numerosi festival di teatro di strada e circo. Lo spettacolo ottiene il Premio Magnoberta (2013), vince il Milano Clown Festival (2014) e il Clown&Clown Festival (2015), aggiudicandosi poi nel 2016 il secondo posto al Premio Italiano Artisti di Strada. Nel 2018 nasce la versione dello spettacolo da sala, Paccottiglia Deluxe: Cialtroneria di qualità superiore!

 

di e con Alessandro Galletti, Francesco Garuti
scenotecnica Luciano Strasio / Officine creative
luci / tecnica Luca Carbone
musiche Lorenzo Crivellari
costumi Simona Randazzo
consulenza registica Teatro Necessario
consulenza acrobatica Compagnia Rasoterra / Indaco Circus
consulenza coreografica Veronica Rezza
produzione Circo Pacco
coproduzione Teatro Necessario Circo – Centro di produzione di circo contemporaneo
con il sostegno di Atelier Teatro Fisico Philip Radice, Spazio NonC’E’, Officine Creative Torino
grafica e foto Alessandro Sartori e Roberta Paolucci / designar.it

 

Luogo di residenza

Teatro Café Müller e Teatro Perempruner

Periodo di Residenza

16 – 23 aprile, 3 – 9 novembre 2023

MAMAN AIME BEAUCOUP LES FRAISES

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“Gli uomini che vogliono essere femministi non hanno bisogno che le donne facciano loro spazio nel femminismo. Devono prendere lo spazio che hanno già nella società e renderlo femminista”. Queste parole di Kate Kelly sintetizzano la ricerca di Nicola Bertazzoni che nel suo solo Maman aime beaucoup les fraises affronta tutti i dubbi e le emozioni derivati dall’aver scoperto di indossare da sempre, senza saperlo, degli occhiali con i quali ha filtrato il mondo, falsando la realtà. Nicola, specializzato nella tecnica del verticalismo, vuole avviare un dialogo con il pubblico, davanti al quale porta tutte le fragilità della sua tecnica, fatta di micromovimenti e di rapidi impulsi che non si percepiscono da lontano, un sistema complesso di muscoli sensitivi che collaborano per mantenere una “illusione di immobilità”.

Usare gli altri come supporto, lasciarsi aiutare – spiega l’artista – costruire un rapporto di fiducia, lasciar trasparire la fragilità e l’incertezza di ciò che si fa. Fare esperienza della scomodità, fisica ed emotiva. E forse alla fine la figura, la forma non è così importante, ma è la lotta costante che ci sta dietro che conta… e chissà, forse cadere non è così male, se ci sono delle braccia ad accoglierci”.

 

Luogo di residenza

Teatro Perempruner

Periodo di Residenza

Marzo 2023

REMNANTS

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Una disciplina e un materiale del tutto nuovi, ovvero i fili metallici, combinati con la scultura e con il suono che deriva dai movimenti di danza. È l’oggetto della ricerca artistica di Yaniv Shem Tov, che intende così utilizzare la morbidezza del metallo per catturare ogni movimento in una forma fisica da mostrare al pubblico.

Quello che rimarrà alla fine dei tempi, quando tutta l’umanità non ci sarà più, saranno le grandi costruzioni di metalli, gli edifici e i ponti, oltre che i telefonini con i testi e i video che raccontano le nostre vite molto tempo dopo la nostra fine. L’umanità resterà sotto forma di memoria metallica.

Allo stesso modo in scena i fili metallici mantengono una data fino a che l’artista non li modifica con il suo peso e la sua forza. Quando l’artista se ne va, il metallo mantiene quelle modifiche. L’obiettivo del progetto è quello di realizzare l’istallazione in collaborazione con un museo e come parte di una esibizione d’artistica.

 

Luogo di residenza

Teatro Perempruner e Chapiteau Vertigo

Periodo di Residenza

14 – 22 gennaio, 14 – 18 novembre, 23 – 25 novembre 2023