Exit (2019)

L’Accademia del contemporaneo di Fondazione Cirko Vertigo riconferma la propria vocazione ad essere “hub” creativo e formativo, preparando le giovani promesse del circo contemporaneo non solo all’esibizione scenica, ma a diventare individualmente artefici di un processo creativo ed esprimere al meglio il proprio talento.

È questo il senso più vero di “Exit”: esibizione degli allievi dell’ultimo anno dell’Accademia, impegnati ciascuno nella realizzazione di un “numero” intimo e personale a suggellare il proprio percorso formativo e artistico.
A ognuno di loro è stato chiesto di pensare e sviluppare un percorso di messa in scena a partire da una propria passione, lettura o esperienza personale.

 

crediti

creazioni personali dei 14 artisti neodiplomati di Cirko Vertigo:
Nicola Bertazzoni, 24 anni, Italia, verticali;
Lorena Di Bello 20 anni, Italia, corda;
Alessandra Piccoli, 25 anni, Italia, contorsionismo;
Selvaggia Mezzapesa, Italia, 28 anni, trapezio fisso;
Fernanda Lobo Martins, 30 anni, Brasile, palo cinese;
Sandra Milena Tuffanelli, 33 anni, Colombia, trapezio fisso;
Paolo Starinieri, 24 anni, Italia, cinghie;
Daira Trujillo Hernandez, Messico, 22 anni, palo cinese;
Sabrina Cellucci, 21 anni, Italia, cinghie;
Valeria Piampiano, 24 anni, Italia, roue cyr;
Lisette Barsella, 20 anni, Santo Domingo, cerchio;
Rita Iacuaniello, 21 anni, Italia, cinghie;
Sara Pocovaz, 20 anni, Italia, corda mille;
Victoria Pilar Checchi, Argentina, 27 anni, cerchio
accompagnamento alla ricerca artistica Caterina Mochi Sismondi e Luisella Tamietto | assistenti alla creazione Alessandra Simone, Jonnathan Rodriguez Angel e Vladimir Jezic | direzione tecniche circensi Arian Miluka con Silvia Francioni, Guillermo Hunter e Rio Ballerani

 

 

Impromptu (2019)

Ciò che ci accomuna è il tempo di un respiro

Per l’Impromptu 2019, diretti da Eric Angelier, gli allievi del primo anno dell’Accademia del contemporaneo di Fondazione  Cirko Vertigo portano in scena un racconto corale sul respiro.

Inspira… espira… inspira… espira… un’azione così meccanica e spontanea, un’esigenza primaria che accomuna tutti gli esseri viventi. Eppure per un’artista il respiro è qualcosa di più: un elemento che mette in relazione il magma interiore delle emozioni con la loro restituzione in chiave artistica e, proprio per questo, un elemento che va “educato” affinché diventi un metronomo interiore che consenta di scandire il tempo della performance.

Ed è proprio il respiro il tema scelto dagli allievi del primo anno dell’Accademia di circo contemporaneo di Fondazione Cirko Vertigo che, diretti dal regista e direttore della scuola Arc en Cirque di Chambéry Eric Angelier, restituiranno il percorso di creazione di 50 ore svolto a partire da febbraio, nello spettacolo Impromptu, in programma sabato 23 marzo alle ore 21 al Teatro Le Serre di Grugliasco. Un’opera corale che segna il debutto degli artisti sul palcoscenico e che miscela sapientemente, in un unico armonico racconto, tutte le principali discipline del circo: dall’acrobatica all’equilibrismo sul filo teso, dalla giocoleria contact al trapezio alle evoluzioni al palo cinese.

Impromptu è un lavoro corale sin dalla scelta del tema, spiega Eric Angelier. Inizialmente i ragazzi hanno proposto temi complessi come la società civile, la dittatura, l’ecologia.Da questo primo brainstorming siamo passati a indagare quale fosse quell’elemento comune che potesse connetterci in quanto essere umani. Il respiro è tanto qualcosa di individuale quanto di collettivo, respiriamo in quanto esseri viventi ma anche come organismo sociale complesso. Al tempo stesso il respiro è alla base di ogni performance artistica perché stabilisce quel ritmo che consente al performer di raggiungere la concentrazione, di attivarsi o di spegnersi. Ogni artista deve necessariamente lavorare sulla respirazione, connettersi con la propria interiorità per raggiungere quei risultati o obiettivi che si è prefissato.

L’Impromptu, giunto quest’anno all’undicesima edizione, è da sempre basato sul concetto di “improvvisazione”, inteso come metodo di lavoro, ossia come strumento propedeutico durante la creazione di uno spettacolo che spinge gli artisti a non restare immobili e impassibili durante le difficoltà e gli imprevisti che si generano sul palco.

Per l’Impromptu 2019 saliranno sul palco del Teatro Le Serre gli artisti di Cirko Vertigo per restituire al pubblico in sala in 1 h 15 minuti di spettacolo, quanto hanno appreso durante i mesi di formazione. Una progettualità che riconferma, rafforzandolo, il partenariato che lega la Fondazione italiana ad Arc en Cirque di Chambéry: un connubio che ha trovato altri contesti e altre occasioni di esprimersi, tra cui la partecipazione nel 2016 alla XXIX edizione di “CIRCA, Festival de Cirque Actuel” ad Auch (Francia). All’interno di questa manifestazione Cirko Vertigo ha portato in scena una pièce intitolata Viaggio a Tulum, messa in scena da Luisella Tamietto in collaborazione con Arc en Cirque di Chambery e interpretata da quattro artisti in formazione presso la Vertigo e due artisti di Chambery.

 

crediti

direzione artistica e regia Eric Angelier
con gli artisti di Cirko Vertigo:
Maria Fernanda Aguilar Carvajal, Costa Rica, palo cinese;
Paola Antonini, Italia, corda aerea;
Elena Avellas Herranz, Spagna, filo teso;
Guenda Bournes, Italia, cerchio;
Matilda Buscemi, Italia, trapezio;
Alessandro Claudio Campioni, Italia, roue cyr;
Emmanuel Caro, Argentina, trapezio;
Jorge Adrian Castro Batista, Spagna, giocoleria;
Sofia Fernandez, Spagna, cerchio;
Eleni Fotiou, Grecia, corda aerea;
Sara Frediani, Italia, cinghie;
Rachele Grassi, Italia, cerchio;
Silva Karla Renata Martinez, Cile, cerchio;
Carlos Rodrigo Parra Zavala, Messico, palo cinese;
Marta Piazza, Italia, roue cyr;
Rocio Suarez, Argentina, danza;
Gabriel Taiar Santos, Brasile, roue cyr;
Afroditi Tolia, Grecia, tessuti;
Lara Torelli, Italia, tessuti.

 

 

 

EXIT (2018)

La Scuola di Cirko Vertigo riconferma la propria vocazione ad essere
“hub” creativo e formativo, preparando le giovani promesse del circo contemporaneo non solo all’esibizione scenica, ma a diventare individualmente artefici di un processo creativo ed esprimere al meglio il proprio talento.
È questo il senso più vero di “Exit”: un mosaico dove le tessere sono i “numeri” e le creazioni realizzate dai 14 interpreti dell’ultimo anno.
A ognuno di loro è stato chiesto di pensare e sviluppare un percorso acrobatico e artistico a partire da una propria passione, lettura o esperienza personale.

PRIMO TEMPO
(durata 50’)

LEGAMENTI (12’)
Corda, palo cinese e acrobalance
di Noémie Olphand, 20 anni Francia e Justine Delolme, 27 anni Francia

Dov’è il legame che collega ogni cosa? E quando non c’è legame, dove si trova il senso? Due artiste, due linee: una morbida l’altra rigida, il palo e la corda. Due traiettorie che si portano a forza di braccia, avanti e indietro, tra il senso e l’assurdo, mentre si compone il puzzle della loro storia.
Una ricerca di senso attraverso il movimento e tre discipline circensi: il mano a mano, la corda e il palo cinese.

ISORROPIA (8’)

Corda molle e clownerie

di Michail Athinaios, 25 anni Grecia

Una performance che combina commedia e tragedia in una visione satirica del mondo capitalista. Una figura che cammina sul filo dello sconosciuto e inaspettato, un’Odissea moderna che immerge il pubblico nel mondo surrealistico del personaggio.

CAMMINARE NEL VUOTO (7’)

Tessuto aereo

di Vicente Andrés Quiroz Briceno, 24 anni Cile

Un costante moto verso quello che si desidera. Una gamma di sentimenti che si irradiano dal corpo del performer attraverso il palco, verso lo spettatore.

VORREI LA PELLE NERA (7’)

Cerchio aereo

di Elisa Grani, 26 anni Italia

L’immaginario sognante e scatenato di un’epoca mai vissuta, rievocato dalla passione per la musica che ha emozionato generazioni di giovani: bianchi e neri! Un personaggio sopra le righe si sente scomodo nei suoi panni e nel suo tempo. Cosi con un balzo nel passato, attraversando i generi musicali il cui supporto è il caro e vecchio vinile, scopriamo uno scenario vivace tra espressività, qualche passo danzante ed un cerchio aereo…insolito!

MAREH (7’)

Trapèze-danse
di Manuela Ramirez Montoya, 21 anni Colombia

Mareh indica l’unione del fiume col mare. E’ come quando, dopo l’arrivo degli europei, il continente americano si sconvolge in un grande processo di “mestizaje” ovvero di una con-fusione multiculturale tra europei, indigeni, e neri. Cosi ha origine una nuova cultura caraibica, dove si creano danze e suoni intrisi di cadenza nera e colori indigeni, mentre la “gonna flamenca” con il suo magnifico movimento diviene parte del folklore locale Colombiano. 
Questa è la storia di una gonna volante, di tuffi culturali e musica di regioni lontane, nella terra di tutti i colori.

La METÀ SBAGLIATA (6’)
Scala di equilibrio e sospesa
di Beatrice Farfalli, 23 anni Italia

La performer racconta la lotta contro sé stessa, contro il proprio corpo. E’un conflitto che si presenta in diverse forme, a seconda delle mille circostanze. Si affievolisce o impazzisce come un uragano. E sempre presente e anche se a volte ha voce lieve, comunque pesa.

INTERVALLO
(durata 15’)

SECONDO TEMPO
(durata 55’)

IL FIORE (4’)
Palo cinese
di Federica Tempera, 20 anni Italia

Cosa possiamo imparare da un fiore tra l’asfalto?
La bellezza, la forza nel cercare di sopravvivere e combattere in un mondo ostile. Non siamo un pò fiori anche noi, dopotutto? Siamo davvero cosi diversi? Cresciamo, lottiamo, sopravviviamo cercando spazio, come un fiore, tra le crepe del mondo. Il movimento, la danza e le evoluzioni sul palo di cinese raccontano la ricerca di oltrepassare le difficoltà.

RESILIENCIA (8’)
Tessuto aereo
di Nicol von Marées Carvallo, 24 anni Cile

La lotta interna contro il fallimento. Provare e riprovare per raggiungere un obiettivo, e allo stesso tempo cercare di conoscere sé stessi e il proprio personale modo di arrivarci, trovando in questa ricerca, la propria libertà ed equilibrio.

L’UOMO CHE PESCAVA LE FOGLIE (9’)
corda aerea
di Maria Celeste Funghi, 25 anni Italia


L’incontro di due solitudini che spendono del tempo a pescare le foglie. C’è qualcosa di infantile in questo gesto, sembra un gioco, ma la prima foglia pescata è una gioia indescrivibile. Perché tutto questo? Perché pescare le foglie? Per raccogliere la loro caduta. Per accorgersi che le foglie cadono, così come il tempo che passa. Per imparare a vivere il momento, la sua essenza, trovando qualcosa in cui credere, imparando ad amare.
Questo numero ha il desiderio di rievocare emozioni e suggestioni nate dalla lettura del brano tratto dal libro “Non so niente di te” di Paola Mastrocola.

LETTERA AL VENTO (7’)

Palo cinese
di Marco Tulio Solis Fallas, 24 anni Costa Rica

Caro vento, ti ho sempre ammirato, le tue capacità e virtù uniche. Una notte ho sognato di essere il vento. Nel sonno ero un corpo d’aria e volteggiavo nello spazio. Al centro un un palo, vessillo dell’irrazionale contaminazione umana. Il palo sfida il corpo in una battaglia senza eguali, con una sola cosa da vincere. Un cambiamento nella coscienza collettiva.

JEUX DE ROUE (7’)

Roue cyr

di Federico Ceragioli, 21 anni Italia

Un gioco, in cui il performer sperimenta gesti impercettibili, ineffabili, rarefatti. Nell’ incontro con la ruota il movimento si amplia, oscilla, si espande e gradualmente la pulsazionie del corpo si fonde a quella dell’attrezzo.

DER GETEILTE HIMMEL – IL CIELO DIVISO (14’30”)
Cinghie, trapèze-danse, passo a due
di Valentina Padellini, 23 anni Italia e Mattia Rossi Ruggeri, 27 anni Italia

Un muro. Un pezzo di cemento che ha cambiato il destino di un popolo. Il muro. Un muro si può avere fuori, si può avere in mezzo, oppure si può avere dentro, quando diventa una barriera che si frappone tra individui già separati. 
La storia di due amanti divisi sulla stessa linea che divide le due Germanie. Un amore che non riesce a superare le barriere, non solo fisiche, ma ideologiche. 
«Il cielo almeno non possono dividerlo.» «Si invece. Il cielo è sempre il primo ad essere diviso.» La volta celeste diventa la rappresentazione di noi stessi, frammentati anche senza la comparsa di muri.

Credits
creazioni degli artisti della Scuola di Cirko Vertigo | accompagnamento alla ricerca artistica Caterina Mochi Sismondi, Paolo Stratta, Luisella Tamietto | assistenti alla creazione Alessandra Simone e Jonnathan Rodriguez | direzione tecniche circensi Arian Miluka con Silvia Francioni, Guillermo Hunter, Rio Ballerani, Elisa Mutto

Müller Kabaret 2018

 

Müller Kabaret è uno spettacolo che rievoca le atmosfere degli anni ’40, tra la scena e il dietro le quinte, con le musiche dal vivo di Bandakadabra, gli sketch comici di Luisella Tamietto e una costellazione di performance degli artisti di Cirko Vertigo.

Immersi in un Teatro di inizio secolo, gli artisti si esibiscono in un cabaret comico e surreale, a tratti tagliente e spiazzante, che abita e percorre atmosfere – tra America e Germania a cavallo dei mitici forties – popolato da “caratteri” ben delineati su un sound che intreccia lo Swing di Artie Shaw alle sonorità di Groucho Marx e Carmen Miranda.

Trapezio danse, giocoleria con i cappelli, acrobalance, tessuti, palo cinese, cinghie aeree e contorsionismo, sono solo alcuni dei pretesti di questa festa natalizia.

 

https://www.facebook.com/CafeMullerTorino/videos/282131555989139/

 

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MULLER KABARET 2018

Müller Kabaret 2018

 

scritto e diretto da Paolo Stratta
con i folli personaggi di Luisella Tamietto, la piccola orchestra Bandakadabra, Davide Baldassarri stralunato avventore, la tenace venditrice di pop corn Valentina Padellini, il tenente dell’aviazione Rio Ballerani, la vamp Justine Delolme (Francia), Daira Trujllo (Messico) e Fernanda Lobo Martins (Brasile) consumatrici di thè a getto continuo, il marinaio in licenza Paolo Starinieri, la donna di caucciù Alessandra Piccoli, Sandra Tuffanelli e Sara Pocovaz cameriere visionarie.
coproduzione Associazione Qanat Arte e Spettacolo
luci Massimo Vesco
rigging Rio Ballerani
costumi Carla Carucci
musica dal vivo Bandakadabra

 

 

Vertigo Christmas Show (2018/2019)

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DEL VERTIGO CHRISTMAS SHOW DI QUEST'ANNO CLICCA QUI

 

Stupefacenti, poetiche, magiche, le grandi illusioni dell’artista di fama internazionale Paolo Carta, definito da Arturo Brachetti “un poeta capace di parlare agli occhi meravigliati dei bambini e toccare il cuore cinico degli adulti“, sono il centro nevralgico della nuova sfavillante produzione natalizia di Fondazione Cirko Vertigo, il Vertigo Christmas Show 2018.
Interpretate per l’occasione da Sara Renesto, in arte “Lady of Magic“, unica Lasergirl italiana, che incanterà il pubblico in sala con un numero fantasmagorico di luci laser, sono accompagnate sulla scena dall’accattivante presentatore Gabriele Girondi e dalle esibizioni dei sedici artisti internazionali di Cirko Vertigo che portano in scena tutto l’universo variegato delle tecniche circensi: dal palo cinese al cerchio aereo, dal roue cyr alla giocoleria, dai tessuti alle cinghie aeree.

Vertigo Christmas Show 2018 presso il quartier generale di Grugliasco, nel Teatro Le Serre dal 26 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019.

 

https://www.facebook.com/CirkoVertigo/videos/576301406149570/

 

VERTIGO CHRISTMAS SHOW 2018

 

scritto e diretto da Luisella Tamietto
con l’artista Paolo Carta e le sue grandi illusioni, le sfavillanti luci laser di Sara Renesto “Lady of Magic”, Gabriele Girondi, cantante d’assalto ed elegante frontman, e con Luca Morocchi, palo cinese, mano-mano, Alessio Martelli, giocoleria, mano-mano, Aleandro Peña, corda molle e acrobatica, Lorena Di Bello, corda verticale acrobalance, Nicola Bertazzoni, acrobalance, verticali, Vittoria Checchi, cerchio aereo, Lisette Barsella, cerchio aereo, Sabrina Cellucci, cinghie, Rita Iacuaniello, cinghie, Valeria Piampiano, roue cyr, coreografie Daniela Paci, costumi Agostino Porchietto e Federico Bregolato,
coproduzione Associazione Qanat Arte e Spettacolo

 

Vertigo Christmas Show (2017/2018)

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DEL VERTIGO CHRISTMAS SHOW DI QUEST'ANNO CLICCA QUI

Chi non ha mai fantasticato, almeno una volta nella vita, di poter sovvertire il mondo e le sue regole bislacche? A far sì che questo sogno si realizzi ci pensa Kai Leclerc, clown canadese che ha collaborato con le più importanti produzioni di spettacolo dal vivo del mondo, da Las Vegas a Broadway, dal Festival di Monte Carlo al David Letterman’s Late Night Show, e unico uomo al modo in grado di camminare con i piedi attaccati al soffitto e la testa a penzoloni nel vuoto, realizzando il suo celebre numero “Upside Down”.
Se a lui si uniscono il giocoliere Fatos Alla che riesce a far roteare i cerchi con i piedi mentre grazie alla sua sola forza rimane in perfetta verticale sulla testa, la contorsionista Anjeza Rruci che come un caucciù si piega su se stessa fino all’inverosimile scagliando una freccia con i piedi in equilibrio sulla bocca, e il duo di artisti volanti spagnoli Jordi Serra e Debi Cobos che si esibiscono in volteggi e propulsioni inediti al quadro coreano. Il tutto arricchito dalle performance e dalle evoluzioni realizzare dal cast di giovani artisti internazionali formati alla scuola del Parco Culturale Le Serre e da un inedito ospite sulla scena: Meggie, un cucciolo di elefante, realizzato da Michele Guaschino, in cui batte un cuore umano e che saprà creare scompiglio e disordine.

Questi sono gli ingredienti che vanno a comporre il Vertigo Christmas Show, la produzione natalizia di Cirko Vertigo, in programma dal 26 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 con 17 repliche, per la regia di Kai Leclerc e Luisella Tamietto, attrice comica del gruppo torinese Le Sorelle Suburbe che opera da anni nel campo del teatro comico di movimento.

Un vero e proprio Padiglione delle Meraviglie che si apre allo spettatore per invitarlo a scoprire l’età dell’oro del circo in una cornice suggestiva ricca di emozioni, risate, divertimento e magnifiche sorprese. Una serata in grado di tenere lo spettatore “in bilico” con il cuore letteralmente sospeso tra evoluzioni aeree ai tessuti e al trapezio, acrobatica a terra, alla ruota canadese (una tra le più recenti discipline del circo contemporaneo) e al palo cinese, equilibrio al filo teso, e giocoleria.

 

Un progetto di Paolo Stratta e Luisella Tamietto | Regia Luisella Tamietto e Kai Leclerc | Produzione Associazione Qanat Arte e Spettacolo | Disegno luci Massimo Vesco | Costumi Agostino Porchietto | Direttore delle tecniche di circo Arian Miluka | Coreografie aeree Silvia Francioni | Assistenti coreografie aeree Elisa Mutto e Rio Ballerani | Realizzazione costume meccanizzato Meggie Michele Guaschino studio

Artisti Kai Leclerc, fantasista e clown | Jordi Serra & Debi Cobos, quadro coreano | Fatos Alla, giocoliere e verticalista | Anjeza Rruci, contorsionista e equilibrista | Athinaios Michail, Corda molle e giocoleria | Ceragioli Federico, Roue Cyr | Delome Justine & Funghi Mariaceleste, Corda verticale | Farfalli Beatrice, Scala | Grani Elisa, acrobata | Olphand Noemie, acrobata | Padellini Valentina, trapezio danza e mano a mano | Rossi Ruggeri Mattia, cinghie e mano a mano | Quiroz Briceno Vicente Andres, acrobata | Ramirez Montoya Manuela, acrobata | Solis Fallas Marco Tulio & Tempera Federica, palo cinese | Von Marees Carvallo Nicol, tessuti | Guest star Elefantina Meggie | Staff Tecnico, Dave, Wally, Drea & Ricky | Video Stefano Rogliatti

 

 

Spettacolo proposto nell’ambito della Stagione Teatrale 2017 – 2018

LA VERTIGINE DI GIULIETTA

Spettacolo in creazione. Disponibile da ottobre 2017
(forme brevi disponibili da marzo 2017)

“Se voi vorrete assistere con paziente orecchio…” William Shakespeare

La nuova creazione della compagnia blucinQue intende portare a compimento un lavoro già intrapreso per il network In Situ nel 2014, “La Vertigine di Giulietta/il balcone” all’interno di un progetto che portava l’attenzione su architettura e movimento, interazione col pubblico e testo shakespeariano, musicato dal vivo, campionando tra parti testuali e musica di Prokofiev, rumori di ambiente e con l’idea di comporre una drammaturgia sonora tra spazio e immagine, movimento e voce.

Il processo creativo rinnova l’attenzione sugli elementi musicali, in relazione al corpo e all’attrezzo circense: il suono è parte integrante del lavoro di ricerca e caratteristica anche delle ultime creazioni, come VertigoSuite# (premio Next 2015 che ha debuttato al Piccolo Teatro di Milano) e We273″ (lavoro su Cage selezionato per il festival d’AvignonOff 2016 che ha debuttato in Italia a CivitanovaDanza) così come la commistione tra teatrodanza e circo.

Indagine di questa nuova fase di studio su Romeo e Giulietta di Shakespeare è la Relazione. La Vertigine è intesa qui come amorosa, onirica. Attraverso le tecniche circensi, e con continua ricerca sulle tematiche dello spiazzamento, del disequilibrio e anche del conflitto e dell’attrazione, si vuole creare una drammaturgia originale a partire dallo studio del testo e di alcune scene del balletto classico. Mentre nello studio precedente il focus era su un’idea detta di “spiazzamento scenografico” e il lavoro veniva proposto solo in contesti site specific, oggi si vuole portare in teatro la creazione, l’idea é di uno spettacolo che si sviluppi in uno spazio teatrale. L’utilizzo di elementi sonori e di tecniche circensi aeree e acrobatiche saranno parte integrante del movimento fisico e musicale, attraverso l’elettronica e lo studio del testo come partitura.

Sono previste residenze e tappe di creazione presso la Lavanderia a Vapore di Collegno e Les Migrateurs di Strasburgo. Un’anteprima dello spettacolo è prevista per ottobre 2017 alle Fonderie Teatrali Limone di Moncalieri, e il debutto al Teatro Le Serre di Grugliasco all’interno del cartellone Scena Ovest nel 2018.

Il numero definitivo degli interpreti sarà di 6 performer danzatori/circensi, un’attrice e due musicisti live e la durata di 60 minuti.

Nelle tappe di residenza si mettono invece in luce sezioni del lavoro, con alcuni degli interpreti e con brevi presentazioni.

Regia e coreografia Caterina Mochi Sismondi
Con Rio Ballerani, Elisa Mutto, Jonnathan Rodriguez Angel, Ruairì Mooney O’Cumisàigh, Camilo Jimenez Andrea Paola Martinez, Francesca Netto e Marta Isabella Rizi
Musiche live di Patrizia Oliva e Giust Stefano
Durata 60’

 

VERTIGO CHRISTMAS SHOW (2016/2017)

PER TUTTE LE DATE IN PROGRAMMAZIONE DELL'EDIZIONE
DEL VERTIGO CHRISTMAS SHOW DI QUEST'ANNO CLICCA QUI

Vertigo Christmas Show è la nuova produzione natalizia di Cirko Vertigo che durante le festività 2016/2017 è stata applaudita da oltre 10.000 spettatori di Torino e dintorni registrando il tutto esaurito in quasi tutte le repliche. Protagonista e filo conduttore dello spettacolo è il camaleontico Kai Leclerc, versatile clown canadese che ha collaborato con le più importanti produzioni di spettacolo dal vivo del mondo, da Las Vegas a Broadway, dal Festival di Monte Carlo al David Letterman’s Late Night Show.  Kai è un vero e proprio cartoon vivente, vulcanico illusionista, esilarante ventriloquo e funambolico fantasista in grado di sovvertire il senso comune, camminare a testa in giù a otto metri d’altezza nella celebre performance di sua creazione “Upside Down”, trasformarsi in un pantagruelico tenore tutto pancia, che canta arie napoletane e danza con leggiadria sulle punte come una étoile del balletto classico cimentandosi in passi di hip hop.

Nella notte di Natale siamo invitati a partecipare alla grande festa di Natale in casa di Mister Kai, una casa magica in cui nulla è come sembra e può davvero succedere di tutto. Varcare la sua porta significa addentrarsi in un mondo delle meraviglie ove la realtà lascia spazio alla fantasia. Non sarà una festa come tutte le altre bensì un caleidoscopio di magiche apparizioni, quadri surreali e personaggi fuori dal comune. Un percorso nella meraviglia e nell’universo infantile, che ci riporta indietro negli anni e ci fa riscoprire un po’ tutti bambini.

Vertigo Christmas Show è una grande produzione natalizia che mette in scena un cast di artisti internazionali di circo contemporaneo in un métissage di emozioni, magia e brivido: evoluzioni aeree ai tessuti e al trapezio, acrobatica a terra, alla ruota canadese e al palo cinese, equilibrio al filo teso, giocoleria e verticalismo su sedie: 90 minuti di festa, sorpresa, divertimento e musica per condividere l’atmosfera del Natale.

VERTIGO CHRISTMAS SHOW 2016

 

Scritto e diretto da Luisella Tamietto e Kai Leclerc
Con Kai Leclerc
e gli artisti di Cirko Vertigo Rio Ballerani, Veronica Capozzoli, Mateo Andres Castelblanco (Colombia), Andrea Cerrato, Ruairi Cumiskey (Irlanda), Nancy Di Marcoberardino, Vladimir Jezic (Croazia), Camilo Jimenez (Colombia), Tjaz Juvan (Slovenia), Oton Korosec (Slovenia), Elisa Mutto, Jonnathan Rodriguez (Colombia)
Costumi Agostino Porchietto
Trucco Gloria Corradino
Luci e fonica Monica Olivieri e Massimo Vesco
Fotografo di scena Maurizio Andruetto
Riprese video O-Zeta
Responsabile rigger Davide Bertorello e Andrea Mammolenti
Immagine grafica Square Design

 

 

WE273”

Prendono vita i personaggi attraverso un tempo preciso, creano un ritmo, si interrompono, presentano frammenti della loro personalità, danzano le loro storie scandite al battere del silenzio. Corpi che risuonano, andando a comporre una partitura musicale originale, creata in scena, “ogni cosa ha uno spirito e quello spirito può essere liberato trasformando qualsiasi cosa in vibrazione” 4’33” è il titolo dell’opera più conosciuta di Cage, che ha portato ad una riflessione sul lavoro di composizione di blucinQue tradotto nel titolo We273”, come punto di partenza per questa creazione.
Uno spunto. Forse un omaggio. Sicuramente un’idea di studio per questo lavoro che parte dalle prime presentazioni con il titolo Time. Il suono e la sua relazione con lo spazio, con la voce, con il corpo. L’attrezzo circense come strumento musicale, che vibra e risuona.
Il ritmo che scaturisce dallo spazio e dalle parole, e da un corpo sempre in disequilibrio, un corpo sonoro, poetico, che si muove nel tentativo di accordarsi per creare percorsi, forse sogni.
Noi e il silenzio, noi e la relazione col suono e l’ambiente circostante. Una sorta di perdita di coscienza momentanea e di indagine sullo spiazzamento e la relazione. Tutto è silenzio, un silenzio che si muove e risuona e porta alla composizione musicale e alla scoperta sulla scena. Prendono vita i personaggi attraverso un tempo scandito, preciso, creano un ritmo, si interrompono, presentano frammenti della loro personalità, danzano le loro storie scandite al battere del silenzio.
Roue cyr e filo teso, un violoncello e il suono del cuore… dialogano di fronte all’ascoltatore, creando un climax emozionale, un quadro caratterizzato da linearità e pulizia. Poi le stesse immagini vengono scomposte, nel tentativo dei personaggi di liberarsi e ritrovare respiro e un nuovo battito d’ali e di musica.

Articolo di Sergio Trombetta su La Stampa del 27/07/2016

Compagnia diretta dalla regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi in un percorso di ricerca personale, in equilibrio tra tradizione e sperimentazione, teatro di parola e movimento e attraverso diversi settori della creatività contemporanea: teatro danza, letteratura, arti visive, produzione musicale e performance. Il progetto nasce nel 2008 insieme all’attrice Elena Cavallo e in collaborazione con alcuni artisti tra cui la scrittrice Marta Pastorino, che firma la drammaturgia di alcuni lavori, e il performer e musicista Gianluca Pezzino, che crea alcune musiche originali per la compagnia.
Nel 2009, dopo aver vinto Rigenerazione per il Sistema Teatro Torino, debutta alla XV edizione del Festival delle Colline Torinesi con lo spettacolo ApeRegina.
Dal 2010 la compagnia lavora a progetti di creazione attraverso residenze artistiche e presentando tappe performative, che chiama Déplacé, e spettacoli in diverse rassegne e teatri in Italia e all’estero tra cui: Inside/Off Torino, E45 Napoli Fringe Festival Galleria Toledo di Napoli, Festival Insoliti Cavallerizza Reale Torino, MAD e Approdi Villa5 Collegno, Festival Hop. e nello spazio di Sant’Uberto Reggia di Venaria, Teatro MacOrlan Festival di Brest (Francia), Pleased to meet you ad Asti e presso Palazzo Ferrero a Biella, E(c)entrico, Artetransitiva e Il Corpo Urbano presso Stalker, Morenica Festival 2012, Toselli di Cuneo e teatro Concordia nel 2014, e in luogo pubblico per rassegne come Natura in Movimento nei Giardini e spazi della Venaria Reale e Ailleurs en Ville per l’ Amphiteatre Pont De Claix (Francia) o al Castello del Valentino di Torino nel 2013, Rassegnainsilenzio nel 2014 nello Chalet Allemande di Grugliasco: Selezionata dal network In.Situ per cui ha presentato a settembre 2014 La Vertigine di Giulietta.
Collabora inoltre nel 2014 per MTV con Bruno Zamborlin per il progetto Mogees. Oggi, insieme ad un collettivo artistico e al musicista Davide Tomat con cui lavora, fonda a Torino il Superbudda e dal 2014 crea un nuovo progetto che coinvolge anche artisti circensi: Studio sulla Vertigine, da cui nasce VertigoSuite, lavoro sostenuto da Piemonte dal Vivo in coproduzione con Cirko Vertigo presentato in forma di studio a Mirabilia 2014, al Castello di Rivoli per la Settimana della Cultura in Europa e a settembre 2014 alle Fonderie Teatrali Limone: studi e performance in sintonia con l’indagine, già presente nelle prime creazioni, su tematiche dello “spiazzamento”, del sentirsi fuori luogo, inteso anche come fuori dal corpo, fuori dalla propria identità, in continuo mutamento, spostamento e disequilibrio. L’essere spiazzati, in bilico, fuori asse; un corpo spezzato imbarazzato, fuori tempo: immagini e concetti che delineano il percorso di ricerca su movimento, voce e messa in scena e un lavoro sul testo, musicato dal vivo, contraffatto, reso partitura sonora, ritmo, poesia.
Dal 2015 collabora con l’Associazione Qanat Arte e Spettacolo di Paolo Stratta con cui inizia un nuovo percorso di ricerca.
Con VertigoSuite# vince il bando “NEXT” che viene presentato al Piccolo Teatro di Milano nell’ottobre 2015. Nel 2016 porterà la nuova creazione We273” ad Avignone, dopo una residenza in Francia alla Cascade e debutterà in Italia il 6 agosto al Festival Civitanova Danza.

regia e coreografia Caterina Mochi Sismondi
con Giulia Lazzarino, Jonnathan Rodriguez Angel, Kevin Lukas Vaca Medina, Raffaele Riggio, Andrea Cerrato
violoncello Luisa Franchin
musica Albert Fratini
produzione blucinQue, Qanat Arte e Spettacolo
con il supporto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
e La Cascade Pôle National des Arts du Cirque

www.blucinque.it

 

 

MARDIGRA’ (2016)

Mardigrà è la  creazione di Cirko Vertigo messa in scena da Onofrio Colucci, considerato uno dei migliori clown del panorama internazionale, allievo di Anton Adassinski e Slava Polunin, per la programmazione nel cartellone del Festival Internazionale Sul Filo del Circo e andato in scena il 19 e 20 luglio 2016.

Il titolo dello spettacolo è ovviamente una traslitterazione. Con il termine Mardi Gras si indica in francese quello che in italiano viene chiamato Martedì Grasso o in inglese Fat Tuesday, la giornata di festa in cui culmina il periodo di Carnevale prima del Mercoledì delle Ceneri.

L’espressione inglese “Let it All Out” (Sfogati!) è diventata con il tempo il motto delle celebrazioni del Carnevale a New Orleans in Lousiana (USA), dove la cultura coloniale francese, spagnola, inglese protestante, quella africana degli schiavi e caraibica proveniente da Cuba, Haiti e Trinidad hanno col tempo creato un sincretismo caotico senza pari generando agglomerati che hanno, a buon diritto, sancito una propria identità come quella Creola e Cajun.

“Per me il circo e il carnevale hanno molto in comune – spiega il regista Onofrio Colucci – non tanto per la stravaganza che lo caratterizza bensì per il fatto di essere forme di espressione altamente popolari. Come lo descrive Leo Bassi, uno dei più grandi clown e giocolieri nato in un Vaudeville da una famiglia circense, il circo è uno spettacolo nato dal popolo per il popolo. Personalmente – prosegue Colucci – lo intendo come una manifestazione di straordinarietà che riporta a una dimensione più alta le possibilità dell’essere umano distaccandolo dalla quotidianità che tende a livellare il tutto. Si va al circo per sorprendersi, per lasciarsi ispirare dal sogno, dalla fantasia che non ha limiti, così come gli artisti del circo sono costantemente a confronto con quei limiti per frantumarli in un boato di entusiasmo del pubblico”.

Durante le parate di New Orleans si assiste ad un mix inimitabile di riti, fronzoli, libagioni, fantasie di maschere e gioiosa eccitazione fino a quando l’anima collettiva del popolo non sorge nella giornata di Mardi Gras per riaffermare il suo tremendo appetito per il piacere di vivere.

In tal senso lo spettacolo “Mardigrá” si ispira liberamente non tanto alle irripetibili immagini del carnevale di New Orleans o di qualsiasi altro carnevale nel mondo, ma cerca di incarnarne lo spirito in un coro di giubilo e straordinari talenti che sembrano ripetere in pieno stile Cajun “Let the good time roll!”

Onofrio Colucci, che nell’ormai classico Slava’s Snowshow impersona proprio Slava, il clown giallo, personaggio ironico e commovente, meditabondo, gentile e poetico, ha maturato esperienze nelle principali produzioni del Cirque du Soleil, negli ultimi anni ha lavorato per ampliare il proprio campo di azione a regia, direzione artistica e organizzazione di eventi di grande rilievo, pur rimanendo legato al palcoscenico nella sua natura primaria di performer, raccogliendo sempre unanimi ed entusiastici successi di pubblico e di critica.

In Mardigrà Colucci è in scena al fianco di un cast internazionale di quattordici artisti di circo contemporaneo provenienti da Italia, Spagna, Cile, Argentina, Messico, Colombia, Brasile, Grecia.

ONOFRIO COLUCCI

Onofrio Colucci, nato a Martina Franca, è un clown e attore dal talento straordinario, ha studiato teatro con artisti internazionali del calibro di Slava Polunin e Anton Adassinski. Enfant prodige del Nouveau Cirque, è considerato uno dei migliori clown nel panorama internazionale. Nel 2007 ha ricevuto il prestigioso premio Lunas del Auditorio come interprete principale dello spettacolo Slava’s Snowshow all’Auditorio Nacional di Mexico City, che aveva premiato, nelle edizioni precedenti Alegria del Cirque du Soleil e Disney On Ice. Dal 2004, Colucci ha lavorato per due anni in esclusiva con il “Cirque Du Soleil”, il più importante circo del mondo, dove si è esibito come guest-star nello spettacolo “O”, creato e diretto da Franco Dragone al Bellagio Theatre di Las Vegas (USA). Con il Cirque Du Soleil ha fatto parte del team creativo e interpretato gli spettacoli Zaia (Macao, 2008-2009) e Zed (Tokyo 2009-2010).

Recensione di Riccardo Caldara

La Stampa, “Il clown più famoso del mondo per un carnevale fuori stagione”, 19/07/2016

Regia di Onofrio Colucci

Con Sara Albini (Italia), Marta Calvo Sanchez (Spagna), Carla Carnerero (Spagna), Luca Carozza (Italia), Elena Damasio (Italia), Sofia Demicheli (Argentina/Italia), Nancy Di Marcoberardino (Italia), Rosalinda Esposito (Italia), Alice Giacomini (Italia), Alessio Martelli (Italia), Yoalzin Alejandro Pena Yanes (Messico), Rocio Belen Reyes Patricio (Argentina), Amanda Katrin Rodriguez Souza (Brasile), Michail Tomazos (Grecia).

Costumi Simona Randazzo

Fotografo di Scena Maurizio Andruetto

Produzione Qanat Arte e Spettacolo / Cirko Vertigo

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