Quoi qu'ils disent

Quoi qu’ils disent

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Associazione Culturale La Terra Galleggiante ETS
17 Novembre 2023
21:00

Festival Immagini dell’Interno
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 euro
ingresso ridotto 9 euro
info biglietteria

Una interpretazione contemporanea di opere dell’avanguardia dell’inizio del XX secolo della cantante Bénédicte Davin. Una forma di teatro musicale che si interroga sulla questione dell’identità e il suo doppio che vuole dar voce ai sensi nascosti dietro i giochi del linguaggio. Qui la performatività del corpo si situa nell’incontro fra composizione, materia vocale e proliferazione di fenomeni, reali fughe musicali, libere da ogni esigenza nominativa, dove anche il soffio può apparire un segno. Questo approccio rileva il corpo come estensione. L’anatomia è l’ultimo elemento, come una membrana tesa fra la voce interiore e la polifonia discordante del mondo, che dà al corpo il senso del suono e delle parole a partire dalle quali tutto può accadere.

Di Bénédicte Davin e Alain Wathieu
Interpretazione Benedicte Davin
Regia Alain Wathieu
Regia figure e maschere, luci Damiano Privitera
Composizioni originali di Bénédicte Davin et Alain Wathieu a partire dai disegni e spartiti futuristi di Cangiullo, Rognoni, Marinetti
Produzione Associazione La Terra Galleggiante ETS

Preludes – Anatra morte tulipano

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Associazione Culturale La Terra Galleggiante ETS
16 Novembre 2023
21:00

Festival Immagini dell’Interno
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 euro
ingresso ridotto 9 euro
info biglietteria

Una stanza senza pareti e un letto spoglio sono lo spazio surreale usato per raccontare una favola scritta per gli occhi dei bambini, ma che parla dell’innocenza e delle paure che caratterizzano la fine della vita, condizione nella quale, prima o poi, tutti ci troveremo. Una visione che con leggerezza e senza drammatizzazione, in un’estetica minimalista, cerca coerenza con le intenzioni leggere dell’autore. Un’anatra si accorge di essere seguita da un’ombra inquietante: è la Morte che, con fare rassicurante, le spiega di esserle vicina da quando è nata, che non c’è da preoccuparsi e che è normale che lei sia presente. Il tempo passa e Anatra si abitua alla sua presenza sempre più ravvicinata, persino giocosa; piano piano si avvicinano e prendono cura una dell’altra, fino all’ultimo respiro. La scena è una stanza senza muri, un letto nudo ed un acquario. In scena una donna nel letto malata, una marionetta Anatra e la maschera della Morte. Impersonando la Morte e narrando la storia dell’Anatra, la donna malata può finalmente accettare la sua morte annunciata.

Con Laura Bartolomei
Di Laura Bartolomei e Damiano Privitera
Pupazzi, costumi e scenografie Laura Bartolomei e James Davies
Regia, video, scelta musicale Damiano Privitera
Musiche di Slawek Kwi & Slobhàn Mcdonald, Dmítrij Dmítrievič Šostakóvič, Stefano Trevisi, Saule, Gavin Bryars, Kronos Quartet, Twine Recorder
Ispirato al libro illustrato Anatra, Morte e il Tulipano di Wolf Herlbruch
Adattamento di Laura Bartolomei e Damiano Privitera
Produzione Associazione La Terra Galleggiante ETS

Pelle, studio sul pube nudo

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Associazione Culturale La Terra Galleggiante ETS
15 Novembre 2023
21:00

Festival Immagini dell'Interno
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 euro
ingresso ridotto 9 euro
info biglietteria

Pelle – Studio sul pube nudo esprime la volontà di dare vita e corpo alle testimonianze delle donne coinvolte nella ricerca, indagando, attraverso il linguaggio artistico, le ricadute fisiche, emotive e psicologiche della cultura di genere nel mondo occidentale. L’autrice pone l’accento su quello che chiama “cannibalismo del corpo femminile”, legato alle pratiche di consumo che oggettificano e reificano i corpi in un’ottica che promuove il valore d’uso degli stessi e non ne valorizza la traiettoria esistenziale: utilizzando la voce, i silenzi, la danza e il racconto, le tre donne in scena riportano, attraverso un linguaggio evocativo e crudo, i risvolti intimi e talvolta comici di questa condizione. La donna-feticcio entra così in scena, portando con sé immaginari e desideri, come una muta presenza carica di tensione: la performance apre lo sguardo a diversi piani di lettura sostenuti dalla creazione di maschere corporee, seconde pelli, che le danzatrici indossano e interrogano nella loro forza simbolica. Danza, canto, teatro si accompagnano all’utilizzo delle maschere che diventano ora abiti ora presenze cariche di senso. 

Con Alessandra Fumai, Martina Auddino, Cristina Da Ponte
Regia Alessandra Fumai
Regia figure e maschere Damiano Privitera
Produzione Associazione Culturale La Terra Galleggiante ETS

RubeN – Compagnia Autoportante

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Compagnia Autoportante
13 Novembre 2023
18:30

Stagione teatrale
Chapiteau Vertigo
Via Tiziano Lanza, 31
Grugliasco (TO)

biglietteria

ingresso intero 5 euro
info biglietteria

Il linguaggio dell’equilibrio, che è precisione, costanza, sfida e fantasia, dialoga con la musica suonata dal vivo da Marco Meneghel, con la direzione musicale di Franca Pampaloni. In scena un filo teso, due artisti circensi e un musicista, che crea una colonna sonora in grado di colorare lo spettacolo con le note del tango, di Satie ma anche degli ZZ Top, fra tastiere, fisarmonica e clarinetto. Sopra e sotto il filo personaggi sorprendenti: un giocatore di tennis cieco, una vecchietta dall’enorme cappello, mosche dispettose, un uccellaccio che suona il clarinetto e che finisce con il collo tirato come una gallina. Nel corso dello spettacolo, gli equilibri si moltiplicano: il filo è dritto ma è anche inclinato, si può camminare sulle bottiglie e sui bicchieri. Una rapsodia clownesca che deve fare i conti con un dettaglio decisivo: a pochi centimetri da questo mondo eccentrico, un bebè dorme placidamente nella sua culla. Forse sogna uno spettacolo: non svegliatelo. RubeN è uno spettacolo che parla dell’equilibrio, sia fisico che emozionale, dei cambiamenti, della (in)stabilità, di poesia e della vertigine che l’esplorazione dei lati sconosciuti dell’equilibrio porta con sé.

Con Emma Edvige Ungaro, Damian Elencwajg e Marco Meneghel
Regia Antonio Vergamini
Co-compositrice e direttrice musicale Franca Pampaloni
Coreografie Ernesto Terri, Cynthia Fattori
Costumi Claudia Adrián
Coproduzione Compagnia Autoportante e Antonio Vergamini

Con il sostegno della Casa del Circo Contemporaneo di Fondazione Cirko Vertigo nell’ambito del progetto triennale interregionale Artisti nei Territori 2022/2024

durata 30'

Santa & Glitter – Circus and Divinity! – Bruta Bruja

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Bruta Bruja
09 > 10 Dicembre 2023
21:00

9 dicembre Stagione teatrale
10 dicembre Nice Festival Torino

Nice Festival Torino


NICE + Stagione Teatrale
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 euro
ingresso ridotto 9 euro
info biglietteria

Santa & Glitter – Circus and Divinity! è uno spettacolo di circo contemporaneo della compagnia Bruta Bruja, profondamente ispirato dall’energia disco degli anni Ottanta. Mosso dalle sue dive interiori, il duo celebra una straordinaria visione della realtà nella quale tutto ciò che è ordinario e quotidiano si può trasformare nella versione straordinaria di se stesso.

Partendo dal motto “We believe in Miracles”, il duo presenta un mondo nel quale il gioco trionfa sulla vittoria e la magia ha il suo posto. Le due dive Santa e Glitter invitano il pubblico nel loro bizzarro salotto: la pausa caffè si trasforma così in un oracolo lirico, l’asciugacapelli diventa uno strumento sacro per spargere brillantini e all’improvviso le due si ritrovano in una lavatrice purificatrice. Con magiche (dis-)apparizioni, rituali trash ed estetica scintillante Santa e Glitter invita tutti a brillare. Corda verticale, trapezio statico, sospensione capillare e teatro fisico le discipline circensi in scena.

Di e con Ana Maria Alcocer e Caro Wuttke
Supporto Sisus Sirkus, Pecda, Zirkusquartier
Occhio esterno Marianna de Sanctis
Produttrice Farina Berndt
Prodotto da Cia. Bruta Bruja
Co-Produzione Sisus Sirkus, Zirkusquartier
Con il sostegno di Casa del Circo Contemporaneo di Fondazione Cirko Vertigo nell’ambito del Progetto Triennale Interregionale Artisti nei territori 2022-2024

durata 45'

HANDLE WITH CARE – FUNA

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Funa
04 > 08 Dicembre 2023
19:00

PRIMA NAZIONALE

4>5 dicembre Stagione teatrale
6>8 dicembre Nice Festival Torino

Nice Festival Torino


NICE + Stagione teatrale
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino

biglietteria

ingresso intero 6 euro
info biglietteria

Immagini sfocate, scatti rubati, incontri e separazioni, tracce di ricordi che si mescolano e si sovrappongono come un affresco in continua evoluzione delle esperienze umane. In un tempo non lineare e frammentato, le scene emergono e scompaiono, creando un intreccio di momenti effimeri e suggestioni. 

Handle with care di Funa, collettivo di danza e danza verticale che nasce nel cuore del sud Italia, a Napoli, nel 2018, è un archivio, un viaggio nel tempo, dove le memorie si trasformano in tracce tangibili di un passato che si dissolve e si riforma incessantemente.

Regia e Coreografia Maria Anzivino, Ginevra Cecere, Viola Russo
Musica Julia Primicile Carafa
Produzione FUNA
Coproduzione blucinQue/Nice
Con il sostegno di ArtGarage e della Casa del Circo Contemporaneo di Fondazione Cirko Vertigo nell’ambito del Progetto Triennale Interregionale Artisti nei territori 2022-2024

durata 30'

24OREX24MINUTI

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Raffaele Irace
24 > 25 Novembre 2023
dal 24 Novembre ore 20:00 al 25 Novembre ore 21:00

Stagione Teatrale
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

Due artisti trascorrono 24 ore insieme nello spazio chiuso di un teatro, che non possono lasciare, dormendo e mangiando sul palcoscenico. Durante questo lasso di tempo, sviluppano un concept e creano una performance (della durata di almeno 24 minuti), che viene presentato dal vivo sul palco un’ora dopo la scadenza delle 24 ore. La performance non ha limitazione stilistica alcuna, ma la danza è prevalente.

Durante tutte le 24 ore, anche di notte e al mattino presto, il pubblico può essere presente in sala e assistere alle prove, interagire con gli artisti e dare input per la creazione dello spettacolo, consegnando suggerimenti sotto forma di testo scritto su un foglio.

Gli artisti scelgono se tenere conto o meno di questi suggerimenti. Una videocamera trasmette in streaming on line le 24 ore di prova e lo spettacolo e una chat room collega lo spazio esterno con lo spazio interno del teatro, consentendo al pubblico di interagire con gli artisti anche tramite chat. Il risultato della restituzione dopo le 24 ore non è prestabilito e gli artisti hanno piena libertà creativa. A causa delle restrizioni spaziali e temporali, della privazione del sonno, della costante osservazione e presenza del pubblico e della pressione a cui sono sottoposti gli artisti per realizzare un vero e proprio spettacolo, in un così breve lasso di tempo, si rendono visibili e tangibili i processi mentali, fisici, umani, che normalmente vengono diluiti durante una regolare produzione di danza.

Raffaele Irace, creatore del format 24 Ore X 24 Minuti, è direttore della programmazione danza presso il Gallus Theater di Francoforte, fondatore del festival di danza “Solocoreografico" e del format “Impro_Ring”. Particolarmente interessato alla ricerca della danza nei suoi vari aspetti e forme espressive, sviluppa format artistici ideali come piattaforma espressiva per gli artisti e per agevolare il networking tra i professionisti della danza. Studia all'Accademia di Danza del Teatro Nuovo Torino, in Italia, e all'École-Atelier Rudra di Maurice Béjart - Losanna, in Svizzera. Nel 2005 consegue la Laurea in DAMS presso l'Università degli Studi di Torino. Irace è stato danzatore solista per la Compagnia di Danza Teatro Nuovo di Torino, il Tanztheater Regenbogen di Koblenz, il Teatro di Stato di Kassel, il Teatro di Stato di Braunschweig e il Teatro di Stato Gärtnerplatz a Monaco di Baviera, in Germania. Durante la sua carriera internazionale in Europa tra Italia, Germania, Belgio e Francia, danza le opere di grandi maestri della coreografia come Robert North, Mats Ek, Renato Zanella, Austin Hartel, Carolyn Carlson, Jacopo Godani, Maurice Béjart, William Forsythe e molti altri. Irace ha creato coreografie per la danza, l'opera e il teatro ed è attivo come maestro di ballo in diverse compagnie nel mondo.

Un format di Raffaele Irace
Un progetto Associazione Culturale Supernova
in coproduzione con blucinQue/Nice

durata 24 ore

Sembra Amleto – Francesco Zaccaro/IAC

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Francesco Zaccaro/IAC
10 Novembre 2023
21:00

Stagione Teatrale
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 euro
ingresso ridotto 9 euro
info biglietteria

Una sedia. Sei tombe. Un naso rosso. Un uomo seduto in attesa. È così che si apre la scena dell’Amleto di Francesco Zaccaro. La tragedia si è svolta. Tutto è già avvenuto. Il tempo è motore dell’azione scenica: sfalsato, distorto. Amleto conta i minuti alla sua morte, preparando, infine, il suo loculo. La morte è lì davanti che guarda. La sua tomba aspetta che si riempia del personaggio. L’attore in scena detta i tempi di un dramma conosciuto e tenta in maniera svogliata di ripercorrerne i passaggi cruciali. È farsa? È grottesco? È clownesco? Un’imperfetta ricostruzione del dramma Shakespeariano è necessaria perché l’attore arrivi a concludere il gioco, a togliersi il naso, a morire. Il personaggio muore, non l’uomo, che ha ancora qualcosa da dire alla madre defunta. È a lei, sulla sua tomba, che vomiterà addosso parole segrete, logorate dal buio, insudiciate dai troppi silenzi. Confessa. L’Amleto di Francesco Zaccaro corre su un filo immaginario, sospeso tra realtà e finzione, teatro e rappresentazione, vita e morte, attore e personaggio, cercando di improvvisare delle evoluzioni: “Il filo non è ciò che si immagina. Non è l’universo della leggerezza, dello spazio, del sorriso. È un mestiere. Sobrio, rude, scoraggiante”. [Philippe Petit].

Scritto e interpretato da Francesco Zaccaro
Diretto da Ivano Picciallo
Scene di Alessandra Solimene Luci di Joseph Geoffriau
Organizzazione Sonia Polimeno
Produzione IAC Centro Arti Integrate / Malmand teatro
Fotografie Anita Martorana

durata 55'

DansCirque – Tre movimenti sull’identità – BLUCINQUE

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blucinQue
12 Novembre 2023
18:00

Stagione Teatrale
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 euro
ingresso ridotto 9 euro
info biglietteria

In DansCirque si alternano nuove messe in scena con una colonna sonora in tre movimenti per violoncello ed elettronica di Bea Zanin, presentate da Ivan Ieri. Solo Due con Alexandre Duarte, Coppelia Project con Elisa Mutto e Michelangelo Merlanti e Missione Priscilla con Vladimir Ježić sono gli estratti delle ultime produzioni di compagnia blucinQue diretta da Caterina Mochi Sismondi.

Un solo di danza, un solo di musica: Solo Due. Una ricerca dell’identità in un corpo unico e frammentato, doppio. Una suite per corpo, elettronica e violoncello, dove il dialogo speculare tra lo strumento musicale la voce e il movimento umano trovano un punto d’incontro nello spiazzamento, nella fragilità, nel limite, nell’effimero istante compiuto del momento sonoro che parte e riparte da frammenti cinematografici. Con Alexandre Duarte e le musiche di Beatrice Zanin.  

In Coppelia Project, ispirato al celebre balletto Coppelia – La ragazza dagli occhi di smalto, la danzatrice e acrobata Elisa Mutto unisce le tecniche della danza e della contorsione alla sospensione capillare, mossa dall’artista e rigger Michelangelo Merlanti. 

Missione Priscilla è un lavoro sui contrasti che sarà portato in scena dall’artista croato Vladimir Ježić: vero/falso, naturale/costruito, maschile/femminile, improvvisato/coreografato sono i concetti su cui si costruirà la nuova messa in scena, anche a partire da immagini iconiche dell’omonimo film e dell’immaginario drag.  

Direzione Caterina Mochi Sismondi
Creazione e performance Alexandre Duarte, Elisa Mutto, Michelangelo Merlanti, Vladimir Ježić
Musiche Bea Zanin
Presenta Ivan Ieri
Produzione blucinQue/Nice

durata 60'

Solocoreografico YOUth – Selezione Giovani – Solo Dance Festival

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SOLOCOREOGRAFICO - Solo Dance Festival
27 Marzo 2022
11:00
info biglietteria