La Vertigine di Giulietta

La Vertigine di Giulietta

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blucinQue
07 Aprile 2018
21:00

arteven Teatro Comunale
Piazza Cavour, 45011 Adria
info biglietteria

Dopo le presentazioni degli studi Relation#1, Relation#2 e Il Volo di Giulietta, come tre tappe di indagine sul concetto di relazione, in occasione della serata benefica a favore del progetto Lions “Bambini NuoviPoveri”, sostenuto da 21 club Lions di Torino e prima cintura e finalizzato a supportare famiglie in stato di disagio con bambini in tenera età, la compagnia blucinQue, diretta dalla regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi, presenta un’ultima fase del processo con Vertigine di Giulietta#3, punto di unione e di presentazione del percorso realizzato fino ad oggi.

Vertigine di Giulietta è volo, perdita di equilibrio, continua oscillazione, tensione e spiazzamento amoroso, in una costante ricerca del movimento tra teatrodanza e discipline circensi.
Nella “vertigine amorosa” trovano spazio 4 cerchi aerei, delle clave, degli strumenti musicali, insieme a una roue cyr, uno specchio e delle sedie: scenografia onirica e sonora, insieme alla danza e all’uso della voce, che riportano segmenti del testo di Shakespeare in una scrittura ritmica che alterna pezzi di Prokofiev a musiche live di batteria ed elettronica, eseguite da Patrizia Oliva e Stefano Giust, musicisti in scena insieme alle due attrici e ai cinque performer, danzatori e circensi, coinvolti tutti nella composizione fisica e musicale.

Il lavoro debutterà nel 2018 in versione definitiva e avrà le sua ultime tappe di residenza presso il Centre Regional des Arts du Cirque de Lomme in Francia nel mese di ottobre e al Café Müller di Torino in gennaio.

Regia e coreografia Caterina Mochi Sismondi
Con Rio Ballerani, Elisa Mutto, Jonnathan Rodriguez Angel, Lukas Vaca Medina, Andrea Paola, Francesca Netto, Marta Isabella Rizi, Patrizia Oliva e Stefano Giust
Produzione blucinQue e Qanat Arte e Spettacolo
Si ringraziano Lavanderia a Vapore, La Corte Ospitale e il festival Teatro e Letteratura

SOUND CREATION AL MUSEO ETTORE FICO

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29 Ottobre 2016
17.00

LIVING CIRCUS Museo Ettore Fico, Torino Via Francesco Cigna, 114
info biglietteria

Sound Creation è un estratto di We 273”,  lavoro sulla composizione e sulla relazione tra suono e movimento ispirato all’opera più famosa di John Cage  oggetto di riflessione da parte della compagnia blucinQue.

Prendono vita i personaggi attraverso un tempo preciso, creano un ritmo, si interrompono, presentano frammenti della loro personalità, danzano le loro storie scandite al battere del silenzio. Corpi che risuonano, andando a comporre una partitura musicale originale, creata in scena, “ogni cosa ha uno spirito e quello spirito può essere liberato trasformando qualsiasi cosa in vibrazione”.
L’attrezzo circense come strumento musicale, che vibra e risuona. Noi e il silenzio, noi e la relazione col suono e l’ambiente circostante. Una sorta di perdita di coscienza momentanea e di indagine sullo spiazzamento e la relazione. Tutto è silenzio, un silenzio che si muove e risuona e porta alla composizione musicale e alla scoperta sulla scena. Roue cyr e filo teso, un violoncello e il suono del cuore… dialogano di fronte all’ascoltatore, creando un climax emozionale, un quadro caratterizzato da linearità e pulizia. Poi le stesse immagini vengono scomposte, nel tentativo dei personaggi di liberarsi e ritrovare respiro e un nuovo battito d’ali e di musica.

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blucinQue

Compagnia diretta dalla regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi in un percorso di ricerca personale, in equilibrio tra tradizione e sperimentazione, teatro di parola e movimento e attraverso diversi settori della creatività contemporanea: teatro danza, letteratura, arti visive, produzione musicale e performance. Con VertigoSuite# vince il bando “NEXT” che viene presentato al Piccolo Teatro di Milano nell’ottobre 2015. A luglio lo spettacolo è stato presentato al festival Avignone OFF, dopo una residenza in Francia alla Cascade e successivamente al Festival Civitanova Danza.

regia e coreografia Caterina Mochi Sismondi
con Giulia Lazzarino, Jonnathan Rodriguez Angel, Kevin Lukas Vaca Medina,
archi Patrizia Oliva
musica Albert Fratini
produzione blucinQue, Qanat Arte e Spettacolo
con il supporto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e La Cascade Pôle National des Arts du Cirque

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blucinQue

Compagnia diretta dalla regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi in un percorso di ricerca personale, in equilibrio tra tradizione e sperimentazione, teatro di parola e movimento e attraverso diversi settori della creatività contemporanea: teatro danza, letteratura, arti visive, produzione musicale e performance. Con VertigoSuite# vince il bando “NEXT” che viene presentato al Piccolo Teatro di Milano nell’ottobre 2015. A luglio lo spettacolo è stato presentato al festival Avignone OFF, dopo una residenza in Francia alla Cascade e successivamente al Festival Civitanova Danza.

regia e coreografia Caterina Mochi Sismondi
con Giulia Lazzarino, Jonnathan Rodriguez Angel, Kevin Lukas Vaca Medina,
archi Patrizia Oliva
musica Albert Fratini
produzione blucinQue, Qanat Arte e Spettacolo
con il supporto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e La Cascade Pôle National des Arts du Cirque

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blucinQue

Compagnia diretta dalla regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi in un percorso di ricerca personale, in equilibrio tra tradizione e sperimentazione, teatro di parola e movimento e attraverso diversi settori della creatività contemporanea: teatro danza, letteratura, arti visive, produzione musicale e performance. Con VertigoSuite# vince il bando “NEXT” che viene presentato al Piccolo Teatro di Milano nell’ottobre 2015. A luglio lo spettacolo è stato presentato al festival Avignone OFF, dopo una residenza in Francia alla Cascade e successivamente al Festival Civitanova Danza.

regia e coreografia Caterina Mochi Sismondi
con Giulia Lazzarino, Jonnathan Rodriguez Angel, Kevin Lukas Vaca Medina,
archi Patrizia Oliva
musica Albert Fratini
produzione blucinQue, Qanat Arte e Spettacolo
con il supporto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e La Cascade Pôle National des Arts du Cirque

CIRCOFOLLIA PER “TEATRI APERTI”

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22 Ottobre 2016
21.00

LIVING CIRCUS Lavanderia a Vapore, Collegno Corso Pastrengo, 51
info biglietteria

Sabato 22 ottobre nell’ambito della giornata “Teatri aperti”, iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dall’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, in collaborazione con SIAE è andato in scena lo spettacolo di Cirko Vertigo “Circofollia”.

In tutta Italia più di 100 teatri hanno aperto le loro porte al pubblico per iniziative gratuite di vario genere: dagli spettacoli di teatro e danza ai concerti e alle opere liriche, dalle visite guidate alle prove aperte, dagli incontri con registi e artisti ai laboratori, e poi convegni, letture, conferenze e molto altro. In questa cornice, Cirko Vertigo, in scena alla Lavanderia a Vapore di Collegno, ha offerto gratuitamente al pubblico lo spettacolo Circofollia. Lo spettacolo ha registrato il tutto esaurito e oltre cento spettatori non hanno potuto assistervi.

PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO

Circofollia porta in scena una serie di esibizioni mozzafiato in grado di sorprendere e stupire. 60 minuti di gioiosa follia circense, una serata condotta ironicamente da Luisella Tamietto (cofondatrice de Le Sorelle Suburbe) che proporrà alcuni personaggi storici del suo inesauribile repertorio, dalla segaligna insegnante di inglese dalla pittoresca pronuncia, alla sposina abbandonata sull’altare, alla suora maestra di canto.

Gli artisti di circo accettano costantemente il rischio e la sfida di mettersi in gioco nel continuo instancabile tentativo di superare i propri limiti. Per vocazione sono soliti infrangere i teoremi della fisica, sovvertire le regole del senso comune, capovolgere le aspettative del pubblico, giocando sul filo di una comicità eccentrica, di uno humour che sfiora l’assurdo in cui viene meno il confine tra artista e spettatore, tra finzione, magia e realtà.

Dalla Scozia Ewan Colsell gioca con oggetti pericolosi, dalle delicate sfere di cristallo, alle spaventose motoseghe. Si libera come Houdini dalle camicie di forza per investire il palco da una cascata di scintille generate da una smerigliatrice che manipola sulla superficie della propria chitarra elettrica con la disinvoltura di una rockstar invasata. Ewan oscilla tra i ruoli del clown, del circus freak, del giocoliere e del mimo, senza mai fermarsi per non essere identificato, inafferrabile e multiforme con un cartoon. Altrettanto camaleontico Davide Baldassarri ironico giocoliere e poetico fantasista che ha fatto della versatilità il suo punto di forza. Che dia forma a bolle di sapone sempre più grandi o che faccia volteggiare in aria clave e cappelli, Davide non perde mai la sua verve comica, la capacità di catturare l’attenzione dello spettatore e di portarlo in mondi diversi.

 Il tasso adrenalinico dello spettacolo aumenta con le performance al filo teso di Jonnathan Angel (Colombia), virtuoso del filo teso e alla ruota canadese di Vitor Dias (Brasile).

La serata sarà arricchita dagli interventi comici, surreali e scorretti di Luisella Tamietto, attrice comica del gruppo torinese Le Sorelle Suburbe che opera da anni nel campo del teatro comico di movimento. Si è diplomata presso la scuola di teatro di movimento Philippe Gaulier a Parigi nel 1987. Oltre alla tournée teatrale con le proprie produzioni di teatro comico, ha lavorato nella trasmissioni Markette e Chiambretti Night con Piero Chiambretti su La7 e Canale5 e in numerose produzioni teatrali e televisive.

Spettacolo a ingresso libero sino a esaurimento dei posti disponibili, in collaborazione con Piemonte dal Vivo e con il Comune di Collegno, nell’ambito della Giornata del Teatro

Loghi Giornata del Teatro

 

 

  • Produzione: Cirko Vertigo
  • Con Luisella Tamietto e gli artisti di Cirko Vertigo Davide Baldassarri, Ewan Colsell, Vitor Dias  e Jonnathan Rodriguez Angel

 

FUORI AL NATURALE

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16 Ottobre 2016
16.00

LIVING CIRCUS Fonderie Limone, Moncalieri (TO) Via Pastrengo, 88
info biglietteria

Lo spettacolo “Fuori al naturale” scritto e interpretato da Edvige Ungaro e Damian Elencwajg narra una storia d’amore e di equilibrio,  basato sulla fiducia, sull’essere sostenuti l’un l’altro. Racconta la storia di un uomo che ogni mattina si sveglia e aspetta la donna della sua vita, la cerca tra gli sguardi e i corpi di tutte le donne che incontra, finché un giorno lei appare; é lei che indosserà il vestito che lui porta sempre con sè , é a lei che calzeranno le scarpe che lui conserva con cura.

Lui invita lei nel suo mondo, i due personaggi si conoscono, si innamorano su di un filo, un mondo parallelo alla realtà, sarà la forza e la voglia di stare insieme che li terrà in equilibrio. Guardando fisso avanti a sè e ricordandosi che potrá sempre esserci lì qualcuno al nostro fianco pronto a darci la mano e percorrere parte del cammino insieme, anche se in un mondo totalmente al di fuori della realtà, un mondo fuori …ma al naturale!

E come in ogni antico racconto anche questa storia vuole un principio e una fine; solitamente l’eroe e l’eroina dopo aver passato tutte le prove o morivano o si sposavano; tra l’inevitabilità della morte e la continuità della vita , scegliamo la seconda affinché possiate ancora vedere questo spettacolo in giro per il mondo.

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Di e con: Emma Edvige Ungaro e Damian Elencwajg

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Di e con: Emma Edvige Ungaro e Damian Elencwajg

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Di e con: Emma Edvige Ungaro e Damian Elencwajg

TIDA “QUINTETTO”

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08 Ottobre 2016
ore 00:00

LIVING CIRCUS Chalet Allemand, Grugliasco Parco Le Serre, Via T. Lanza, 31
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Il “5”, nell’esoterismo, è il numero che simboleggia la vita universale, l’individualità umana, la volontà, l’intelligenza, l’ispirazione e il genio.
Simboleggia anche l’evoluzione verticale, il movimento progressivo ascendente. Per l’esoterismo il “5” è il numero dell’uomo come punto mediano tra terra e cielo, e indica che l’ascensione verso una condizione superiore è possibile.
Esso contiene la sintesi dei cinque sensi, il numero delle dita di un uomo, è la base decimale matematica, è il numero del pentacolo ed il numero della stella a cinque punte.
Si tratta di una cifra dell’uomo, a cui gli uomini hanno attribuito significati trascendentali fin dalla notte dei tempi.
Ma oggi c’è la crisi…

Recensione dello spettacolo (da Campadidanza)

Al Teatro Stabile di Innovazione, Galleria Toledo, di Napoli è approdato il lavoro di Marco Chenevier, danzatore e coreografo del TIDA (teatro instabile d’Aosta). Marco è un giovane artista, simpatico, ironico, che vuole portare innovazione contenutistica, stilista e qualitativa sulla scena della danza contemporanea attuale, mischiando drammaturgia al movimento ed alla performance, sperimentando che arte significa mettere in scena la realtà della vita, delle emozioni che si vivono tutti i giorni in un mondo dinamico ed a volte pesante.

Purtroppo il pubblico napoletano non riesce ancora ad essere curioso delle nuove proposte e finisce per affollare solo i soliti spettacoli dei “grandi nomi” e quindi, a vedere Quintetto di Chenevier eravamo in pochi ma l’artista è riuscito a creare una situazione di profonda intimità, di voglia di conoscenza e di relazione, seppur molti spettatori si conoscessero già.

Marco, vestito con una tuta, umilmente, si presenta sul palco e comincia a parlare ringraziando il teatro per averlo ospitato. Tornato dietro le quinte per prepararsi all’inizio dello spettacolo, riappare subito sul palco, sempre in tuta, con una borsa gialla che poggia a terra.

Racconta, allora, che il resto dei danzatori non è potuto venire a causa del taglio dell’80% sulle retribuzioni tersicoree e che, dunque, lo spettacolo necessita di tecnico del suono, delle luci e degli altri interpreti, mentre lui eseguirà le sue parti con il suo costume di scena che ha nella borsa.

Lo spettacolo, rivela Marco, è una sperimentazione sulla ricerca scientifica ed il teatro, esplorando la figura di Rita Levi Montalcini, interpretata dallo stesso Marco. Marco parla con ironia, un po’ di amarezza, ma forte concentrazione e presenza: è già in performance, già danza.

Una volta stabilito il cast, spiega la scaletta dello spettacolo, mentre intanto si trasforma nella Montalcini. Esce dalla quinta a passo lento, simulando l’andamento di una vecchia signora e qui non parla più ma è come se parlasse. Si avvicina lento al centro del palcoscenico e recita il monologo finale del film “Blade Runner” (“Ho visto cose che voi umani…”)

Sembra subito crearsi un’atmosfera di magia: tutti eseguono i loro compiti in maniera impeccabile e la danza di Marco è fluida, morbida, ricercata, sperimenta delicatamente il supporto del pavimento e diventa autentica e sentita, emotiva e spirituale.

Egli sperimenta, allora, il forte legame tra drammaturgia e performing art, dove il gesto e la danza non sono affatto penalizzati, ma anzi rivivono di autenticità, chiarezza e spontaneità.

La danza di Marco attraversa i livelli e gli stati fisici ed il movimento univoco del corpo si genera a partire da un singolo impulso, il respiro è continuo e morbido. Il corpo è, dunque, “disponibile”, come lui stesso ha definito nella descrizione del workshop che sta tenendo in questi giorni presso il centro Körper, disponibile ad accogliere e l’anima danza anch’essa nelle ossa e nelle articolazioni.

Ecco che un accadimento che simboleggia la forte crisi attuale nel mondo dello spettacolo diventa spunto drammaturgico per costruire uno spettacolo insieme al pubblico che si scopre performer.

Questo và aldilà del teatro, è un motore innovativo che crea arte a partire dalle mozioni intime, dai sentimenti ed è la riscoperta originaria dell’esigenza del danzatore e del coreografo.

Marco lavora, così, sulla rottura delle classiche drammaturgie della danza contemporanea e vuole andare su un canale completamente altro rispetto a quelli che sono i due filoni attuali della scena coreografica, quello troppo “intellettualista”, dove la danza viene penalizzata e quello neo-classico in cui i movimenti sembrano essere solo sfoggio di virtuosismo, senza connessione emozionale e spirituale.

La vera danza contemporanea è quella che racconta, ma non nel senso che segue un forte filone narrativo, ma nel senso che racconta i sentimenti reali degli uomini trasportati nell’astrattezza del gesto e del movimento. I movimenti allora sono performativi, reali ed autentici perché esistono in quel momento e si verificano in maniera vera, fisica e sperimentale, perché le possibilità di azione e re-azione del corpo sono infinite.

Nel lavoro di Chenevier, tutto ciò appare molto chiaro ed anche la parola ed il suono diventano movimento proprio come pensava il grande teorico del movimento, Rudolf Laban, che individuò la relazione tra suono, parola e danza e definì che il corpo, muovendosi, disegna le sue traiettorie spaziali in una varietà data di possibilità.

Il Teatro di Marco Chenevier è, dunque, una forma di teatro aperta in cui l’arte vive di emozioni vissute. Quando racconta dell’accaduto, o interpreta la Montalcini, o danza, rende tutto vitale, tutto diventa movimento, dinamica ed espressione e la voce e la danza rivelano il loro significato originario.

Credo che la danza contemporanea debba uscire da una forte sterilizzazione creatasi negli ultimi anni e debba nutrirsi sempre del nuovo, attingendo a quello che succede nella vita e rendendolo drammaturgia e movimento.

Al termine dell’esibizione, il coreografo ha donato al pubblico un assaggio dello spettacolo dei giorni successivi, dal titolo molto complesso, come lui stesso ha definito, La scelta- Beati pauperes in spiritu- Eckhart Project, danzando sulle note di Bach e regalando ancora emozioni divine.

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Produzione: TIDA – Théâtre Danse con il sostegno del MIBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e dell’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Valle d’Aosta
Regia e messinscena: Marco Chenevier
Coreografa: Marco Chenevier
Interprete: Marco Chenevier
Spettacolo vincitore del primo premio per la danza contemporanea al “Sarajevo Winter festival “ 2013, secondo classifcato al “Next Generation festival” 2013 di Padova, secondo premio del pubblico al Mess Festival 2015 di Sarajevo e vincitore del Be Festival 2015 di Birmingham.

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Produzione: TIDA – Teatro Instabile Di Aosta
con il sostegno del MIBAC – Ministero dei beni e delle attività culturali e dell’Assessorato Istruzione e Cultura della
Regione Valle d’Aosta
Regia e messinscena: Marco Chenevier e Smeralda Capizzi
Coreografa: Marco Chenevier
Interprete: Marco Chenevier

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Produzione: TIDA – Teatro Instabile Di Aosta
con il sostegno del MIBAC – Ministero dei beni e delle attività culturali e dell’Assessorato Istruzione e Cultura della
Regione Valle d’Aosta
Regia e messinscena: Marco Chenevier e Smeralda Capizzi
Coreografa: Marco Chenevier
Interprete: Marco Chenevier

VERTIGO JAM SESSION

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Cirko Vertigo
27 Aprile 2014
dalle ore 15.00

Living Circus Esedra dell’Ortofrutta, Piazza della Repubblica, Torino
info biglietteria

CHARIVARI

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03 Maggio 2014
dalle ore 16.00

Living Circus Centro Storico, Chieri (TO)
info biglietteria

NANIROSSI e MC FOIS + IL MANGIASPADE

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[:it]NANIROSSI e MC FOIS + IL MANGIASPADE[:]
04 Maggio 2014
dalle ore 15.00

Living Circus Ivrea
info biglietteria

ZENZERO

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Milo & Olivia / Cirko Vertigo
11 Maggio 2014
17.30

Living Circus Chapitombolo, Monale (AT)
info biglietteria

ZENZERO

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Milo & Olivia / Cirko Vertigo
18 Maggio 2014
15.00

Living Circus Spaziobizzarro, Casatenovo (LC)
info biglietteria