I NANIROSSI IN SOGNI IN SCATOLA

I NANIROSSI IN SOGNI IN SCATOLA

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04 Marzo 2016
20.30

CROSSING Teatro Le Serre, Grugliasco Via Tiziano Lanza, 31
info biglietteria

Sogni in scatola è un mondo fatto di cartone, scatole e imballaggi. Uno spettacolo in cui tutto è possibile. Due piccoli e buffi personaggi saranno complici di enormi creazioni, tutto ai loro occhi è gigante e fuori misura come agli occhi di un bambino. Ed è con questo sguardo che riusciranno ad immaginare realtà incredibili, divertendosi a vestire i panni della tradizione e della contemporaneità, trasportando il pubblico in un divertente viaggio surreale. Una scatola può rappresentare tante cose: una spedizione, un trasloco o anche solo contenere dei sogni. Una scatola può diventare all’occorrenza qualsiasi cosa…basta una buona dose di fantasia ed immaginazione.

La scenografia dello spettacolo è composta da imballaggi e scatole di cartone che invadono letteralmente la scena. Infatti l’unico componente dell’universo nel quale i personaggi si muovono sono gli imballaggi. Simbolo straordinario della nostra società attraverso gli oggetti e le forme che può prendere saranno affiancati dall’utilizzo delle tecniche di manipolazione, di mano a mano (acrobatica in coppia) e clownerie. In un mondo figlio della rivoluzione consumistica dell’usa e getta, dove il bisogno è diventato essenziale ed ha sostituito la ragione per far posto all’assurdo viene naturale difendersi ritornando ad un universo primordiale fatto di ingenuità e fantasia infantile… in fondo basta poco per essere felici. Sogni in scatola è l’esito di una residenza artistica presso il Centro per le Arti del Circo “Arc en Cirque” di Chambéry.

Spettacolo presentato nell’ambito del Progetto di residenza artistica “Casa del Circo Contemporaneo”  Progetto Triennale Interregionale 2015/2017 in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014

[:en]

[:fr]

La compagnia NANIROSSI nasce nel 2003 dall’incontro di Matteo Mazzei e Elena Fresch. Entrambi si sono diplomati presso la Scuola di Cirko Vertigo. Hanno poi proseguito la loro formazione presso l’Ecole de Cirque de Sion, specializzandosi nella tecnica dell’acrobatica mano a mano. Lungo il loro cammino hanno ricevuto molti premi e menzioni, tra cui il primo premio della giuria al Clown Festival di Sestriere (2004), il primo premio della giuria (Selciato d’Oro) al Festival Ascona (Svizzera) e il premio della giuria al Milano Clown Festival (2013). Per i Nanirossi il Circo, o meglio il tendone da Circo, è un palcoscenico magico e accettano sempre volentieri scritture in circhi tradizionali tra un contratto teatrale e una festival in strada. La loro ecletticità e la capacità di utilizzare con disinvoltura vari linguaggi artistici li ha portati ad esibirsi sul palco dell’Arena di Verona, al Teatro Regio di Torino e di Parma, negli studi di Rai Uno, alla Cavallerizza Reale di Torino, nella pista del Golden Circus Festival di Liana Orfei e sulle strade di tutto il mondo.

www.nanirossi.it

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La compagnia NANIROSSI nasce nel 2003 dall’incontro di Matteo Mazzei e Elena Fresch. Entrambi si sono diplomati presso la Scuola di Cirko Vertigo. Hanno poi proseguito la loro formazione presso l’Ecole de Cirque de Sion, specializzandosi nella tecnica dell’acrobatica mano a mano. Lungo il loro cammino hanno ricevuto molti premi e menzioni, tra cui il primo premio della giuria al Clown Festival di Sestriere (2004), il primo premio della giuria (Selciato d’Oro) al Festival Ascona (Svizzera) e il premio della giuria al Milano Clown Festival (2013). Per i Nanirossi il Circo, o meglio il tendone da Circo, è un palcoscenico magico e accettano sempre volentieri scritture in circhi tradizionali tra un contratto teatrale e una festival in strada. La loro ecletticità e la capacità di utilizzare con disinvoltura vari linguaggi artistici li ha portati ad esibirsi sul palco dell’Arena di Verona, al Teatro Regio di Torino e di Parma, negli studi di Rai Uno, alla Cavallerizza Reale di Torino, nella pista del Golden Circus Festival di Liana Orfei e sulle strade di tutto il mondo.

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La compagnia NANIROSSI nasce nel 2003 dall’incontro di Matteo Mazzei e Elena Fresch. Entrambi si sono diplomati presso la Scuola di Cirko Vertigo. Hanno poi proseguito la loro formazione presso l’Ecole de Cirque de Sion, specializzandosi nella tecnica dell’acrobatica mano a mano. Lungo il loro cammino hanno ricevuto molti premi e menzioni, tra cui il primo premio della giuria al Clown Festival di Sestriere (2004), il primo premio della giuria (Selciato d’Oro) al Festival Ascona (Svizzera) e il premio della giuria al Milano Clown Festival (2013). Per i Nanirossi il Circo, o meglio il tendone da Circo, è un palcoscenico magico e accettano sempre volentieri scritture in circhi tradizionali tra un contratto teatrale e una festival in strada. La loro ecletticità e la capacità di utilizzare con disinvoltura vari linguaggi artistici li ha portati ad esibirsi sul palco dell’Arena di Verona, al Teatro Regio di Torino e di Parma, negli studi di Rai Uno, alla Cavallerizza Reale di Torino, nella pista del Golden Circus Festival di Liana Orfei e sulle strade di tutto il mondo.

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CIRKO VERTIGO VINCE LA GRU D’ORO 2015

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È Cirko Vertigo, il vincitore della Gru d’Oro per l’anno 2015. L’ambito premio della Città di Grugliasco, giunto alla 16a edizione, è stato assegnato venerdì 29 gennaio, nell’aula del Consiglio Comunale, nell’ambito dei festeggiamenti patronali di San Rocco. Il premio annuale è assegnato a cittadini, gruppi, associazioni, aziende grugliaschesi che, con il loro operato, onorano e fanno conoscere Grugliasco. La Gru d’oro è attribuita da una giuria composta dal consiglio direttivo della Cojtà Gruliascheisa e dal sindaco della città, Roberto Montà. A ritirare il premio Luisella Tamietto cofondatrice del progetto artistico della scuola di Cirko Vertigo.

«Abbiamo deciso di premiare Cirko Vertigo – spiega Andrea Colognese, presidente della Cojtà Gruliascheisa – per aver ampliato e diffuso il concetto che il Circo non è solo divertimento, spettacolo, emozione, ma anche arte, scuola di vita, talento e cultura: un’opportunità̀ di crescita umana e professionale per tanti giovani che, grazie alla preparazione, prendono parte a spettacoli teatrali, opere liriche, eventi in piazza, programmi televisivi, inaugurazioni e festeggiamenti».

Nella motivazione data dalla giuria si legge: “Il Premio è meritato per aver portato il mondo a Grugliasco e Grugliasco nel mondo con Sul Filo del Circo il più̀ importante festival di circo contemporaneo d’Italia che nel luglio 2015 ha prodotto 26 spettacoli con 15 titoli e 9 prime nazionali, 150 artisti provenienti dall’Europa, da Russia, Argentina, Brasile, Stati Uniti e Cile, con un successo di pubblico travolgente e rassegne come Eccentrika, corsi ed eventi tematici e interventi artistici per qualsiasi target. Per essere diventata, con la creatività, la passione e il faticoso lavoro del fondatore Paolo Stratta, della cofondatrice del progetto artistico Luisella Tamietto, dei collaboratori, degli insegnanti e degli allievi stessi, una grande scuola internazionale che ha conseguito per meriti il titolo nazionale, unica in Italia, di accademia!”

«Anche quest’anno – conclude Colognese – il premio la Gru d’Oro ha visto numerose candidature meritevoli e anche per il 2015, come per tutte le altre edizioni, il premio è stato assegnato ad una importante realtà grugliaschese che si distingue in modo particolare per dare lustro alla nostra città. Un complimento ed un ringraziamento a Paolo Stratta e a tutto il Cirko Vertigo per l’instancabile attività, ai quattordici candidati motivo di orgoglio della nostra città, all’amico Angelo Cauda e a tutti coloro che sono intervenuti e che partecipano alle numerose attività della Cojtà Gruliascheisa».

«Un grande ringraziamento per questo premio che riceviamo con enorme orgoglio – afferma Paolo Stratta – La Gru d’Oro sancisce un’amicizia profonda e una relazione intima e quo- tidiana con il territorio. Senza Grugliasco il nostro progetto non avrebbe ottenuto gli straordinari successi di questi anni e senza Cirko Vertigo la Città avrebbe meno notorietà nazionale e internazionale, senza dimenticare quanto sia pulsante e vitale la nostra attività che parte dal Parco Culturale Le Serre, grazie a una precisa scelta che fu di Roberto Montà e Marcello Mazzù”».

Foto di Aleksandar Pizzul ed Elisa Ferrari