RISA & RIEN

Elisa Mutto e Rio Ballerani si sono conosciuti all’interno della Scuola  di Cirko Vertigo, dove si sono diplomati nel 2015. Nei due anni di scuola hanno potuto lavorare in molti spettacoli, creando numeri e collaborando attivamente, spesso in coppia. Alla fine dei due anni, nello spettacolo finale “Exit” hanno realizzato un numero basato sulle loro specialità: cerchio aereo (Elisa Mutto) e tessuto aereo (Rio Ballerani). Le due esibizioni erano collegate da una piccola storia divertente, della durata di 15 minuti, che amalgamava e valorizzava il lavoro dei singoli.

Hanno deciso poi di riprendere in mano il lavoro del 2016, apportando  però modifiche stimolate dal confronto e dalla collaborazione con tecnici e registi esterni e dalla principale regia di Luisella Tamietto al fine di creare uno spettacolo da poter proporre in festival all’aperto o in teatri e piccoli chapiteau.

IL PROGETTO DI SPETTACOLO

Tra discipline aeree come cerchio, tessuto, trapezio doppio e mano a mano, “Risa e Rien” raccontano la storia di due personaggi: una “Pin up” e il classico ragazzo tutto giacca di pelle, innamorato di se stesso e della sua vespa 50special.

I personaggi non si conoscono, ma si incontrano casualmente. La pin up, vedendo il ragazzo, fa di tutto per attirare la sua attenzione ma lui, troppo innamorato della vespa e di se stesso, non la degna di uno sguardo.

Lei, arrabbiata per essere così palesemente ignorata, finge un sensazionale svenimento tale da poter attirare l’attenzione del ragazzo su di sé. Questi, preso dallo spavento, prova in tutte le maniere a rianimarla, ma quando si rende conto di essere stato preso in giro decide di dimostrarle di che pasta è fatto mostrando tutte le sue abilità. La pin up, stufa dei modi egocentrici del giovane, prende la  sua vespa e scappa.

La storia è in sé semplice, ma si presta a varie letture ed è molto  attuale: vuol mettere in luce l’incontro-scontro tra due personalità ognuna delle quali è alla ricerca dell’affermazione di sé. È tipico dell’età giovanile voler confrontarsi col mondo reale, mettendo alla prova le proprie abilità, la propria capacità di seduzione sull’altro sesso, ma anche la propria fragilità simboleggiata dalla vespa, oggetto su cui i protagonisti focalizzano la loro attenzione sia per sentirsi realizzati (il ragazzo) sia per punire l’indifferenza nei propri confronti (la ragazza).

Compagnia in residenza artistica presso la Casa del Circo Contemporaneo nell’ambito del Progetto Triennale Interregionale 2015/2017 in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014

[:en]

[:fr]

Sede di Residenza

Casa del Circo Contemporaneo
Parco Culturale Le Serre